Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Attualità


Gerusalemme domani secondo la demografia
Milano, 22/02/2007

Gerusalemme domani secondo la demografia

Se resteranno immutate le attuali linee di tendenza, nel 2020 i residenti arabi di Gerusalemme rappresenteranno il 40 per cento della popolazione, con un incremento di 6 punti percentuali rispetto ai dati del 2005. Lo dice una previsione del Jerusalem Institute for Israel Studies (Jiis) riportata in questi giorni dalla stampa israeliana. L'attuale tasso di crescita annuo della componente ebraica della città è del 2,7 per cento, mentre raggiunge il 3,4 per quella araba.

È emergenza sanitaria per i bimbi palestinesi
Betlemme, 21/02/2007

È emergenza sanitaria per i bimbi palestinesi

Abbiamo già avuto modo di scriverlo e ci torneremo sopra tutte le volte che potremo: la situazione socio-sanitaria nei Territori palestinesi crea allarme e non accenna a migliorare. Ne soffrono soprattutto le frange più deboli della popolazione e, tra queste, i bambini.
Ancora una volta diamo voce alle suore francescane elisabettine che dirigono il Baby Hospital di Betlemme. Nella struttura pediatrica, scrivono, sembra di essere tornati indietro di alcuni anni, a una situazione di vera emergenza. I genitori si presentano con i loro piccoli e sono disposti a fare lunghe ore di coda per ottenerne il ricovero. La malattie più comuni e la sofferenza innocente dei piccoli ospiti.

Scheda. Sciiti e sunniti. Chi sono
Milano, 14/02/2007

Scheda. Sciiti e sunniti. Chi sono

Le carneficine che ogni giorno insanguinano l'Iraq, con il loro interminabile stillicidio di morti, ci parlano delle lotte sanguinarie che in quel martoriato Paese oppongono tra di loro i sunniti e gli sciiti. Benché i due termini siano ormai divenuti consueti, pochi di noi conoscono l'origine delle due denominazioni. Si tratta di due gruppi differenziatisi in seno alla grande comunità musulmana, per ragioni politiche, sin dagli albori dell'islam. Approfondiamo la questione.

A Beirut equilibri in crisi
Milano, 14/02/2007

A Beirut equilibri in crisi

Il Libano è di nuovo una nazione in bilico, in cui i fermenti che agitano lo scacchiere mediorientale si rispecchiano nelle lotte di potere tra le varie fazioni interne. Alle mai esauste diatribe tra le varie anime religiose e politiche si associano oggi le aspettative di nuovi protagonisti della borghesia emergente. Nostra intervista al vicedirettore di Famiglia Cristiana Fulvio Scaglione, da poco rientrato da un viaggio nel Paese dei cedri.

Le incognite libanesi
Paolo M. Alfieri

Le incognite libanesi

Il 14 febbraio di due anni fa l'ex primo ministro libanese Rafik Hariri veniva ucciso a Beirut con un devastante attentato dinamitardo che faceva numerose vittime. Nei giorni seguenti la gente scendeva in piazza a manifestare pacificamente e a chiedere una svolta. Molte cose sono cambiate da quel giorno. La più eclatante è stato il ritiro delle forze armate siriane. Eppure il Paese dei Cedri non ha trovato pace, anzi. Dopo la guerra tra Hezbollah e Israele, nell'estate 2006, oggi sembra sulla soglia di un nuovo conflitto civile che potrebbe precipitare la nazione nel baratro. Riusciranno i libanesi ad essere padroni del loro destino? Sapranno fermarsi in tempo?

