Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

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di Elisa Ferrero

Al Cairo esercito e ministero dell’Interno ai ferri corti?

Il mese di aprile ha visto tornare prepotentemente alla ribalta, in Egitto, l’annosa questione degli abusi delle forze di sicurezza ai danni di attivisti, manifestanti e comuni cittadini. Nulla di nuovo, a dire il vero. Ma stavolta anche la stampa filogovernativa dà conto dei soprusi e mette sotto accusa il ministero dell'Interno. Come mai?

di Giorgio Bernardelli

Non è questione di lapidi

Forse ricorderete Muhammad Abu Khdeir, il sedicenne palestinese di Gerusalemme Est che nel luglio scorso venne sequestrato e poi arso vivo da tre terroristi israeliani (attualmente sotto processo). Il nome di Muhammad è tornato sui giornali in questi giorni perché Israele, in occasione della giornata dei caduti voleva iscriverlo nome su una lapide che ricorda i soldati uccisi e le vittime civili degli attentati terroristici avvenuti nell'ultimo anno. La famiglia si è ribellata...

di Elisa Ferrero

Al-Azhar sotto tiro

L’Università di al-Azhar, la più autorevole istituzione religiosa del mondo musulmano sunnita, non vive tempi tranquilli. Dopo la destituzione di Mohammed Morsi, nel 2013, ha dovuto far fronte a ripetute ribellioni studentesche che hanno messo a ferro e fuoco i suoi campus universitari. Poi, all’inizio di quest’anno, si è messo di mezzo il presidente Abdel Fattah al-Sisi, con un forte richiamo al rinnovamento del discorso religioso. Ora gli sceicchi dell'ateneo devono rassegnarsi ai dibattiti televisivi.

Giuseppe Caffulli

L’Egitto sogna una nuova capitale

Ci risiamo. Il sogno di Sadat rinasce grazie al nuovo governo del generale Abdel Fattah al Sisi. C'è infatti anche un'intera «nuova capitale» egiziana da cinque milioni di abitanti nei progetti del Cairo presentati alla Conferenza sullo sviluppo economico dell'Egitto che si è tenuta a metà marzo a Sharm El Sheikh. La nuova megalopoli avrà oltre un milione di abitazioni e sorgerà sulla via che dal Cairo va verso il Mar Rosso.

di Giorgio Bernardelli

Tra Pasqua e Pesach, qualche suggestione

Pasqua ebraica e Pasqua cristiana si intrecciano in queste ore, come accade quasi ogni anno: stavolta la sera della cena rituale, che in ogni famiglia ebrea osservante ricorda la liberazione dall’Egitto, cade in concomitanza con il Venerdì Santo. E allora per noi cristiani - che nei Vangeli troviamo tanti riferimenti a Pesach, la Pasqua ebraica - diventa importante guardare anche a questa festa come a un’occasione concreta di dialogo con i nostri fratelli ebrei.

di Elisa Ferrero

Narrare, resistere, rinascere: il Forum internazionale del Cairo sul romanzo arabo

Dal 15 al 18 marzo si è tenuta la sesta edizione del Forum internazionale del Cairo sul romanzo arabo, un grande convegno che ha riunito oltre duecento scrittori, critici letterari e giornalisti provenienti da tutti i paesi arabi e da molte altre nazioni. Nei lavori e nei dialoghi informali sono tornati alla luce temi cruciali come il fondamentalismo religioso, il dispotismo e i giovani.

di Giorgio Bernardelli

Che profilo avrà il nuovo Parlamento israeliano?

Siamo ormai alla vigilia delle elezioni politiche in Israele, in programma martedì prossimo, 17 marzo. Il tema dominante delle analisi di questo voto resta il solito referendum: Benjamin Netanyahu sì oppure no? Gli ultimi sondaggi danno in lieve vantaggio la seconda opzione, con l’Unione sionista lievemente in vantaggio sul Likud. Le promesse e le sorprese dalla campagna elettorale.

di Elisa Ferrero

Ridere dell’Isis (si può)

Sembra impossibile, eppure nelle ultime settimane ridere dell’Isis – il sedicente Stato Islamico – è diventato un fenomeno popolare, in Egitto e non solo. Il più spaventoso gruppo jihadista emerso finora, che sta terrorizzando Oriente e Occidente, è diventato il bersaglio di una massiccia ondata d’irrisione. Iniziata in Egitto, quest’ondata si sta ora espandendo in altri Paesi arabi.

di Elisa Ferrero

I 21 copti uccisi in Libia: le famiglie non cedono all’odio

La barbara decapitazione di ventun egiziani copti per mano dello Stato Islamico, in Libia, ha ovviamente scioccato l’Egitto molto più del resto del mondo. A quei ventun uomini è stato presto dato un nome. La stampa nazionale ha raccontato le loro storie e incontrato le famiglie in lutto. Tutti provenivano da al-Our, un villaggio del governatorato dell’Alto Egitto, dove la miseria è tale che molti preferiscono rischiare la vita come lavoratori emigrati nella pericolosa Libia.

di Giorgio Bernardelli

La strategia del Califfo, tra Libia ed Egitto

I video terribili, le esecuzioni, le parole del vicario apostolico di Tripoli. E poi i barconi, i raid aerei, le frasi a effetto dei nostri politici. Così negli ultimi giorni - dopo averla a lungo dimenticata - la Libia è rientrata nelle nostre case. Ancora una volta con un limite evidente: la lentezza a guardare con una prospettiva ampia a quanto avviene sulla sponda sud del Mediterraneo.

Preti
Vittorino Andreoli

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Un viaggio contemporaneo fra gli uomini del sacro
Va’ e ripara la mia casa – II edizione
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San Francesco d'Assisi e il Crocifisso di San Damiano
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Giuseppe Buffon

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