Attualità
Israele. L’Unesco vaglia nuovi siti da considerare Patrimonio dell’Umanità
Attualmente sono sei le località o i monumenti in territorio israeliano considerati dall'Unesco «patrimonio mondiale dell'umanità». Ma il loro numero potrebbe tra breve crescere ancora, per abbracciare siti forse meno noti al grande pubblico, ma non per questo privi di interesse. Vi elenchiamo quali.
Il patriarca copto: «Temo per l’anima di Maximos I»
Shenuda III, patriarca della Chiesa apostolica di Alessandria, da poco rientrato in Egitto dopo un soggiorno per cure in Europa, ha incontrato i giornalisti e non si è sottratto alle domande sul tentativo di scisma in atto tra i copti ortodossi. Dell'autoproclamatosi suo antagonista dice: «Non serve scomunicarlo. Si è già posto da solo fuori dalla comunione con noi». A 83 anni, il patriarca soffre di gravi problemi di salute e la sua Chiesa prepara la successione.
È quasi scisma nella Chiesa copta
In Egitto i copti ortodossi sono turbati dal tentativo di scisma messo in atto negli ultimi giorni da Max Michel, un fedele dissidente che è arrivato a farsi ordinare prete, vescovo e infine patriarca, con il nome di Maximos I. Praticamente un antipapa che si oppone al legittimo patriarca copto Shenuda III in nome di una Chiesa più aperta al confronto con la modernità.
Una nuova comunità di frati presso il Memoriale di Mosè
Presso il santuario del Memoriale di Mosè, proprietà della Custodia di Terra Santa sul Monte Nebo (in Giordania), vi sarà da oggi in poi una piccola comunità di frati di diverse nazionalità. Oltre che importante sito archeologico, il complesso continuerà ad essere un centro dove accogliere i pellegrini ma anche una struttura per la preghiera e il ritiro spirituale, a servizio soprattutto delle comunità cristiane locali.
Gli archeologi nell’Eden
L'archeologia biblica ha recentemente scoperto, in Turchia, delle vestigia che avrebbero fatto da sfondo al racconto biblico della Genesi. In particolare i resti di un nucleo sociale in grado, in pieno neolitico (9000 a. C.), di dar vita a una religiosità viva. Cacciatori seminomadi eressero santuari di notevoli dimensioni dedicati a varie forme divine, in particolare a un dio-serpente.
Il gran mufti di Damasco: no all’uso politico della religione
Si è concluso ieri a Mosca il vertice interreligioso promosso dal patriarcato ortodosso russo. Vi hanno preso parte 200 leader religiosi di vari Paesi. Tra gli altri anche il gran mufti di Siria, Ahmad Badr al-Din Hassoun, che ha ribadito la necessità che i leader religiosi del Medio Oriente favoriscano la pace e la giustizia impedendo la strumentalizzazione della religione per fini politici.
Orgoglio gay? No, grazie
Dal 6 al 12 agosto prossimo dovrebbero convergere a Gerusalemme attivisti omosessuali da tutto il mondo per il World Gay Pride. L'evento potrebbe però essere cancellato - magari in nome dell'ordine pubblico - se avrà successo la campagna di pressione delle autorità religiose e di chi lo vede come un affronto intollerabile per la città cara ai tre grandi monoteismi. Se invece il calendario verrà rispettato si preannunciano giorni incandescenti.
Roncalli, cent’anni fa pellegrino in Terra Santa
Dal 20 al 29 giugno scorso il vescovo di Bergamo, mons. Roberto Amadei, ha guidato un pellegrinaggio diocesano in Terra Santa a ricordo del primo pellegrinaggio di un bergamasco illustre: don Angelo Roncalli, che sarebbe diventato Papa Giovanni XXIII.
Il futuro «Papa buono» mise piede a Gerusalemme per la prima volta nel 1906, da giovane prete e segretario del vescovo Radini Tedeschi. Vi sarebbe tornato nel 1939 come delegato apostolico in Turchia.
Benedetto XVI: «In Terra Santa c’è bisogno di un credibile impegno di pace»
Parole ferme e scandite come per renderle più incisive quelle che il Papa ha pronunciato ieri dopo l'Angelus in piazza San Pietro. La Terra Santa - ha detto Benedetto XVI - ha bisogno di giustizia: ognuno deve riconoscere l'altro uomo come fratello. L'impegno per costruire la pace deve farsi più intenso e credibile, ha proseguito il Pontefice.
Sul terreno le cose vanno in senso opposto e la tensione tra il governo israeliano e quello palestinese continua a crescere. L'inevitabile raggiungimento di una convivenza pacifica sembra allontanarsi. Quanti morti e quanto odio ancora?
Non c’è Codice in Egitto
Il governo del Cairo ha deciso: è il bando totale. Fuori il Codice da Vinci dalle librerie e dalle sale cinematografiche egiziane. Le autorità accolgono le richieste della Chiesa copta, avallate dai Fratelli musulmani. La fantasia di Dan Brown ha partorito un'opera offensiva per la persona di Gesù e per la sensibilità religiosa di chi lo venera, meglio oscurarla. Ma la censura fa discutere. Meglio l'esempio del Vaticano, dice qualcuno.