Cultura e dintorni
Pentagramma israeliano
Ecco un compendio che presenta uno spaccato della scena musicale israeliana attraverso un viaggio tra la storia e alcune esperienze personali vissute dall'autore - pianista e direttore d'orchestra toscano - in seguito a incontri o scambi di opinioni. Il percorso delineato da Andrea Gottfried ha inizio con i primi del Novecento fino ad arrivare ai giorni nostri, con una distinzione fondamentale e cioè la distinzione tra musica ebraica e musica israeliana. Un testo breve ma denso di contenuti.
I 28 gradini che uniscono Roma e Gerusalemme
Ogni anno milioni di persone, a Roma, la percorrono in preghiera, in ginocchio, per espiare colpe e invocare grazie. È la Scala Santa, ventotto gradini che, come si tramanda, Gesù avrebbe salito, percosso e sanguinante, per accedere al palazzo pretorio di Pilato. La Scala è dunque tra le testimonianze più evidenti del legame particolare che stringe la capitale italiana alla Terra Santa. Il manufatto fu inviato a Roma nel 326 da sant'Elena al figlio, l'imperatore Costantino, e poi venne donato a Papa Silvestro I.
Matrimoni «ecumenici» e diritto canonico
Capita di frequente nei Paesi del Medio Oriente, dove il cristianesimo non è la religione della maggioranza, che due giovani entrambi credenti in Cristo ma secondo confessioni diverse, si innamorino e decidano di sposarsi. Che lo sappiano o meno, essi affrontano uno degli argomenti più delicati e più dibattuti nella storia del diritto canonico e del dialogo ecumenico. La validità, la liceità, la stessa opportunità del loro matrimonio è infatti l'esito di una riflessione vecchia di ben diciassette secoli e non ancora conclusa. In proposito ecco un interessante studio del canonista francescano Raimondo Girgis.
Israele a tavola
Questo libro di Laura Sacerdoti Liberanome non è solo un libro di ricette come si sarebbe portati a pensare. Solo una parte, infatti, è riservata ad alcune ricette tipiche, come ad esempio il challah o gli involtini di verza o i dolci di arance. Anche in questa sezione, del resto, i vari piatti sono comunque preceduti da note legate all'origine e alla storia della singola pietanza. Il volumetto ha il pregio di condensare in poche pagine e in modo chiaro e interessante la storia, la cultura e la tradizione della cucina ebraica, svelando anche alcuni particolari curiosi.
Una guida nello zaino
A un primo frettoloso sguardo, questa guida al Camino de Santiago ci era sembrata l'ennesimo di tanti libercoli di scarsa utilità sfornati con intenti commerciali per cavalcare l'onda di una moda. Invece bisogna riconoscere che Il bastone e la conchiglia ha un'originalità che rende il libro uno strumento agile e vivace da includere nello zaino da pellegrino. Il testo è pensato per chi intraprende il pellegrinaggio a piedi percorrendo interamente, o solo in parte, gli 800 chilometri del cosiddetto Cammino francese.
L’avventura di Paolo
Nell'intento di padre Murphy O'Connor, autore del libro che qui presentiamo, l'apostolo Paolo è «l'eroe di una avventura», la cui biografia è descritta con «una solida linea narrativa». Nei dodici capitoli che abbracciano la vita di Paolo dagli inizi fino alla sua morte non vi è nulla del romanzo storico. Al contrario, vi troviamo una seria ricostruzione storica fondata soprattutto sulle lettere paoline, senza che siano trascurati gli Atti degli apostoli e altri riferimenti biblici ed extra biblici. Il filo del racconto ci fa sentire compagni di viaggio dell'instancabile apostolo.
Rapidi scorci sull’islam
Il piccolo libro che presentiamo è un sussidio semplice e chiaro per un primo (e fin troppo rapido) approccio all'islam. Dieci brevi capitoli sono altrettante piccole finestre che ci fanno dare uno sguardo a quel mondo vicino e distante. Non è indifferente che ad aprire le finestre sia proprio un intellettuale islamico, Mohammed Talbi, professore onorario alla facoltà di Scienze umane di Tunisi.
Una trama di guerra e ironia
Quello di Suad Amiry è il diario di una palestinese dei giorni nostri che vive sotto l'occupazione militare israeliana in Cisgiordania e ne descrive tutte le ricadute nella vita quotidiana. L'Autrice ha scritto anzitutto con un intento «terapeutico», per ingannare la frustrazione annegandola in un diversivo. È la Amiry stessa ad offrirci la chiave di lettura: «Scrivo per rintracciare ogni più lieve differenza tra oggi e ieri, domani o dopodomani ancora».
Un museo senza frontiere
Il Museum With No Frontiers (Mwnf) propone, tra l'altro, una collezione permanente di arte islamica che raccoglie, in maniera virtuale, opere e architetture da 14 Paesi del mondo senza spostarle dalle loro sedi. Il Mwnf è un'organizzazione no-profit fondata nel 1994 a Vienna da un'idea di Eva Schubert e ora ha sede a Bruxelles, in Belgio. Ve lo presentiamo in sintesi.
Luce sul bene
Un ebreo scampato alla tragedia della Shoah, Abraham Foxman, quasi quindici anni fa ebbe a dire: «Per più di cinquant'anni dopo l'Olocausto i sopravvissuti hanno dato testimonianza del male, della brutalità e della bestialità. Tocca a noi oggi, alla nostra generazione, portare una testimonianza di bontà, giacché ognuno di noi è la prova vivente che persino in quell'inferno chiamato Olocausto, vi fu la bontà, la gentilezza, nonché l'amore e la compassione». Il perché di questo libro è tutto qui.
Splendori a corte
Il 30 marzo s'è aperta a Parma una serie di iniziative dedicate all'incontro tra cultura islamica e cultura europea nel corso della storia. L'interessante rassegna, dal titolo Arts and Music from the Islamic World, è organizzata dall'Aga Khan Trust for Culture, dalla Fondazione Parma capitale della musica e dalla Sovrintendenza per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Parma e Piacenza. La rassegna intende indagare, attraverso esposizioni, concerti e giornate di studio, gli scambi culturali intercorsi tra i Paesi musulmani e quelli europei dal Medioevo fino ai nostri giorni.
Alla scoperta dell’homo arabicus
Paola Caridi ci offre con questo suo utile libro un «catalogo ragionato degli arabi che non conosciamo, quelli che non fanno i terroristi». Non si tratta, naturalmente, di un «elenco telefonico». In queste pagine si ragiona di società vivaci e in mutamento, contraddittorie magari, ma per nulla asfittiche e per tanti versi non così diverse da noi. Nazioni dalla popolazione in gran parte giovanile e proprio per questo proiettate verso il futuro, nonostante le ombre e le fatiche.