Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

La porta di Jaffa


Palestinesi allo sbando
Milano, 31/07/2009

Palestinesi allo sbando

La Porta di Jaffa di questa settimana è dedicata a tutti quelli che con granitica sicurezza continuano a spiegarci che la mancata soluzione del conflitto israelo-palestinese è solo colpa di Israele. Ci piacerebbe sentirli spiegare anche l'ennesimo psicodramma che si sta consumando in queste ore tra la Cisgiordania e Gaza intorno al Congresso di Fatah, che in teoria dovrebbe aprirsi martedì 4 agosto a Betlemme.

Milano, 24/07/2009

Usa e Israele, nervi tesi

Il tema del momento a Gerusalemme è la questione dello Shepherd Hotel, l'ex hotel palestinese di Sheikh Jarrah, un quartiere arabo di Gerusalemme Est, comprato nel 1985 dal magnate ebreo americano Irving Moskowitz che ora - con l'avvallo della municipalità di Gerusalemme - dovrebbe diventare un nuovo complesso edilizio per famiglie ebree nel bel mezzo di una zona araba della città. L'inviato di Obama per il Medio Oriente George Mitchell ha subito capito la portata della cosa e così l'amministrazione americana si è messa di traverso, seguita a ruota dal resto della comunità internazionale. Così lo scontro Israele-Obama si è arricchito di un nuovo capitolo. E stavolta sono davvero scintille.

Questione di frecce
Milano, 16/07/2009

Questione di frecce

Ci sono le guerre combattute in maniera cruenta, come quella del gennaio scorso a Gaza, sulle cui atrocità nei giorni scorsi i rapporti di Amnesty International e di Breaking the Silence (l'ong formata da ex soldati israeliani) hanno gettato nuova luce. Ma ci sono anche guerre che rimangono più nascoste. Perché le armi con cui sono combattute hanno a che fare con i simboli e le identità. E non è detto che siano meno pericolose. Come mostra l'ultimo caso scoppiato in Israele, quello sui segnali stradali.

Milano, 10/07/2009

Il punto sul Muro

Cinque anni fa - il 9 luglio 2004 - l'Alta Corte di giustizia dell'Aja decretava l'illegittimità del muro di separazione tra Israele e i Territori palestinesi nelle parti in cui il tracciato non corrisponde a quello della Linea Verde, la linea armistiziale del 1949 che distingue Israele dai Territori palestinesi. Fu una sentenza molto discussa; ci fu addirittura chi arrivò a definirla antisemita, perché «non concedeva a Israele il diritto di difendersi». Vero e falso che sia, il governo di Gerusalemme ha del tutto ignorato questa sentenza. E quindi dopo che cosa è successo? A che punto è oggi la costruzione del muro?

Gli insediamenti a nudo
Milano, 06/07/2009

Gli insediamenti a nudo

Ormai è chiaro: il tema cruciale del futuro prossimo in Medio Oriente è la questione degli insediamenti. Dopo l'amministrazione Obama nei giorni scorsi anche il cancelliere tedesco Angela Merkel si è pronunciata chiaramente per il blocco delle nuove costruzioni. Non era mai successo in passato che la comunità internazionale si dimostrasse tanto determinata su questo punto. Per questo sulla stampa israeliana su questo tema stanno scendendo in campo i pezzi da novanta.

Milano, 30/06/2009

Giustizia in crisi

In questa fase del conflitto israelo-palestinese è molto in voga giocare con le parole: tutti parlano di «Stato palestinese», «crescita naturale degli insediamenti», «accordo tra le fazioni»; ma il significato che viene dato a queste espressioni cambia a seconda di chi le pronuncia. In questa situazione non stupisce che tra coloro che se la passano peggio - tanto in Israele quanto nei Territori palestinesi - ci sia un'istituzione come la giustizia dei tribunali, che dovrebbe fondarsi su parole certe. Alcuni articoli usciti in questi giorni sulla stampa del Medio Oriente ci aiutano a capirlo.

Spiazzati da Teheran
Milano, 18/06/2009

Spiazzati da Teheran

Che riflessi ha sul resto del Medio Oriente ciò che sta succedendo in Iran? Scorrendo i siti dei giornali da Gerusalemme a Ryiad, sembra di scorgere un filo rosso: tutti sono rimasti spiazzati. Quasi quasi cominciano a sentire la mancanza di quella certezza granitica di un Iran monolitico, da indicare inequivocabilmente come il «cattivo» di turno a cui attribuire tutti i mali della regione.

Milano, 12/06/2009

L’umanità che vince

Non si capisce davvero il Medio Oriente se ci si ferma alle analisi politiche. Sono giorni importanti per le diplomazie internazionali: dopo Obama, domenica è atteso un discorso importante di Netanyahu; subito dopo parlerà anche il leader di Hamas Meshaal. E poi c'è il risultato (sorprendente) delle elezioni in Libano e quello atteso in queste ore dall'Iran. Ma esiste anche una diplomazia dei fatti, costituita di gesti che capitano e relazioni sincere tra persone, che lasciano ben sperare per il futuro della Terra Santa.

Obama ha parlato. E ora?
Milano, 05/06/2009

Obama ha parlato. E ora?

Da tutto il Medio Oriente piovono commenti sul discorso pronunciato il 4 giugno dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, al Cairo. Parole evidentemente molto importanti: probabilmente non a torto questa volta è stato utilizzato l'aggettivo «storico». Proviamo, però, ad andare oltre la retorica e a capire quali sono le novità vere di questo passo compiuto dal presidente americano. E domandiamoci quali svolte concrete si prospettano sul terreno.

Milano, 29/05/2009

Libano, urne che scottano

Siamo ormai alla vigilia di un appuntamento elettorale molto importante per il Medio Oriente: il 7 giugno il Libano vota per il suo nuovo Parlamento. In qualche modo è la «resa dei conti» per questo Paese da sempre alle prese con equilibri molto delicati. Ma è un voto che, probabilmente, sul futuro immediato dell'intera regione avrà molte più ricadute concrete delle parole di buon senso giunte in questi giorni da Washington sul processo di pace tra israeliani e palestinesi.

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