Il giardino di limoni
Israele, meno donne in parlamento, ma più lavoratrici tra le ultraortodosse
Nel recente documento pubblicato dal Forum dei docenti di diritto israeliani per la democrazia il rammarico per l'inadeguata rappresentanza femminile in parlamento e nel governo. Evidenziati i cambiamenti in atto tra le haredi, sempre più presenti nel mercato del lavoro, e l'insufficiente contrasto alla violenza domestica nella minoranza araba.
Giuristi: «Dal progetto di riforma, rischi per le donne in Israele»
Dalla proposta governativa di riforma giudiziaria gravi rischi di discriminazione delle donne, soprattutto se ebree ultraortososse o arabe. L’ora è drammatica, denuncia il Forum dei docenti di diritto israeliani per la democrazia.
In Kurdistan accanto alle yazide sopravvissute all’Isis
«Bisogna prendersi cura delle donne vittime dei conflitti e inserire le esponenti dei movimenti femministi nei processi di pace per una effettiva e duratura pace e sicurezza», dice la psicologa Dildar Kaya, che opera sul campo in Iraq.
Turchia verso le urne, le conservatrici incerte su Erdogan
In vista delle elezioni del prossimo 14 maggio, secondo gli analisti, le elettrici potrebbero voltare le spalle al presidente Recep Tayyip Erdogan in favore del candidato leader dell’opposizione, Kemal Kilicdaroglu.
Bochra e le altre che lottano per una bella Tunisia
Avvocata protagonista della Rivoluzione tunisina, l’ex parlamentare Bochra Bel Haj Hamida è accusata dal presidente Kais Saied di appartenere a «organizzazioni terroristiche colluse con potenze straniere». La sua vicenda è solo un sintomo di un Paese in grave crisi.
Giornata mondiale dell’acqua, una libanese testimonial Onu
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, il prossimo 22 marzo le Nazioni Unite puntano i riflettori sul Libano, dove la crisi socioeconomica aggrava quella politica. «Qui la sostenibilità agricola per adattarsi al surriscaldamento è questione di vita o di morte» dice Rewa Assi, ingegnere ambientale libanese e collaboratrice dell’Unicef.
Iran, al via l’inchiesta sulle studentesse avvelenate
Il governo avvia un’inchiesta sugli oltre 100 casi di probabili inalazioni di gas avvenuti negli ultimi tre mesi nelle scuole, ora anche di Teheran. Dal carcere di Evin intanto le detenute fanno trapelare un audio con la versione persiana di Bella ciao.
Rivolta sul web in Iraq contro un padre che uccide la figlia youtuber
Sdegno per l’omicidio da parte del padre di una influencer 22enne, che era scappata di casa sei anni fa perché abusata dal fratello. Le attiviste si mobilitano: processatelo per omicidio premeditato, basta con i “delitti d’onore”. Il capo della Polizia ammette: servono leggi contro la violenza domestica.
In Iran calano le proteste, ma non il malessere
Crisi economica, spontaneismo, mancanza di leadership, assenza di alternative: dopo cinque mesi di manifestazioni, calano le proteste ma non la profondità del malessere fra società e Stato in Iran. È il lungo tramonto ma non la fine della Repubblica islamica, si legge su Foreign Affairs.
Heba, dai campi profughi all’arbitraggio ai Mondiali
Da Yarmuk, campo profughi palestinese in Siria, all’arbitraggio nella Coppa del mondo femminile di calcio 2023, in programma in Australia e Nuova Zelanda. La 34enne Heba Saadia è un modello per milioni di ragazze: prima giudice di gara araba a raggiungere questo traguardo.
L’ayatollah Khamenei prova a smorzare i toni
In Iran la Guida suprema Ali Khamenei ora ammette che l’obbligo del velo non deve portare all’incriminazione delle manifestanti. Ma non è ancora un cambio di rotta nelle politiche di Teheran.
«Perché rifiutiamo i rimpatri forzati in Siria»
Lo spiega Lubna Alkawanati, femminista e attivista siriana per i diritti umani, in esilio dal 2014. Ha fondato un’organizzazione non governativa di sostegno ai siriani rifugiati e il contrasto ai rimpatri forzati.