Nuove tensioni nel cuore della Città Santa
Gerusalemme, 09/02/2007

Nuove tensioni nel cuore della Città Santa

L'area del Monte del Tempio, o Spianata delle moschee - a seconda delle prospettive -, oltre ad essere uno dei luoghi più affascinanti di Gerusalemme, è al centro di continue contese tra musulmani ed ebrei. L'ultima è esplosa in questi giorni e riguarda i lavori che le autorità israeliane hanno avviato per costruire una nuova passerella tra il piazzale antistante il Muro occidentale e la sovrastante Porta dei Maghrebini, unica via d'accesso alla Spianata consentita a visitatori e turisti. Gli arabi sono insorti e accusano Israele di scavare sotto le moschee, violando uno spazio sacro all'islam. Lo Stato ebraico, invece, controbatte che i lavori non intaccano la zona musulmana e servono semplicemente a mettere in sicurezza la nuova passerella. La polizia israeliana ha dovuto intervenire più volte, con forze ingenti, per disperdere i manifestanti.

Il Vangelo più antico del mondo nelle mani del Papa
Manuela Borraccino

Il Vangelo più antico del mondo nelle mani del Papa

Il Papiro Bodmer, contenente il più antico testimone del Vangelo di Luca e i due terzi di quello di Giovanni, dal 22 gennaio scorso è in «prestito permanente» alla Biblioteca apostolica vaticana, grazie alla generosità del miliardario statunitense di origine libanesi Hanna Frank. Il Papa lo ha ricevuto tramite l'interessamento e la mediazione di Gary Krupp, un imprenditore ebreo americano presidente della Pave The Way Foundation, che si è fatto carico di cercare un acquirente disposto a farne dono alla Santa Sede quando il papiro è stato messo in vendita da una fondazione svizzera.

La scelta di Rami. Una storia controcorrente
Betlemme, 07/02/2007

La scelta di Rami. Una storia controcorrente

Molti giovani di Betlemme scelgono la strada dell'emigrazione per una vita «migliore». Ma c'è anche chi fa il contrario. Come Rami che da qualche mese insegna nella facoltà di Economia e Commercio dell'Università cattolica di Betlemme. È tornato da poco dall'Italia, dove ha conseguito due master presso l'università di Pavia. In breve la sua storia. Voce di uno che ha scelto di tornare alle radici e preferisce vivere in un Paese povero, anziché nell'Europa opulenta.

Domina il libro religioso al salone internazionale del Cairo
Milano, 07/02/2007

Domina il libro religioso al salone internazionale del Cairo

Il salone internazionale del libro del Cairo, conclusosi nella capitale egiziana pochi giorni fa, ha registrato una nuova tendenza rispetto alle passate edizioni: nei 1.400 stand i testi religiosi hanno primeggiato sui volumi letterari e su quelli scientifici. La fiera ha attirato un vasto pubblico: due milioni di visitatori hanno invaso Il Cairo per partecipare all'appuntamento dedicato ai libri, il più importante del mondo arabo.

Discriminati all’aeroporto
Milano, 02/02/2007

Discriminati all’aeroporto

Viaggiare in aereo dopo l'11 settembre 2001 è un po' per tutti un'esperienza stressante. Ovunque nel mondo i controlli di sicurezza si sono fatti più stringenti e talvolta costringono a lunghe code e all'esercizio di molta pazienza. Israele fa eccezione, nel senso che nel suo aeroporto internazionale le procedure erano rigide anche prima del 2001. Tutti sono convinti che la sicurezza collettiva sia un'esigenza indiscutibile e primaria, ma bruciano le disparità di trattamento. Qualche organismo israeliano per la tutela dei diritti umani denuncia: un cittadino con passaporto israeliano ma di etnia araba viene sottoposto a verifiche più meticolose di uno di origini ebraiche.

Preti
Vittorino Andreoli

Preti

Un viaggio contemporaneo fra gli uomini del sacro
Va’ e ripara la mia casa – II edizione
Francesco Patton

Va’ e ripara la mia casa – II edizione

San Francesco d'Assisi e il Crocifisso di San Damiano
La voce delle pietre e il sapore della terra
Giuseppe Buffon

La voce delle pietre e il sapore della terra

Studium Biblicum Franciscanum 1924-2024
Frère Roger di Taizé
Sabine Laplane

Frère Roger di Taizé

Il profeta della fiducia