Letture
Storia d’amore (con pregiudizio)
Questo romanzo di Naomi Ragen - più che per intrinseci meriti letterari - è interessante perché mette in scena, attraverso le vicende della protagonista Batsheva, il conflitto, spesso drammatico, tra l’ebraismo progressista della diaspora e le correnti più ortodosse. E tra queste quelle dei chassidim del quartiere di Mea Shearim a Gerusalemme. L'autrice introduce il lettore nell’affascinante e complesso mondo dell’ebraismo ortodosso, ma forse inciampa in qualche pregiudizio sul cristianesimo.
Giornalisti arabi raccontano il «caos»
Il volume Caos arabo è un ottimo punto di partenza per capire dove affondino le radici della «Primavera araba» in corso. Il curatore, Riccardo Cristiano, vi ha raccolto una serie di inchieste apparse tra il 2008 e il 2010 sui maggiori periodici e su vari blog in lingua araba. Gli articoli illuminano realtà spesso nascoste agli occhi di noi lettori europei, mettendo a nudo le ferite delle società nordafricane e del Vicino Oriente: dalla Siria all'Egitto, dall'Autorità Palestinese alla Tunisia e alla Libia.
Una fede senza sconti
Joseph Fadelle è un uomo fuggito in Francia perché colpito da una fatwa pronunciata dalla sua stessa famiglia, influente clan sciita iraniano, dopo che lui ha deciso di farsi cristiano. L'autore, in questo libro, racconta la sua vita di convertito e fuggiasco. Senza tacere le difficoltà causategli dalla stessa Chiesa, così guardinga e «ghettizzata» nei Paesi a maggioranza islamica da giungere, per paura di ritorsioni, a negargli i sacramenti per tredici lunghi anni.
L’era nucleare, incognite e frustrazioni
L'ex direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atominca, e premio Nobel per la pace, Mohammed El Baradei illustra i limiti della diplomazia nucleare in questo suo "L'età dell'inganno. Le minacce nucleari e l'ipocrisia delle nazioni". El Baradei offre uno sguardo d'eccezione sulle dispute nucleari che dalla fine della Guerra fredda tengono banco nelle relazioni internazionali.
Dietro i passi dell’ebreo Gesù
In "Ecce homo" di Frédéric Manns, c'è quella sacra confidenza che ardisce a restituire volti e parole che il silenzio delle Scritture lasciano solo presagire. Scritta con rigore scientifico e uno stile prossimo al romanzo storico, questa ripresentazione della vita pubblica di Gesù somiglia un poco a quei dipinti fiamminghi, dove l'evento principale va come cercato tra i particolari che lo incorniciano.
Verso Santiago via Portogallo
In questi giorni approda nelle librerie l’ultima nata delle guide di Terre di Mezzo per chi si rechi a Santiago de Compostela. A Santiago lungo il Cammino portoghese presenta un itinerario poco noto al pubblico nostrano: il Caminho Central, che da Lisbona arriva a Santiago passando per Barcelos, con un itinerario lungo 650 chilometri percorribili a piedi in 23 giorni.
Diario di un Giusto
L'ambasciatore Herny Morgenthau ha la penna felice. Leggere il suo diario di diplomatico statunitense a Costantinopoli tra il 1913 e il 1916 è anche un esercizio di buona lettura, ma soprattutto equivale a incontrare un testimone diretto e - per il ruolo che ricopriva - autorevolissimo del genocidio armeno che ebbe luogo in Turchia mentre infuriava la prima guerra mondiale.
Alla mensa della Siria cristiana
Per lo sguardo di un archeologo la Siria è crocevia di civiltà antiche. Una regione «tra le più ricche del mondo per ricordi cristiani che vanno dal IV al VII secolo», così la descrive padre Pasquale Castellana, che ha speso sette lunghi lustri (dal 1968 al 2003) per strappare all’oblio e catalogare un numero cospicuo di dati che raccontano la storia del cristianesimo in quella terra. In questo libro il francescano ci offre una raccolta dei suoi scritti «minori».
Il Maestro secondo Q
Due studiosi dell’Università di Strasburgo pubblicano questo saggio che non solo offre a un pubblico vasto la ricostruzione di un’antichissima raccolta di logia poi confluita nei vangeli di Matteo e Luca, ma si concentra pure sull’ambiente storico e teologico che emerge da un documento mimetizzato tra le pagine più famose dei Sinottici.
Mediterraneo in rivolta, ecco i perché
Non si tratta (solo) di «rivolte del pane». Le nostre categorie culturali risultano riduttive davanti allo tsunami che ha travolto Nord Africa e Medio Oriente e che affonda le radici in una «richiesta di giustizia sociale e di riconoscimento di diritti» presente da anni nelle società civili del mondo arabo. Ce lo spiega Mediterraneo in rivolta, un libro di Franco Rizzi.