Attualità
Ciclisti alla meta!
Con 3.500 chilometri nelle gambe, coperti in 26 tappe, i pellegrini in bicicletta partiti il 28 luglio da Lurago d'Erba (Como) hanno raggiunto ieri - 27 agosto - la meta finale di Gerusalemme. Purtroppo non senza uno spiacevole incidente alla frontiera tra Giordania e Israele. Ecco il racconto dell'ultima giornata, in cui la bicicletta non è stata protagonista.
Chi ha vinto?
Ce lo siamo chiesto tutti, dopo il (primo) mese di guerra tra israeliani e libanesi in questa estate 2006. Di certo hanno perso le popolazioni colpite dai bombardamenti e le economie dei due Paesi coinvolti. Ma sul piano politico chi esce rafforzato e chi indebolito?
A leggere analisi e commenti della stampa internazionale hanno le ossa rotte soprattutto i massimi dirigenti politici e militari israeliani.
Gli sciiti libanesi di Hezbollah sembrano, invece, ancora in grado di dettare condizioni al governo di Beirut e forse anche alla comunità internazionale. Facciamo il punto.
Ultimi chilometri per il pellegrinaggio ciclistico Lurago d’Erba-Gerusalemme
I pellegrini ciclisti di Overland hanno ormai varcato il confine tra Giordania e Israele. Gerusalemme li attende a una manciata di chilometri, al termine di un'impegnativa salita di circa 1.200 metri di dislivello che inizia dalla depressione del Mar Morto. Dopo l'arrivo nella città santa, è prevista anche una visita a Betlemme.
Altra gente in sella. Stavolta per la causa palestinese
Sta attraversando l'Italia in questi giorni un gruppo di ciclisti diretto a Gerusalemme. Partiti da Londra il 6 agosto scorso, i partecipanti pedalano per dimostrare, e suscitare, solidarietà nei confronti del popolo palestinese. L'iniziativa è nata nel 2004 ed è quest'anno alla seconda edizione. Qualcuno vuole aggregarsi durante le tappe italiane?
I ciclisti di Overland ben accolti in Turchia e Siria
Stanno tutti bene e sentono la meta ormai vicina i pellegrini ciclisti partiti da Lurago d'Erba (Como) il 28 luglio scorso. Si trovano in Siria dove sono giunti dopo dieci giorni di traversata della Turchia. Il Paese che fa da cerniera tra Europa e Asia ha accompagnato il gruppo con l'attenzione della stampa locale e della tivù.
Betlemme ricorda «la piccola araba»
Le carmelitane di Betlemme celebrano il 26 agosto prossimo la memoria di una delle loro consorelle proclamata beata da Giovanni Paolo II nel 1983.
Si tratta di suor Maria di Gesù Crocifisso - all'anagrafe Mariam Baouardy - morta a 33 anni, nel 1878, dopo aver vissuto un'esperienza cristiana molto intensa e segnata da miracoli, visioni e speciali doni spirituali che la caratterizzano come una mistica.
Nell'anniversario della morte, la «piccola araba» verrà ricordata nella città natale di Gesù con una speciale Messa presieduta dal vicario generale del patriarca latino di Gerusalemme e rivolta in modo particolare ai giovani di Terra Santa.
Il 15 agosto in Libano e Galilea speciali Messe per la pace
Il 15 agosto prossimo, festa dell'Assunta, ad Harissa, in Libano, e a Nazareth, in Galilea, si celebreranno due Messe per chiedere il dono della pace in Medio Oriente. Presiederanno i riti rispettivamente il card. Roger Etchegaray, inviato speciale del Papa, e il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah. L'annuncio diffuso dalla sala stampa della Santa Sede.
Donne di pace contro i check-point
Un'associazione composta da donne sorveglia i militari israeliani ai check-point. E ne denuncia soprusi e violazioni contro la popolazione civile palestinese. Sono le attiviste di Machsom Watch, nelle cui file milita anche Dana, la figlia pacifista del premier israeliano Ehud Olmert.
I pellegrini ciclisti di Overland salpano per la Turchia
Dopo l'udienza di Benedetto XVI, il 3 agosto i ciclisti di Overland sono tornati in sella alla volta della Puglia, percorrendo la via Casilina. Dopo la visita ad alcuni santuari locali si sono imbarcati alla volta della Turchia. Con l'incognita circa la situazione che troveranno ad attenderli in Medio Oriente.
Benedetto XVI torna a scongiurare pace per il Medio Oriente
All'inizio del pontificato Papa Benedetto XVI aveva fatto riferimento ideale a Benedetto XV, il Papa della pace, che invano aveva chiesto di scongiurare la prima guerra mondiale. Ora anche lui chiede pace per il Medio Oriente e osserva che «la guerra non porta nulla di buono per nessuno». Ma laggiù non c'è alcuna fretta di far tacere le armi.