I rotoli di Qumran, le più antiche copie dei libri dell'Antico Testamento, sono divisi in 25mila frammenti, che sembrano impossibili da ricomporre. Nuove ricerche condotte dall’Università di Tel Aviv in collaborazione con l'Autorità israeliana per le antichità potrebbero agevolare l'impresa.
Per sette anni, con l’analisi del Dna, è stata esaminata la pelle animale che funge da supporto ai manoscritti. Alcune scoperte contribuiscono ad orientare gli studiosi.