Persepolis
La città di Persepolis era il centro del mondo prima di Alessandro Magno e di Roma. Era simbolo di una stagione di convivenza e integrazione culturale per quell’immensa regione che chiamiamo Medio Oriente. Oggi le rovine della capitale politica dell’antico Impero Persiano si trovano nel cuore geografico di un’area che in pochi decenni ha visto e vede guerre disastrose, invasioni di superpotenze esterne, terrorismo, conflitti latenti e lacerazioni interne all’islam: eventi che sfuggono alle semplificazioni con cui spesso in Occidente si leggono le vicende di quel quadrante geografico e che richiedono pazienza nel ricercare i fatti e apertura nel valutarne le interpretazioni. È ciò che si sforzerà di fare questo blog, proponendo uno sguardo ravvicinato sulla cultura, la società, l’economia, la religione, le radici identitarie dell’Iran e dei territori a forte componente sciita, compresi tra il Mediterraneo e Hormuz, tra lo Yemen e l’Asia Centrale.
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Elisa Pinna, giornalista e scrittrice, è stata vaticanista, inviata per il Medio Oriente e corrispondente da Teheran per l’agenzia Ansa, oltre che collaboratrice di diverse testate italiane. Ha scritto libri sul pontificato di papa Benedetto XVI, sulle minoranze cristiane in Medio Oriente, sull’eredità dell’apostolo san Paolo. Con le Edizioni Terra Santa ha pubblicato Latte, miele e falafel: un viaggio tra le tribù di Israele e contribuito a Iran, guida storica–archeologica.
In Qatar un referendum per tornare indietro
L'emiro del Qatar ci ha ripensato: dopo le prime e uniche elezioni svoltesi nel 2021 per eleggere i componenti del Consiglio consultivo della Shura, meglio tornare alle designazione dall'alto. Attesa l'approvazione degli elettori nel referendum indetto il 5 novembre 2024.
A Teheran è caccia alle spie del Mossad
Gli ayatollah e gli apparati di sicurezza iraniani cercano di serrare i ranghi dopo i duri colpi inferti da Israele ai vertici di Hezbollah in Libano. Si cerca di smascherare eventuali collaborazionisti con il nemico. La ricostruzione di Middle East Eye.
L’Iran si prepara all’attacco israeliano
La vita a Teheran, apparentemente, scorre come sempre, ma tutti percepiscono che il momento di un attacco israeliano alla Repubblica islamica è questione di giorni, di ore o anche di minuti. Quali forme prenderà la rappresaglia contro il lancio di missili iraniani su Israele del primo ottobre scorso?
L’Iraq ha bisogno di conoscersi: avviato un difficile censimento
Dopo 27 anni dall’ultimo censimento e due tentativi falliti, l’Iraq effettuerà il 20 e 21 novembre prossimi la raccolta generale dei dati sulla popolazione. Un passaggio pieno di incognite, a causa degli equilibri di potere precari tra le comunità etniche e religiose.
Il mercato nero dell’emigrazione iraniana
Negli ultimi cinque anni sono sempre più numerosi i cittadini iraniani che desiderano lasciare il loro Paese. Si parla ormai di un fenomeno di massa che ha dato vita a un fiorente mercato nero di visti, false offerte di lavoro all'estero e così via.
Il 28 giugno iraniani alle urne per il nuovo presidente
Gli elettori iraniani vanno ai seggi domani, 28 giugno 2024, per il primo turno delle presidenziali. Sono tre (su sei) i candidati veramente in lizza per l'alta carica: due conservatori e un riformista. Scopriamo di chi si tratta.
Afghanistan, i talebani aprono al turismo
C'è in atto un minuscolo disgelo turistico in Afghanistan. Per ora parliamo di poche migliaia di arrivi all'anno (in gran parte cinesi), che servono ai talebani per cercare di migliorare la propria immagine internazionale. Un percorso accidentato e agrodolce.
Gli ayatollah iraniani fronteggiano il post Raisi
Come è noto, il presidente iraniano Ibrahim Raisi è morto, con altre sette persone, lo scorso 19 maggio, nello schianto dell’elicottero su cui viaggiava. Subito si è messa in moto la macchina per la successione: a fine giugno il popolo eleggerà il nuovo capo dello Stato, ma i candidati saranno prima scremati dagli ayatollah.
Anche il terrorismo separatista minaccia l’Iran
Il regime di Teheran non deve guardarsi solo da Israele, che considera il proprio nemico giurato, ma anche dal terrorismo interno. Istanze separatiste e dell'estremismo sunnita si saldano insieme. Le cronache recenti hanno registrato attacchi plurimi e sanguinari.
Gaza e la guerra in Yemen, per ora vincono gli Houthi
Uno dei risvolti della guerra in corso nella Striscia di Gaza è il rafforzamento degli Houthi in Yemen, che in Medio Oriente hanno acquistato consensi e popolarità con le loro azioni di disturbo alla navigazione nel Mar Rosso in chiave anti-israeliana e anti-occidentale.
«Siamo haredim, non ci arruoliamo per Gaza»
La guerra in corso a Gaza ha riportato all'attenzione dell'opinione pubblica israeliana la questione dell'esenzione dal servizio militare di cui godono i giovani studenti delle scuole rabbiniche. Le parole del rabbino capo sefardita di Israele, Yitzhak Yosef, esasperano i toni.
Due o tre cose che forse non sapete su Rafah
La cittadina di Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, è ora il fronte avanzato dell'offensiva israeliana contro le forze di Hamas e delle altre milizie palestinesi che le fiancheggiano. Che storia ha alle spalle questo centro urbano oggi sotto tiro?