Attualità
A Betlemme un pellegrinaggio inglese nel segno dell’ecumenismo
È quasi un blitz quello che quattro leader cristiani del Regno Unito compiranno a Gerusalemme e Betlemme nei pochi giorni che ci separano dal Natale. Accompagnati dalla preghiera delle loro comunità, i capi dei fedeli cattolici, anglicani, armeni e luterani inglesi porteranno solidarietà ai cristiani di Terra Santa. Idealmente il loro viaggio sarà anche un invito a riprendere senza timore i pellegrinaggi. Nella basilica della Natività i quattro ecclesiastici pregheranno insieme prima di rientrare a Londra per le tradizionali celebrazioni natalizie.
A piazza San Pietro il presepe è targato Trento
In questi giorni, in tutto il mondo, i cattolici riproducono il mistero di Betlemme nelle loro case e nelle chiese. Per chi è credente il presepe resta un richiamo al senso vero del Natale ed è perciò una tradizione molto cara. È questo il significato anche della monumentale Natività che viene allestita all'aperto in Vaticano. Quest'anno, per la prima volta, collaborano alla sua realizzazione gli artigiani del legno del comune di Tesero, in provincia di Trento.
È questione di lingua
Che lingua si parla in Israele? La risposta potrebbe sembrare ovvia: l'ebraico. Eppure non è affatto pacifico. Gli studiosi ne dibattono e qualcuno preferirebbe rispondere che gli israeliani parlano israeliano.
È di questo avviso, ad esempio, Ghil'al Zuckermann, un linguista di Tel Aviv che propone di rimarcare le differenze tra la lingua di re Davide e quella oggi comunemente parlata in Israele.
Zuckermann ne parla nel suo ultimo libro, intitolato Il mito dell'ebraico. Ai bambini israeliani, spiega l'autore, si insegna che l'Antico Testamento fu scritto nella loro lingua materna, ma in realtà non è così. L'ebraico moderno è piuttosto un mix di vari idiomi, alcuni dei quali di ceppo indoeuropeo. Ma non tutti i colleghi di Zuckermann concordano.
Dopo il viaggio papale i cristiani turchi si attendono più libertà
Il viaggio in Turchia di papa Benedetto XVI è andato ormai in archivio. Ma tra chi si occupa di ecumenismo e dialogo interreligioso è ancora viva la soddisfazione per le ottime relazioni cucite dal pontefice in terra turca.
Ne abbiamo parlato con padre Tecle Vetrali, francescano, direttore della rivista Studi Ecumenici e docente della Pontificia Università Antonianum.
Il quale ci dice tra l'altro: «In Turchia abbiamo visto la grandezza di questo Papa. Non ha fatto proclami, ma con il suo comportamento ha tradotto il discorso di Ratisbona: comunione e condivisione con coloro che hanno un vero rapporto con Dio».
Investiture a San Giovanni
La Luogotenenza per l'Italia centrale e la Sardegna dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro accoglie sabato 16 dicembre una sessantina di nuovi membri, tra cavalieri e dame. L'investitura avrà luogo nella cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano, e sarà presieduta dal Gran maestro, il cardinale Carlo Furno.
Illegali gli insediamenti israeliani nei Territori. Lo denuncia Peace Now
Gran parte dei quartieri israeliani edificati negli ultimi decenni nei Territori palestinesi occupati costituiscono una violazione non solo delle norme internazionali ma anche delle stesse leggi israeliane. La denuncia - ampiamente documentata con 38 pagine di testi e tabelle - è contenuta in un rapporto reso pubblico qualche settimana fa da Peace Now, uno dei movimenti pacifisti «storici» di Israele. Eccone i contenuti in estrema sintesi.
Religion Today per la settima volta a Gerusalemme
Si svolge tra pochi giorni a Gerusalemme il Jewish Film Festival, organizzato dalla Cineteca israeliana a partire dal 1999. Per la settima volta prenderà parte alla rassegna anche l'iniziativa trentina che va sotto il nome di Festival internazionale di cinema e religione Religion Today. La delegazione italiana sarà guidata dalla direttrice artistica del festival Lia G. Beltrami e porterà con sè tre pellicole che hanno partecipato al concorso dell'ottobre scorso a Trento.
Territori palestinesi, brutalità in famiglia
Il fenomeno della violenza domestica e delle brutalità sulle donne è un male endemico tra la popolazione palestinese. Non è una novità. Secondo un recente rapporto dell'organizzazione umanitaria statunitense Human Rights Watch, le donne denunciano alle autorità solo l'un per cento di quel che subiscono. Consapevoli, forse, che è carente la volontà politica di cambiare abitudini inveterate e codici d'onore che, nella maggior parte dei casi, salvaguardano l'uomo, il maschio, che percuote o uccide.
In bikini a Cafarnao? Un rischio da evitare
Un percorso per escursionisti permetterà di camminare lungo tutto il perimetro del Lago di Tiberiade e renderà accessibili spiagge e insenature a turisti e bagnanti. La nuova pista pedonale avrà sicuramente il potere di attrarre migliaia di appassionati della natura alla ricerca di refrigerio nella stagione estiva. Il progetto, però, rischia di trasformare anche i luoghi santi di Cafarnao, Tabgha e Magdala in località balneari per gitanti in bikini...
Ci auguriamo che le autorità israeliane prendano in esame la questione e mettano in atto tutte le strategie atte ad evitare che i luoghi resi santi della predicazione di Gesù vengano invasi da turisti vocianti e non siano offesi da bagnanti in abbigliamento non consono alla natura e alla spiritualità del luogo.
«Risolvere i conflitti regionali per porre fine alla crisi del Libano»
Marwan Sehnaoui presiede l'Associazione libanese dell'Ordine di Malta. In un convegno che si è svolto ieri a Roma ha tratteggiato l'impegno dell'Ordine nel Paese dei cedri e ha offerto uno spaccato significativo della situazione sociale e politica.