Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Finis terrae


di Giuseppe Caffulli

Uno scudo per la Giordania

L’area a ridosso del confine giordano, sia in Iraq che in Siria, è ora controllata in larga parte dalle milizie fondamentaliste sunnite dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil). E ciò fa temere, oltre a sempre più frequenti infiltrazioni terroristiche all’interno della Giordania, anche una vera e propria offensiva imminente. Usa e Israele si schierano con Amman.

di Giuseppe Caffulli

La campagna Bds: quali ricadute?

Negli ultimi anni, a livello internazionale, è stata lanciata la campagna Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni (Bds), che ha tentato, usando le armi del boicottaggio economico, di condizionare le scelte politiche d’Israele. C’è però da chiedersi se le misure già adottate in tal senso abbiano o meno un reale impatto sull’economia israeliana. O se non siano soltanto iniziative simboliche.

di Giuseppe Caffulli

In Israele un nuovo approccio al disagio mentale dei profughi

Il dramma della malattia mentale e della depressione colpisce in maniera significativa migliaia di profughi e richiedenti asilo che premono alle frontiere dei Paesi più ricchi. Anche molti tra i rifugiati africani in Israele hanno subito abusi e traumi psichici nei loro Paesi d’origine. Di recente anche il ministero della Sanità dello Stato d’Israele ha deciso di intervenire, aprendo a Jaffa-Tel Aviv una clinica gratuita per i traumi e disturbi psichici.

di Giuseppe Caffulli

Polio, uno sgradito ritorno

A partire dal 1988 il virus della poliomielite è stato in costante calo. Nel 2013, in tutto il mondo, si sono registrati solo 406 casi, tanto che la malattia è uscita dai protocolli sanitari di molti Paese e solo in Afghanistan, Nigeria e Pakistan era considerata ancora un serio rischio. Di recente, però, la polio sta conoscendo una recrudescenza specialmente nell’area mediorientale... Ed è allarme sulle sponde del Mediterraneo.

di Giuseppe Caffulli

La grande sete di Amman

La  Giordania si trova ad affrontare un’emergenza tra le più delicate della sua storia, quella legata alla scarsità di risorse idriche. Negli ultimi decenni, infatti, la situazione è stata peggiorata dall’aumento di domanda interna, determinata dalle drammatiche crisi regionali prima dell’Iraq e della Siria, con un imponente arrivo di rifugiati (oltre un milione solo i siriani). A rendere ancora più spinosa la questione, la fortissima siccità degli ultimi inverni.

di Giuseppe Caffulli

Quando la coscienza dice No!

Il tema dei refusenik è tra quelli decisamente più delicati, perché nella società israeliana di oggi, dove il conflitto con la Palestina e il tema della sicurezza interna si insinuano in ogni interstizio, chi non serve il proprio Paese sotto le armi finisce per essere considerato un traditore. Un movimento, quello dei refusenik, che si sta allargando, anche se rimane ancora minoritario soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, dove la polarizzazione delle posizioni è più forte.

di Giuseppe Caffulli

In Libano profughi iracheni allo sbaraglio

Nelle strane geografie delle guerre che squassano il mondo, capita anche che un evento ne cancelli un altro, o spinga in un vero e proprio limbo altre storie. È quanto sta accadendo ai profughi iracheni. La tragedia siriana, con l’enorme massa di vittime e di profughi che ha determinato, ha finito per mettere nell’ombra – a oltre 10 anni di distanza – le vittime di un’altra tragedia.

di Giuseppe Caffulli

Quel matrimonio non s’ha da fare

In Giordania un articolo del codice penale permette agli stupratori di sfuggire alla galera se sposano le loro vittime e il legame dura almeno cinque anni. Secondo le organizzazioni impegnate sul versante dei diritti delle donne, che timidamente iniziano ad affacciarsi nel Paese, l’articolo 308 è uno scandalo e va rimosso dall’ordinamento. La norma che favorisce sta suscitando dibattito anche tra i religiosi musulmani, che non la ritengono in linea con il Corano.

di Giuseppe Caffulli

Israele e gli immigrati, la dura realtà oltre i talent show

La vittoria di un immigrato o di un esponente di una minoranza, in un programma musicale o in un reality televisivo, sta diventando quasi una prassi consolidata in Israele. A un primo sguardo, seduti davanti alla tivù, potrebbe sembrare che ormai le minoranze siano accettate a pieno titolo nella società israeliana. Sappiamo invece che non è così.

di Giuseppe Caffulli

In Libano profughi palestinesi senza casa

In Libano, secondo le statistiche dell’Agenzia dell’Onu che assiste i profughi palestinesi, sarebbero almeno 150 mila (su un totale di 425 mila) i palestinesi sparsi in insediamenti informali. Al di fuori cioè dei campi profughi – 12 quelli riconosciuti – che accolsero a partire dal 1948, al tempo della nascita dello Stato d’Israele, i palestinesi scacciati dalle loro case e dalle loro terre. Molti di costoro rischiano ora di restare nuovamente senza tetto...

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