Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Attualità


Milano, 21/04/2008

Siria. La povertà alimenta il traffico d’organi umani

La disperazione dettata dalla povertà sta spingendo molti siriani a gesti estremi. La prospettiva di mettere la propria vita nelle mani dei trafficanti d'organi deve apparire a chi non ha di che sfamare la propria famiglia qualcosa di accettabile, pur con tutti i rischi che ciò comporta. In Siria la legge proibisce di vendere i propri organi. Ma niente vieta, in linea di principio, di passare le frontiere e sottoporsi all'espianto all'estero.

La via stretta del divorzio per i copti
Il Cairo, 21/04/2008

La via stretta del divorzio per i copti

Negli ultimi anni le indicazioni pastorali della Chiesa copta in materia di divorzio si sono fatte più stringenti che in passato e i fedeli le accolgono con disagio. Taluni, guardando alle più blande norme islamiche che regolano la vita della maggioranza degli egiziani, arriva a parlare di violazione dei diritti umani. Lo registra Al-Ahram uno dei più diffusi organi di informazione del Cairo. Il patriarca copto, papa Shenuda III, ha ridotto a due soltanto i casi in cui la sua Chiesa riconosce la separazione dei coniugi come legittima.

Immigrazione ebraica. Israele, andata e ritorno
Milano, 16/04/2008

Immigrazione ebraica. Israele, andata e ritorno

La Jewish Agency for Israel, agenzia che agevola il flusso di immigrazione ebraica dalla diaspora verso Israele, rileva che tra gennaio e marzo 2008 «solo» 1.207 persone hanno deciso eleggere lo Stato ebraico come propria patria adottiva. Il 12 per cento in meno dell'anno precedente. Solo gli immigrati ebrei dalla Bielorussia sarebbero in aumento (+ 30 per cento). Il resto dei Paesi dell'ex-Blocco sovietico segna un saldo negativo.
Così varie istituzioni israeliane si interrogano su come incentivare gli arrivi e fronteggiare la delusione di chi, messo piede nella terra dei suoi padri, poi ritorna sui suoi passi.

Israele. Vita grama per i braccianti thailandesi
Milano, 11/04/2008

Israele. Vita grama per i braccianti thailandesi

Non hanno vita facile i quasi 200 mila lavoratori stranieri che l'economia israeliana ha attirato da varie parti del mondo per rimpiazzare la manodopera palestinese estromessa in occasione della prima intifada. Anche quando si tratta di immigrati con regolare permesso, subiscono spesso soprusi non adeguatamente perseguiti dai poteri dello Stato preposti ai controlli. Consideriamo il caso dei thailandesi, che in Israele vengono impiegati nel comparto agricolo. Secondo l'analisi di Kav LaOved, una delle organizzazioni israeliane per la difesa dei diritti dei lavoratori meno tutelati, questo gruppo nazionale è particolarmente svantaggiato per una serie di ragioni.

Milano, 07/04/2008

«Non bastano le leggi, dobbiamo partire dalla base»

Nel numero di marzo-aprile del bimestrale Terrasanta un dossier di 16 pagine è dedicato alla condizione femminile nei Territori palestinesi. Tra le voci di donna che l'autrice ha raccolto vi è anche quella di Khouloud Daibes Abu Dayyed, ministro dell'Autorità palestinese per il Turismo e gli Affari femminili. Nell'intervista, che vi riproponiamo, l'esponente politico dice tra l'altro: «Dobbiamo assolutamente raggiungere la base, magari con l'istituzione di Comitati di quartiere: se le donne non si rendono conto di avere pari dignità rispetto agli uomini, come possiamo sperare che si impongano come cittadine, in famiglia e sul lavoro?».

