Finis terrae
Mohammed, un sogno finito troppo presto
Mohamed Yousouf, come molti altri giovani etiopi, è vissuto inseguendo un sogno. A 17 anni ha lasciato il suo villaggio per tentare di emigrare in Arabia Saudita. Oggi è uno dei 137 mila immigrati etiopi rimpatriati forzatamente. Ma la realtà quotidiana in Etiopia è fatta di povertà endemica e disoccupazione. Così non è escluso che Mohammed e molti altri possano nuovamente pensare di emigrare, tentando altre rotte della disperazione. In fondo, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Yemeniti verso casa
Era già capitato, con esiti nefasti, nel 1990-91, quando vennero espulsi in poche settimane circa 800 mila lavoratori yemeniti dall’Arabia Saudita. Allora le motivazioni (ufficiali) erano legate alla Guerra del Golfo. Ora le ragioni sembrano essere prettamente di carattere economico. Fatto sta che dal giugno scorso sono stati rimpatriati circa 200 mila lavoratori yemeniti...
Quando le colombe piangono
Nel documentario Dove’s Cry («Il pianto della colomba»), presentato al Film festival di New York a metà novembre, la storia di Hadeel, 27 anni, insegnante, palestinese e israeliana. La macchina da presa segue Hadeel durante tutto un anno scolastico e mette nudo le gioie e le fatiche di chi, alla fine, non riesce a sentirsi a casa nel Paese dove è nata.
I tecno-profughi
Il grande occhio si chiama Unosat, è nato nel 2000, ha sede a Ginevra e si occupa della gestione dei programmi satellitari a livello mondiale per conto delle Nazioni Unite. Da quando le rivolte arabe hanno infiammato il Medio Oriente, Unosat è stato coinvolto sempre più spesso nella fornitura di informazioni utili alle agenzie che si occupano di aiuti umanitari. Ma la tecnologia satellitare non è la sola utilizzata per gestire le emergenze umanitarie...
Uno sguardo da Luxor
L'antica Tebe, città dei re e delle regine e capitale dell'Egitto al tempo del Medio Regno, è oggi nota con il nome di Luxor. Da lì l’odierna realtà egiziana appare quanto mai variegata e problematica. A maggior ragione per i cristiani, che sono minoranza (circa 300 mila, su una popolazione di 3 milioni e mezzo di abitanti). Da queste terre, insieme alle notizie di sopraffazioni e sofferenze, giungono però anche segnali di speranza e dialogo.
La strana aliyah della stirpe di Manasse
Qualche giorno fa il governo israeliano, secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz, ha concesso a 899 Bnei Manashe il permesso di immigrare in Israele, riconoscendo loro il diritto di cittadinanza. Nel Paese ce ne sarebbero già 2 mila e altri 5 mila sarebbero in attesa di partire. Da dove? Non certo da qualche Paese dove la diaspora ebraica è storica e certificata. Ma – udite, udite! – dall’India. Un'operazione che, secondo alcuni, è dettata da interessi politici.
A chi appartiene Abramo?
Nei giorni scorsi il Parlamento israeliano si è infiammato in nome di Abramo. Riferendosi a lui gli ebrei rivendicano la Terra promessa. Cosa che ovviamente non è gradita e accettata dagli apologeti musulmani più intransigenti, che avanzano la medesima pretesa. La polemica registra infinite puntate e assume anche colorazioni politiche.
Yemen, ultima frontiera?
Mentre cresce il numero di profughi siriani in Europa (secondo i dati dell’Agenzia europea per il controllo delle frontiere, sarebbero nel 2013 oltre 20 mila), molti rifugiati nei Paesi del Medio Oriente, dopo due anni e mezzo di guerra, sono ridotti ormai allo stremo. E si mettono nuovamente in marcia, per cercare un orizzonte migliore. Capita nello Yemen.
La galassia dei ribelli siriani
Quanti sono e dove sono gli oppositori del regime di Bashar al-Assad? E quale porzione di territorio controlla ancora il raís di Damasco? In quali fronti interni è divisa oggi la Siria? Le domande non sono peregrine, specie a poche ore dalle notizie che parlano di violenti dissidi interni al fronte qaedista e non solo.
Scuola, dove i conti non tornano
In questi giorni, nella gran parte delle città italiane, inizia l’anno scolastico. In Terra Santa è iniziato a fine agosto, e con esso non pochi problemi. Alle preoccupazioni che riguardano soprattutto gli abitanti di Gerusalemme Est dà voce Betty Herschman, direttrice dell’ong israeliana Ir Amim...