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Perché Kushari
Il kushari è un piatto squisitamente egiziano. Mescolando ingredienti apparentemente inconciliabili fra loro, in un amalgama improbabile fatto di pasta, riso, lenticchie, hummus, pomodoro, aglio, cipolla e spezie, pare sfuggire a qualsiasi logica culinaria. Eppure, se preparati da mani esperte, gli ingredienti si fondono armoniosamente in una pietanza deliziosa dal sapore unico nel mondo arabo. Quale miglior metafora per l’Egitto di oggi?
Perché Finis Terrae
Ogni popolo ha il suo Finis Terrae, un punto mitico o reale, che indica la fine delle certezze e l’inizio di qualcosa di sconosciuto. Finis Terrae, letteralmente «ai confini della terra» diventa per noi una metafora per esplorare storie di frontiera. In questo blog cercheremo dunque di indagare queste zone di confine per ricercare nuove chiavi di lettura e registrare piccoli, spesso impercettibili, movimenti della coscienza.
Oltre quota 8
Israele ha festeggiato in questi giorni lo Yom Ha'Atzmaut, l'anniversario della sua indipendenza. È la principale festività laica nello Stato di Israele, ma è anche la ricorrenza alla vigilia della quale l'Ufficio centrale di statistica offre la fotografia più aggiornata sulla popolazione del Paese. Scopriamo così che nel 2013 Israele ha passato quota 8 milioni di abitanti.
Al Cairo tempesta su al Azhar
È da secoli un punto di riferimento dottrinale per l'Islam sunnita. Ma nel nuovo Egitto anche il suo ruolo deve fare i conti con il contesto radicalmente mutato. Così l'università di al Azhar al Cairo oggi si trova nell'occhio del ciclone per una questione apparentemente molto banale: un'intossicazione alimentare che ha colpito 561 suoi studenti. Ma c'è di più...
Il Calvario del popolo siriano
Quando questa sera al Colosseo risuoneranno le meditazioni della Via Crucis del Papa scritte da un gruppo di giovani maroniti guidati dal patriarca Bechara Rai, il nostro pensiero non potrà che andare a un angolo ben preciso della Terra Santa: alla Siria, che vive un'altra Pasqua ferita dalla guerra. Terra Santa anche Damasco, Aleppo, Homs e tutte le altre città della Siria, culla del cristianesimo dei primi secoli.
Gerusalemme, così parlò Obama
Era il momento più atteso del viaggio del presidente degli Stati Uniti Barack Obama in Israele e Palestina: il discorso di ieri a Gerusalemme davanti ai giovani universitari israeliani. Un evento fortemente voluto dalla Casa Bianca come una sorta di «seconda puntata» del discorso del Cairo del 2009. Come è andata? E quali sono i commenti del giorno dopo?
Bimbi siriani, dramma nel dramma
Ancora pessime notizie dalla Siria, a due anni da quel 15 marzo 2011 che segnò l'inizio della catastrofe. Ma sono comunque notizie che bisogna continuare a raccontare, perché non si dimentichi il dramma di questi fratelli. E invece mi pare proprio che sia passato sotto silenzio in Italia il nuovo rapporto diffuso da Save the Children sulla condizione dei bambini in questa guerra.
Percorso a ostacoli per un nuovo governo
A oltre un mese dalle elezioni politiche a che punto siamo con il nuovo governo in Israele? In alto mare. La sera del 2 marzo scadono i 28 giorni entro i quali Benjamin Netanyahu - a cui il presidente Shimon Peres ha affidato l'incarico di formare l'esecutivo – avrebbe dovuto presentare la lista dei ministri. Ma è dato per scontato che il premier uscente possa ricevere una proroga di altre due settimane. Basteranno a sbrogliare la matassa e a formare una coalizione salda?
È stagione di discernimento
Le dimissioni del Papa e la stagione che si apre portano necessariamente la Chiesa a verificarsi sul proprio cammino. In questo spirito può essere interessante riprendere due voci che arrivano dall'Oriente, regione del mondo in cui proprio in questi mesi le comunità cristiane hanno vissuto importanti avvicendamenti. Le due voci non parlano del gesto di Benedetto XVI - sono state raccolte prima - ma ci aiutano a guardare a quel discernimento sul volto del cristianesimo oggi a cui l'imminente Conclave ci chiama.
Nomi e volti dal dramma siriano
Non ci sono più parole per descrivere lo strazio della tragedia della Siria. Il rischio è sempre più quello di abituarsi al massacro e alle sofferenze quotidiane. Per questo è fondamentale tenere davanti agli occhi dei volti, che ci ricordino come non sia di numeri o di equilibri geopolitici, ma di persone in carne ed ossa che stiamo parlando. Suor Rima è uno di quei volti...