Attualità
In tivù il racconto di san Francesco e il sultano
Viene presentata questa sera in anteprima a Verona, nell'ambito della manifestazione Prix Italia 2007, la fiction prodotta da Lux Vide Chiara e Francesco. Rai Uno la metterà poi in onda, in due puntate, a partire da domenica 7 ottobre. La miniserie narra in parallelo le vicende biografiche di san Francesco e santa Chiara d'Assisi. Tra le altre peculiarità di questo programma vi è l'ampio spazio dedicato a raccontare l'incontro tra san Francesco e il sultano d'Egitto Melek el Kamel, avvenuto nel 1219 durante la quinta Crociata. Abbiamo chiesto di parlarcene al francescano fra Marco Malagola che ha offerto la sua consulenza ai produttori di Chiara e Francesco.
Intermediari esosi per i lavoratori filippini in Israele
In Israele disposizioni del primo luglio 2006 stabiliscono che le agenzie di intermediazione non possano chiedere al lavoratore straniero in cerca di lavoro compensi superiori ai 3.050 shekel (circa 535 euro). In teoria chi contravviene alle norme dovrebbe essere punito multe o carcere fino a sei mesi. In realtà, però, le cose vanno molto diversamente. Gli immigrati filippini, ad esempio, versano in media una tariffa sei volte superiore a quella permessa dalla legge. E per entrare in possesso di tale cifra sono costretti a contrarre prestiti a tassi mensili che raggiungono l'8 per cento. La denuncia di Kav LaOved.
Violenza sulle donne. La Giordania si mobilita
Questa volta la lunga strada che porta al rispetto dei diritti delle donne in Giordania sembra più spianata. Le istituzioni si sono incontrate con le associazioni umanitarie e il settore privato per dare vita a un progetto con due intenti principali: assicurare il sostegno e gli aiuti alle vittime di violenza e sviluppare una coscienza del fenomeno. A sostegno dell'iniziativa è stato stanziato 1 milione di dollari.
Shlomo Ben Ami: conferenza di Washington, poche illusioni
«Due condizioni sono indispensabili oggi per riavviare il processo di pace: recuperare l'unità politica dei palestinesi e che gli Stati Uniti guidino una coalizione internazionale per la pace in Medio Oriente che possa mettere sul tavolo una proposta concreta, possibilmente più dettagliata e meno generica di quella saudita». Senza questi punti di partenza, avverte lo storico Shlomo Ben Ami - ministro degli Esteri, e della Sicurezza, israeliano nel biennio 2000-2001 -, non c'è da farsi illusioni sugli esiti della Conferenza di pace convocata a Washington per metà novembre. Di passaggio a Roma nei giorni scorsi per la presentazione di un suo libro, Ben Ami ha aggiunto altre riflessioni degne di attenzione. Ve le riproponiamo.
La Giordania sfonda al cinema
Ai tempi di Indiana Jones e l'ultima crociata, furono le rovine di Petra ad essere scelte per custodire il Santo Graal, pubblicizzando a livello internazionale, una delle meraviglie del mondo moderno. Oggi la Giordania scopre di avere un paesaggio adatto ad ogni location cinematografica: dai castelli nel deserto alle rive del Mar Morto, dalla città dei mosaici di Madaba al monte Nebo, passando per il mercato di Amman. Oltre al turismo, il regno punta a sviluppare la nascente industria del cinema locale per attirare troupe televisive e registi con set adatti ad ogni genere.
I giovani neonazisti. Israele si guarda dentro
Ora che lo choc ha lasciato il posto all'indignazione, ora che il becero rischia di prevalere sulla riflessione pacata, stride ancora di più quell'ossimoro, «israeliani e nazisti», che la scorsa settimana ha fatto irruzione nelle notizie di cronaca. Non è certo la prima volta che si verificano in Israele episodi di antisemitismo. Eppure solo in questo caso, solo davanti all'efferatezza di questa cellula di giovani immigrati russi imbevuti di ideologia neonazista arrestati a Tel Aviv, Israele è stato costretto a guardarsi allo specchio. Scoprendosi fragile, certo, insicuro, certo. Ma anche esclusivista, financo intollerante.
Il patriarca Sfeir: «Ai libanesi chiedo unità e fiducia»
Il patriarca maronita Nasrallah Boutros Sfeir (86 anni) esorta i connazionali libanesi a «ritrovare la fiducia in se stessi» e a raggiungere un accordo sul nome del prossimo presidente della Repubblica, che secondo la Costituzione dev'essere cristiano, mentre sottolinea che la vittoria dell'esercito sui miliziani filo-alqaidisti nel campo palestinese di Nahr El-Bared è avvenuta grazie al fatto che «per la prima volta in trent'anni l'esercito è rimasto unito e solidale, cristiani e musulmani insieme». Di passaggio a Roma, dove ha incontrato il Papa e dove vedrà il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, il patriarca punta l'indice ancora una volta contro la Siria e l'Iran, che continuano a «sostenere con armi e con denaro» le attività dei miliziani di Hezbollah anziché favorire la «loro integrazione nel resto del Paese». Nostra intervista.
In Iraq la popolazione continua a soffrire
«In Iraq niente è cambiato. Al contrario, le condizioni di vita della popolazione, in particolare dei bambini e delle donne, sono peggiorate». A lanciare l'ennesimo allarme sulla situazione del Paese è Silvio Tessari, che per la Caritas Italiana è responsabile dell'area Medio Oriente e Nord Africa. Tessari spiega che, tra gennaio e giugno di quest'anno, i ricoveri dei bambini causati dalla malnutrizione sono quasi raddoppiati. La malnutrizione e il clima di insicurezza non sono i soli elementi a destabilizzare ulteriormente l'area. Si diffondono anche epidemie di colera causate dalla carenze di acqua potabile e di trattamento degli scarichi fognari. Una situazione difficilissima da controllare anche considerando che molti iracheni lasciano le proprie case per sfuggire alle violenze e alla fame e si ammassano in campi profughi.
Peres dal Papa: «Con la Santa Sede accordo entro l’anno»
Potrebbe essere raggiunto entro l'anno l'atteso Accordo fra Santa Sede e Israele su fisco e proprietà ecclesiastiche in Terra Santa. «L'80 per cento dei problemi è stato risolto» in un clima di «grande apprezzamento» da parte del Vaticano per «i progressi raggiunti» nei colloqui bilaterali.
Con queste parole il presidente dello repubblica israeliana Shimon Peres ha fatto il punto ieri, a Roma, sullo stato dei negoziati fra Santa Sede e Israele al termine della prima visita all'estero come capo dello Stato. «Non è un caso - ha sottolineato - che sia venuto in Italia e in Vaticano».
Da Gerico difficile accesso al Mar Morto per i palestinesi
L'organismo umanitario B'Tselem denuncia che non lontano da Gerico, in Cisgiordania, l'esercito israeliano da marzo blocca l'accesso alle spiagge del Mar Morto ai palestinesi. Non per ragioni di sicurezza ma, pare, per di assicurare un tranquillo relax ai clienti israeliani di alcuni impianti balneari.