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Islam e nazione, l’Egitto che dibatte
Si avvicina il 25 gennaio, la data del secondo anniversario della rivolta egiziana che ha portato alla fine dell'era Mubarak. Tutti gli schieramenti al Cairo stanno preparando le loro manifestazioni anche perché è ormai cominciata la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche, che si terranno già in primavera. Inevitabilmente al centro c'è un tema: quale ruolo per l'islam nel nuovo Egitto e quali rapporti con le altre religioni (copti egiziani in primis)?
Israele punta a destra
Le imminenti elezioni politiche in Israele (si vota il 22 gennaio) potrebbero non andare affatto come il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva immaginato. Il leader del Likud ha fortemente voluto le elezioni anticipate per rafforzare la propria leadership. Invece si fa largo un partito ancora più a destra, Habayit haYehudi, «il focolare ebraico», guidato dal suo nuovo leader Naftali Bennett, molto vicino al movimento dei coloni più estremisti.
Natale, controversie sull’albero
Le feste rappresentano sempre un bel test per il dialogo interreligioso. E così anche quest'anno per Natale a Gerusalemme è nato il classico caso. All'origine di tutto c'è un gesto della municipalità che, per la prima volta, ha deciso di collocare un albero di Natale a Jaffa Gate. Un segno che il patriarca latino Fouad Twal ha voluto sottolineare, partecipando di persona alla sua accensione, ma che ha anche suscietato le proteste di un'associazione religiosa ebraica per questo «scempio» nella Città Santa.
L’area E1 sulla via dei pellegrini
Visitando la Terra Santa si impara che è utile far dialogare tra loro i diversi volti di quell'angolo del mondo. Che non si ripercorre davvero la Storia della Salvezza se non si fanno i conti anche con le storie con la s minuscola, comprese quelle del conflitto che attraversa questa terra. Ci riproviamo un'altra volta, a partire dal piano urbanistico E1, che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tirato fuori dal cassetto come rappresaglia rispetto al voto sulla Palestina all’Onu...
Gaza 2012, la Storia a una svolta?
Davanti alla nuova crisi di Gaza proviamo a ricapitolare le idee, lasciandoci guidare da alcune voci che questa realtà la conoscono molto a fondo. E proviamo a farci due domande: che cosa è uno spettacolo già visto e che cosa è nuovo in questa crisi? Alcune risposte possibili tratte della stampa israeliana e libanese di questi giorni.
Razzi dalla Striscia di Gaza, soffiano nuovi venti di guerra
Siamo nel pieno di un’altra escalation con morti e feriti a Gaza e razzi che cadono sulle cittadine israeliane dei dintorni. Ancora una volta, con il solito carico di sangue del tutto inutile. Solo che stavolta si torna a parlare con una certa insistenza anche di una possibile operazione di terra a Gaza, che replicherebbe lo scenario drammatico già vissuto tra la fine di dicembre 2008 e il gennaio 2009...
Israele, un dramma riaccende il dibattito sull’aborto
È una tragedia che non ha fatto notizia fuori dai confini di Israele. Ma la morte del diciottenne Raz Atias ha riportato in primo piano nel Paese il dibattito sull’aborto. Il giovane Atias è infatti morto qualche giorno fa in un conflitto a fuoco con la polizia che stava cercando di fermare l’omicidio-suicidio suo e della fidanzata rimasta incinta.
Elezioni alle porte
Israele va alle elezioni anticipate, che si terranno il 22 gennaio 2013. E in Palestina si sta già addirittura per votare: domenica 20 in Cisgiordania si andrà infatti alle urne per le elezioni municipali, il primo appuntamento con un voto dall'ormai lontano 2006. Una volta queste sarebbero state due signore notizie. Oggi invece scivolano via come se niente fosse.
La preistoria del meticciato
Questa volta mettiamo insieme due notizie che tra loro non c’entrerebbero proprio nulla. La prima è decisamente curiosa e riguarda la preistoria. Racconta di un antichissimo caso di meticciato, di una convivenza possibile proprio in quella che sarebbe poi diventata Terra Santa e terra di conflitti. La seconda notizia, invece, ci porta alla centrale nucleare israeliana di Dimona...
Dopo Latrun impegno contro l’odio
Qualcosa si muove sulla questione Tag Mehir, gli assalti contro case, chiese e moschee messi a segno da alcuni gruppi violenti di coloni come «protesta» contro lo sgombero di quegli insediamenti che sono illegali per la stessa legge israeliana. Stavolta il governo israeliano ha annunciato la costituzione di un'unità ad hoc della polizia per il contrasto del fenomeno.