Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

La porta di Jaffa


Gaza ieri e oggi
Milano, 29/12/2008

Gaza ieri e oggi

Non era affatto difficile prevedere che le nuvole che si addensavano su Gaza avrebbero scaricato presto la loro pioggia di morte e di dolore. E allora - di fronte alle cronache di queste ore, che ripetono un copione troppe volte già visto - vale la pena di soffermarsi su alcuni articoli della stampa araba che ci aiutano ad andare un po' al di là della mera catena di azioni e reazioni tra Hamas e Israele.

Milano, 22/12/2008

Il Natale di Gaza

Sarà un altro Natale carico di tensione e paura quello dei cristiani di Gaza. La tregua è finita, i lanci di missili palestinesi Qassam e le ritorsioni dell'aviazione israeliana sono ricominciate, il soldato israeliano Gilad Shalit è sempre prigioniero e si ritorna a parlare di un'azione di terra di Israele per spazzare via Hamas. In questo quadro tutt'altro che rassicurante ieri i cristiani di Gaza hanno potuto almeno ricevere la prima visita del patriarca latino Fouad Twal, come racconta l'agenzia palestinese Maan.

L’anniversario trascurato
Milano, 11/12/2008

L’anniversario trascurato

In questa rubrica spesso segnaliamo articoli tratti dalla stampa israeliana. Questa volta invece ci soffermiamo su un'assenza abbastanza clamorosa: ieri nessuno dei principali quotidiani on line di Gerusalemme e Tel Aviv (Haaretz, Yediot Ahronot, Jerusalem Post, Arutz Sheva) ricordava il 60.mo anniversario dell'approvazione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Del resto non se ne parlava nemmeno sul sito Internet del ministero degli Esteri israeliano. C'è qualcosa di paradossale in questa grande rimozione collettiva. Perché la storia dice che il contributo del pensiero ebraico fu determinante nella formulazione della Dichiarazione universale.

Milano, 05/12/2008

Hebron, la polveriera

Alla fine l'evacuazione della Peace House a Hebron è arrivata. Nel primo pomeriggio di ieri è scattato il blitz a sorpresa durato appena mezz'ora. Ma non è finita lì: perché in risposta i coloni di Hebron poi si sono scagliati contro le case dei palestinesi. E adesso in tutta la Cisgiordania la tensione è altissima. Come al solito i giornali italiani non si accorgono che a Hebron si sta giocando una partita decisiva e molto rischiosa. Basterebbe invece leggere i giornali israeliani per rendersene conto.

L’inespugnabile Hebron
Milano, 24/11/2008

L’inespugnabile Hebron

La Peace House di Hebron è una vecchia conoscenza di questa rubrica. Dal marzo 2007 in questo edificio della città dei patriarchi si sono insediate venti famiglie di coloni. Da allora tutti ripetono che deve sgomberata. Ma loro sono ancora lì. La settimana scorsa la questione è arrivata davanti alla Corte Suprema israeliana, che ha dato allo Stato tre giorni per procedere allo sgombero. I tre giorni sono passati e non è successo nulla. E ora, in piena campagna elettorale, il tema dilaga sulle pagine dei giornali israeliani.

Milano, 14/11/2008

Quei dialoghi paralleli

Il primo seminario del Forum cattolico-islamico a Roma la scorsa settimana. Ora l'incontro al Palazzo di Vetro a New York, promosso dall'Arabia Saudita. È sempre più evidente come nel mondo arabo il tema del rapporto con i cristiani stia diventando un grande nodo politico, oltre che una questione sociale. Ma anche che alcuni governi arabi gareggino nel prendere l'iniziativa. Lo testimoniano alcuni articoli usciti in questi giorni.

Milano, 10/11/2008

Due temi «minori»

Ci sono temi che in Medio Oriente vengono continuamente rinviati in nome di questioni «più serie» come «la sicurezza» e «la fine dell'occupazione». Sui quotidiani di questi giorni troviamo alcuni esempi interessanti riguardanti due grandi questioni: la tutela dell'ambiente e la cultura della tolleranza. A partire da casi molto concreti: l'inaugurazione di un nuovo parco archeologico a Tiberiade, le prospezioni petrolifere nel deserto di Giuda, la creazione di un Museo della tolleranza a Gerusalemme.

Milano, 31/10/2008

Appuntamento alle urne

Israele andrà alle urne il 10 febbraio per eleggere il suo nuovo parlamento. A Gerusalemme fioccano già i sondaggi. Nonostante sia uscita rafforzata dal modo in cui ha gestito le trattative, Tzipi Livni in questa campagna elettorale parte sfavorita. Perché è vero che i primi sondaggi danno a Kadima lo stesso numero di seggi rispetto al 2006 (un risultato impensabile fino alle dimissioni di Olmert); ma questo recupero sta avvenendo ai danni dei laburisti di Barak. Anche a destra - però - il favorito Nethanyahu non ha troppo da sorridere. Perché comunque il Likud non vola.

Caro casa e bonus bebè
Milano, 24/10/2008

Caro casa e bonus bebè

Come vive una famiglia nel cuore di un conflitto? Quanto la mancanza della pace in Medio Oriente influenza anche le situazioni e le scelte più intime? Due articoli diversi usciti in questi giorni sui quotidiani israeliani pongono all'attenzione due questioni assolutamente quotidiane: il prezzo delle case e il numero dei figli. Partiamo dalle case: Haaretz rilancia un rapporto della Banca Mondiale sull'andamento del mercato degli immobili nei Territori palestinesi. Di figli, e di bonus bebè si parla invece in Israele. Ne riferisce il Jerusalem Post.

Milano, 16/10/2008

Akko bifronte

È arrivata anche sui giornali italiani l'eco degli scontri di Akko. Nella Galilea, un tempo terra di convivenza, un arabo israeliano è passato in auto con lo stereo a tutto volume in mezzo agli ebrei ortodossi nel giorno dello Yom Kippur, giorno in cui per i religiosi l'auto non si può nemmeno usare. Ne sono nati scontri tra ebrei ortodossi e arabi israeliani che sono andati avanti per giorni. Ci sono, però, alcuni aspetti di questa vicenda che alcuni articoli usciti sui giornali israeliani e palestinesi ci possono aiutare a capire meglio.

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