Kushari
Ridere dell’Isis (si può)
Sembra impossibile, eppure nelle ultime settimane ridere dell’Isis – il sedicente Stato Islamico – è diventato un fenomeno popolare, in Egitto e non solo. Il più spaventoso gruppo jihadista emerso finora, che sta terrorizzando Oriente e Occidente, è diventato il bersaglio di una massiccia ondata d’irrisione. Iniziata in Egitto, quest’ondata si sta ora espandendo in altri Paesi arabi.
I 21 copti uccisi in Libia: le famiglie non cedono all’odio
La barbara decapitazione di ventun egiziani copti per mano dello Stato Islamico, in Libia, ha ovviamente scioccato l’Egitto molto più del resto del mondo. A quei ventun uomini è stato presto dato un nome. La stampa nazionale ha raccontato le loro storie e incontrato le famiglie in lutto. Tutti provenivano da al-Our, un villaggio del governatorato dell’Alto Egitto, dove la miseria è tale che molti preferiscono rischiare la vita come lavoratori emigrati nella pericolosa Libia.
La resistenza colorata dei giovani rivoluzionari dietro le sbarre
Le carceri egiziane ospitano circa ventimila prigionieri politici. Molti di loro sono stati arrestati con l’accusa di aver partecipato a manifestazioni non autorizzate, in base alla legge anti-proteste del 2013. Nemmeno la prigione, però, riesce a zittire la protesta, ora trasformatasi in resistenza, di una generazione di giovani laici in lotta per il proprio futuro...
Tristezza e sorpresa nel quarto anniversario della rivoluzione
In Egitto il quarto anniversario della rivoluzione è trascorso nella tristezza per il barbaro assassinio di una giovane attivista politica: Shaymaa el-Sebbagh che il 24 gennaio era in strada, al Cairo, a manifestare in modo non violento. L'episodio ha indotto persino il direttore del quotidiano filogovernativo al-Ahram a scrivere un editoriale indignato.
Nebni, la scelta di costruire
L’opinione diffusa, sia in Europa sia in Egitto, è che la rivoluzione di piazza Tahrir sia ormai archiviata, soffocata dalla dialettica conflittuale fra autoritarismo militare e islamismo. Blogger e attivisti di sinistra, alla ricerca di una terza via, sono bloccati in uno scontro frontale con lo Stato e la speranza di realizzare le aspirazioni della rivoluzione sembra spenta. Per fortuna, però, non è così, come testimonia la storia dell'ong Nebni.
Un’operazione chirurgica al buio
Con la torrida estate egiziana sono tornati i black out giornalieri per risparmiare energia elettrica. La settimana scorsa, in un ospedale pubblico di Ismailiyya, un’équipe medica si accingeva a praticare con urgenza un’isterectomia su una paziente in crisi emorragica quando la sala operatoria è sprofondata nel buio. Medici e infermieri, d'accordo con la paziente, hanno riferito la vicenda alla stampa e ne è nato un caso nazionale.
Il jihadista hippie
La storia del giovane Islam Yakan ha sbigottito molte persone in Egitto. Il ragazzo è diventato famoso un paio di settimane fa, quando giornali e social media hanno diffuso una fotografia, nella quale lui era ritratto a dorso di cavallo, barba lunga, scimitarra in mano e fucile alla cintola, combattente per lo Stato islamico della Siria e del Levante (Isil). Ciò che ha davvero sconvolto è l’incongruenza fra la vita del ragazzo prima e dopo la svolta jihadista...
Egiziani in fuga dalla Libia
L'Egitto si sente accerchiato in queste settimane. Gaza, l'Iraq, la Siria, la Libia... Conflitti vecchi e nuovi sembrano deflagrare tutti insieme nei paesi vicini del Nord Africa e Medio Oriente. E, fra le maglie di questi grandi conflitti, restano impigliati numerosi drammi minori - si fa per dire - come quello degli egiziani in fuga dalla Libia. Era già successo al tempo della rivolta contro Muammar Gheddafi e ora il dramma si sta ripetendo.
Resistere con la poesia
L’identità araba è da sempre intimamente legata alla lingua, al potere e alla bellezza della parola. E la forma espressiva più alta di questa “parola” – se si esclude la rivelazione coranica nella quale la parola è divenuta addirittura Parola – è sicuramente la poesia. Tuttavia, malgrado questa specificità, nel mondo arabo come altrove, la poesia ha visto diminuire drasticamente il proprio pubblico. Un gruppo di donne egiziane ha deciso di reagire, cercando vie originali per infondere nuova vita all’attenzione per la poesia.
Per gli egiziani austerità e prezzi alle stelle
In Egitto è accaduto ciò che tanti temevano. Il 4 luglio il presidente Abdel Fattah el Sisi ha dato ufficialmente il via a una pesante politica di austerity, avviando il tanto temuto taglio dei sussidi per i carburanti che i precedenti governi non avevano mai osato, o potuto, mettere in atto, per timore di violente proteste. La sferzata è durissima. Ci si aspettano aumenti dell'ordine del 200 per cento su tutti i prodotti e del 20 per cento sul cibo.