Cultura e dintorni
Lebanon, la guerra a nudo
Il film Lebanon, che domenica 13 settembre ha vinto il Leone d'oro alla 66ma Mostra del cinema di Venezia, segna il debutto di Samuel Maoz come regista di cinema. La pellicola racconta il primo giorno della prima guerra del Libano (1982) attraverso gli occhi dei quattro carristi e la lente del loro periscopio. Lebanon è la dimostrazione che per fare un film contro la guerra non occorre essere ideologici, né perdere tempo a tracciare solchi tra sedicenti buoni e presunti cattivi.
Damietta vista dai crociati
Predicare o combattere? La domanda si ripresenta quasi inalterata nei secoli, rappresentando la tensione che ha caratterizzato una parte cospicua della storia dei rapporti tra la leadership cristiana, laica ed ecclesiastica, e tutto ciò che si è posto al di fuori dell'ortodossia. Predicare o combattere? è anche il titolo di uno dei tre saggi che corredano l'edizione italiana di due fonti preziose per la conoscenza della fallimentare quinta crociata: l'anonimo Tractatus de locis et statu Sancte Terre Ierosolimitane e l'Historia damiatina, di Oliviero di Colonia, testimone oculare dell'assedio di Damietta del 1219, ultimo successo militare prima della definitiva ritirata delle milizie cristiane nel 1221.
Ai pellegrini in preghiera
Il sacerdote trentino don Piero Rattin offre ai gruppi di pellegrini che si recano in Medio Oriente due volumi intitolati Libro di Pellegrinaggio. Il primo è interamente dedicato all'itinerario in Terra Santa, il secondo copre Sinai e Giordania, Siria, Turchia, Grecia. Si badi bene, non si tratta di guide turistiche, ma di sussidi per la preghiera e le celebrazioni liturgiche. Per ogni tappa vengono proposti brani biblici, letture e canti appropriati. Entrambi i testi sono concepiti per affiancare le pubblicazioni che informano sulla storia, l'archeologia e le culture delle terre della Bibbia.
Oltre Roma, verso Gerusalemme
Sono più numerosi di quanto si pensi coloro che, per settimane o mesi interi, affrontano lunghi percorsi a piedi o in bicicletta diretti verso Santiago de Compostela, Roma o Gerusalemme, sui passi e le rotte degli antichi pellegrini. È il caso di Enrico Brizzi e Marcello Fini, autori del libro che qui presentiamo, che con altri amici nel 2006 decisero di percorrere a piedi e solcando il mare la distanza tra Roma e Gerusalemme. L'impresa ha preso corpo nella primavera-estate 2008 e viene raccontata, con stile piano, in queste pagine. Che però, alla fine, non soddisfano del tutto il palato del lettore.
La Sindone e i Templari
Nella primavera del 2010 la Sindone di Torino verrà esposta al pubblico ancora una volta, generando così una nuova ondata di interesse verso l'enigmatico lino. La storica Barbara Frale si presenta all'appuntamento con questo I Templari e la sindone di Cristo, a cui farà presto seguito un secondo volume. Il saggio della Frale riepiloga con maestria gli studi storici più autorevoli in materia, grazie a una narrazione avvincente che si concentra sulla relazione tra il sudario e l'Ordine del Tempio che lo custodì, in grande segretezza, per quasi un secolo.
Le città morte di Aleppo
I siti archeologici nella zona a nord di Aleppo, in Siria, sono centinaia. Si tratta delle cosiddette «città morte» (monasteri, chiese, eremitaggi, semplici villaggi abitati fino alla conquista musulmana da cristiani e in seguito abbandonati), località che stanno riscuotendo un crescente interesse da parte del turismo religioso internazionale.
L’islam secondo Chebel
Malek Chebel è un antropologo delle religioni, filosofo e psicanalista d'origine algerina. Vive a Parigi e ha insegnato in varie università del mondo. Al suo attivo, dal punto di vista editoriale, vari testi sul mondo arabo e sull'islam. Proprio la sua duplice appartenenza, all'universo di valori musulmano e alla società francese contemporanea, danno il tono a questo suo volume volto a presentare l'islam, in estrema sintesi, a un pubblico che si intuisce essere quello occidentale.
Oltre i muri di silenzio
Tra i romanzi sul conflitto arabo-israeliano dedicati ai ragazzi e agli adolescenti, giunge in Italia questo libro della scrittrice franco-israeliana Valérie Zenatti. La protagonista di Una bottiglia nel mare di Gaza è Tal, una giovane di 17 anni che vive a Gerusalemme. Un attentato, avvenuto vicino a casa sua, la spinge a cercare un contatto possibile con un mondo lontano, la Striscia di Gaza. Tramite il fratello in servizio militare vi invia un messaggio chiuso in bottiglia. Lo troverà un ragazzo palestinese ventenne, dapprima indispettito dall'ingenuo candore del messaggio ma poi incuriosito dalla tenacia e dall'ottimismo della ragazza. Tra Naim e Tal inizierà una corrispondenza via posta elettronica ricca di conseguenze.
I palestinesi d’Israele
Nella società israeliana circa il 20 per cento della popolazione è composto da arabi per etnia, lingua e cultura, musulmani e cristiani per fede. Alcuni sono perfettamente integrati, altri denunciano una condizione di costante emarginazione. Finalmente un libro si occupa di loro.
L’ebrea Maria
«Per celebrare la bellezza di Maria non è necessario scadere nel romanticismo o nel sentimentalismo devozionale. È sufficiente collocarla nel suo contesto autentico, quello della Galilea del I secolo». Padre Frédéric Manns, frate minore e docente di esegesi del Nuovo Testamento e di letteratura giudaica antica presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ci regala, con questo volume, uno sguardo unico sulla vita della madre di Gesù, giovane donna ebrea profondamente inserita e partecipe del suo tempo e della sua tradizione religiosa.
Un cattolico palestinese s’interroga
Con questo suo libro, Geries Sa'ed Khoury, cattolico palestinese di rito melchita, redige quasi il manifesto di una possibile «teologia contestuale palestinese». Che cosa designa questo termine? È un po' come interrogare il proprio Dio e quello degli altri: sul destino della Terra Santa, sulla differenza tra chi fa il volere di Dio e chi lo strumentalizza, deformandone l'immagine, per le proprie mire.
Quattro atleti a Pechino
Inshallah Beijing!, documentario di Francesco Cannito e Luca Cusani, scritto con Michela Sechi, racconta la vicenda degli atleti palestinesi che hanno preso parte alle ultime Olimpiadi. La pellicola ha vinto la sezionepalestinese dell'Al Jazeera International Documentary Film Festival e ha partecipato con successo anche al Tekfestival di Roma e al DocumentaMadrid. Fra poco sarà in concorso alla Festa del documentario "Hai visto mai?", di Siena, dove sarà proiettato domenica 31 maggio, per poi entrare prossimamente nei circuiti di distribuzione.