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Attualità


In riva al Giordano Papa Francesco chiede pace, solidarietà e conversione
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In riva al Giordano Papa Francesco chiede pace, solidarietà e conversione

Nella chiesa del Battesimo di Gesù, a Betania oltre il Giordano, in mezzo a un popolo di sofferenti, il Papa ha nuovamente chiesto pace per la Siria e sostegno internazionale per gli sforzi umanitari della Giordania verso i profughi. Ma ha anche chiesto ai produttori e trafficanti d'armi, che alimentano i conflitti, di cambiare vita.

In riva al Giordano con Francesco anche i ragazzi dell’Arsenale
Carlo Giorgi

In riva al Giordano con Francesco anche i ragazzi dell’Arsenale

Ci saranno anche loro, la sera del 24 maggio, ad accogliere Papa Francesco a Betania oltre il Giordano, nel sito del Battesimo di Gesù: sono 29, tra ragazzi disabili e giovani volontari, provenienti dall’Arsenale dell’Incontro di Madaba, uno dei più importanti centri per disabili del Paese, espressione in Giordania del Sermig di Torino.

Domenica a Betlemme la vertenza di Cremisan alla tavola del Papa
Giuseppe Caffulli, da Gerusalemme

Domenica a Betlemme la vertenza di Cremisan alla tavola del Papa

Cremisan è una vallata che si apre alle spalle della collina di Beit Jala, nei pressi di Betlemme, un’oasi di verde da anni oggetto di una battaglia legale che ha risonanza anche al di fuori della Terra Santa. E che, durante la visita del Papa a Betlemme, non mancherà di essere sottolineata dagli esponenti della Chiesa locale e dalle organizzazioni per i diritti umani.

Alcune centinaia di cristiani di Gaza a Betlemme con Papa Francesco
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Alcune centinaia di cristiani di Gaza a Betlemme con Papa Francesco

Ieri, a ormai due giorni dalla partenza del Papa per la Terra Santa, fonti anonime dei servizi di sicurezza della Striscia di Gaza hanno dichiarato che 650 palestinesi cristiani del territorio governato da Hamas potranno recarsi a Betlemme domenica 25 maggio per vedere anch’essi il capo della Chiesa cattolica. Non tutti, però, partiranno davvero.

Il Getsemani avrà un ulivo in più: quello di Papa Francesco
Terrasanta.net

Il Getsemani avrà un ulivo in più: quello di Papa Francesco

Anche Bergoglio, come già Montini nel suo pellegrinaggio del 1964, il 26 maggio pianterà un ulivo nel giardino del Getsemani. «Questo albero è un simbolo di pace e tutti ci auguriamo che il viaggio del Pontefice porti abbondanti frutti di pace», spiega fra Benito José Choque, il francescano della Custodia di Terra Santa responsabile del santuario.

Betlemme e Gerusalemme, due modi d’attendere il Papa
Giuseppe Caffulli, da Gerusalemme

Betlemme e Gerusalemme, due modi d’attendere il Papa

Le fibrillazioni per la visita di Papa Francesco in Terra Santa crescono via via che passano le ore e si avvicina l’arrivo del Pontefice. Se a Gerusalemme sembrano prevalere le preoccupazioni per le misure di sicurezza, a Betlemme, nei Territori Palestinesi, c'è la voglia di accogliere il Papa festosamente e condividere con lui la propria sofferenza.

Una croce di calcestruzzo per il Papa
Terrasanta.net

Una croce di calcestruzzo per il Papa

Alcuni volontari della Fondazione cristiana ecumenica di Terra Santa hanno realizzato una croce fatta di tante “briciole” di calcestruzzo ricavate dal muro che separa Israele dai Territori Palestinesi. La croce, testimonianza della sofferenza di un intero popolo, sarà regalata al Papa da Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Palestinese.

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Sui media libanesi non si spegne la polemica sul viaggio di Rai in Israele

L’arrivo di Papa Francesco in Terra Santa si avvicina - la mattina di sabato 24 maggio il pontefice sbarcherà ad Amman, in Giordania - e anche l’opinione pubblica del mondo arabo commenta e discute la sua visita. In Libano continua a suscitare polemiche la decisione del patriarca maronita Bechara Rai di recarsi a Gerusalemme per accogliere il Papa.

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Bergoglio, il rabbino e l’imam… Camminare insieme è possibile

«La visita di Papa Francesco in Giordania è un incoraggiamento per chi lavora alla costruzione di una società basata sulla convivenza e sul perdono». Monsignor Giorgio Lingua, nunzio apostolico ad Amman, in un’intervista al quotidiano The Jordan Times, indica la principale chiave di lettura del pellegrinaggio papale. Apprezzata la decisione di Bergoglio di inserire nel proprio seguito anche un rabbino e un imam.

Bartolomeo I verso Gerusalemme: «Siamo chiamati ad amarci e a dialogare»
Terrasanta.net

Bartolomeo I verso Gerusalemme: «Siamo chiamati ad amarci e a dialogare»

La proposta di commemorare insieme a Gerusalemme lo storico abbraccio ecumenico del 5 gennaio 1964 tra papa Paolo VI e il patriarca di Costantinopoli Atenagora viene dal successore di quest’ultimo, Bartolomeo I. Lui stesso, che sottopose l'idea a Benedetto XVI e a Papa Francesco, spiega il perché.

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Un viaggio contemporaneo fra gli uomini del sacro
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San Francesco d'Assisi e il Crocifisso di San Damiano
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