Preoccupazione per le risorse idriche in Medio Oriente
Milano, 03/04/2008

Preoccupazione per le risorse idriche in Medio Oriente

Come il petrolio, anche l'acqua è stata causa di molti conflitti in Medio Oriente negli ultimi 60 anni. E stando a notizie recenti continua a preoccupare. Il mese scorso l'autorità israeliana per le acque si accingeva a imporre restrizioni ai consumi idrici per usi domestici in un momento in cui il Paese è alle prese con una delle più serie penurie d'acqua degli ultimi anni. Una serie di inverni secchi sta creando una seria crisi.  Le precipitazioni meteorologiche in Israele quest'anno hanno raggiunto appena il 50-60 della media consueta, e il livello delle dighe israeliane è il più basso dell'ultimo decennio, secondo le statistiche ufficiali. In tutta l'area mediorientale il prezioso bene dell'acqua è fonte di tensioni che potrebbero anche peggiorare in futuro.

Milano, 02/04/2008

La Lega Araba fa flop a Damasco

Un vertice dimezzato dalle molteplici assenze e che non ha prodotto, anche per questo motivo, sostanziali novità. È la lettura più immediata del summit della Lega araba tenutosi nella capitale siriana, Damasco, il 30 marzo. Un appuntamento disertato dalla metà dei 22 Paesi che compongono l'organizzazione, in particolare da coloro che accusano proprio il governo siriano di impedire una soluzione alla crisi politica libanese. Le divisioni esistenti tra i Paesi arabi e la consapevolezza di non poterle sanare in tempi brevi è stato non a caso il tema dominante dell'appuntamento multilaterale.

Annapolis. Se questi sono i frutti…
Gerusalemme, 01/04/2008

Annapolis. Se questi sono i frutti…

Sono trascorsi oltre quattro mesi dalla conferenza di Annapolis sul Medio Oriente (27 novembre 2007). Siamo un quadrimestre più vicini alla scadenza - la fine del 2008 - indicata dal presidente statunitense George W. Bush per giungere a un accordo di pace tra israeliani e palestinesi, ma sul terreno non si notano miglioramenti. Anzi per certi versi la situazione peggiora. Lo denunciano due rapporti pubblicati in questi giorni. Li firmano l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento delle questioni umanitarie e il movimento pacifista israeliano Peace Now.

Gaza. Fumare fa bene (ad Hamas)
Gaza, 29/03/2008

Gaza. Fumare fa bene (ad Hamas)

Fumare a Gaza fa bene. Non tanto a chi fuma, ovviamente, ma almeno alle malandate finanze di Hamas, che non sapendo più dove raschiare i soldi necessari alla gestione della Striscia, ricorre a «stratagemmi fiscali» a dir poco stravaganti: come l'imposta di bollo sulle sigarette di contrabbando, appunto. Nella Striscia è in atto una crisi economica mai vista prima. Così gli amministratori di Gaza, secondo l'agenzia di informazione economica Bloomberg, sono arrivati al punto di tassare per 3 dollari ciascun pacco di sigarette di contrabbando che arriva a Gaza attraverso i tunnel sotterranei dall'Egitto

Evangelicali in Giordania, tensioni con il governo e le altre Chiese
Amman, 28/03/2008

Evangelicali in Giordania, tensioni con il governo e le altre Chiese

Il Consiglio delle Chiese della Giordania punta il dito sulle attività di proselitismo di alcuni gruppi cristiani evangelici che agiscono nel Paese a predominanza musulmana con il pretesto di fornire assistenza umanitaria. L'organismo, composto da vescovi delle Chiese greco-ortodossa, greco-cattolica (melchita), cattolica latina e armena, ha denunciato, in una recente dichiarazione, che esistono «40 sètte» operanti in Giordania che creano «discordia all'interno del cristianesimo e con i musulmani».

Preti
Vittorino Andreoli

Preti

Un viaggio contemporaneo fra gli uomini del sacro
Va’ e ripara la mia casa – II edizione
Francesco Patton

Va’ e ripara la mia casa – II edizione

San Francesco d'Assisi e il Crocifisso di San Damiano
La voce delle pietre e il sapore della terra
Giuseppe Buffon

La voce delle pietre e il sapore della terra

Studium Biblicum Franciscanum 1924-2024
Frère Roger di Taizé
Sabine Laplane

Frère Roger di Taizé

Il profeta della fiducia