Curdi
L’unità della Turchia a spese dei curdi
Già dalla fine di luglio 2015 il governo turco ha interrotto il fragile processo di pace con il Partito curdo dei lavoratori. Il tentato golpe dell'estate scorsa ha ulteriormente esacerbato gli animi.
L’integrazione dei curdi in Turchia, naufragio di un sogno
La campagna militare in corso nel sud est della Turchia contro la minoranza curda non ha tregua. Il terribile attentato del 13 marzo ad Ankara (37 morti nell’esplosione di un'auto nel centro della capitale) ha riacceso le polveri. Ad Ankara è ormai disintegrato quel negoziato politico che dal 2013 ad oggi mirava a ridurre le tensioni con i curdi.
Dentro il voto turco
È una Turchia ostaggio della paura e dell’instabilità quella che, nelle elezioni parlamentari anticipate dello scorso primo novembre, ha deciso di riconsegnare il timone del Paese al Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) del presidente «sultano» Recep Tayyip Erdoğan. Una società tentata di richiudersi su sé stessa.
Giovani curdi d’Europa imbracciano le armi contro lo Stato islamico
In queste settimane mentre la città curda di Kobane subisce l'assedio delle milizie islamiste, schiere di curdi provenienti soprattutto dal Nord Europa – giovani tedeschi, danesi, svedesi o norvegesi di origini curde -, tornano in Medio Oriente per combattere a fianco dei loro fratelli. Nel Kurdistan iracheno, come in Siria.
Iraq e Kurdistan, il petrolio che divide
Da alcuni giorni, due enormi petroliere stanno navigando senza meta nel mar Mediterraneo. Trasportano un milione di barili di petrolio ciascuna, in vendita tra l’altro «a metà prezzo». Nessun porto però sembra volerle accogliere. Il Paese che volesse fare l’affare acquistando il loro petrolio contribuirebbe forse a spingere l’Iraq verso la disintegrazione.
In Turchia Erdogan blandisce i curdi
Sabato 16 novembre a Diyarbakir, nella Turchia meridionale, si è svolta una manifestazione senza precedenti. Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato di fronte a una piazza gremita di folla, Masoud Barzani, presidente del Kurdistan iracheno. Una manifestazione all'insegna della collaborazione. Intanto anche in Siria i curdi si mobilitano.
I ribelli curdi in Turchia ripiegano verso il Kurdistan iracheno
Dopo trent’anni di guerriglia sanguinosa, la Turchia e i ribelli curdi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) stanno negoziando la pace. E come gesto distensivo è in corso in questi giorni il ripiegamento delle unità combattenti curde verso il Kurdistan iracheno. Un passo che rallegra il governo di Ankara, ma crea tensioni con Baghdad.
Questione curda, dalla Primavera araba un’opportunità insperata
I curdi seguono col fiato sospeso il negoziato in corso fra il leader del Partito dei lavoratori curdi (Pkk), Abdullah Ocalan, e il premier turco Recep Tayyip Erdogan. «È un passo avanti, un’opportunità che fino a poco tempo fa non c’era», rimarca Hevi Dilara, attivista curda e fondatrice dell’associazione Europa Levante.