Arte
Esplorando vie di pace
Il dvd Tra i popoli di Dio. Incontri oltre i muri, realizzato dalla Associazione Ponte di Pace onlus in collaborazione con il Commissariato di Terra Santa del Piemonte, si propone di far conoscere i tentativi e i volti di quanti in Israele e in Palestina stanno costruendo percorsi nuovi, oltre le barriere della contrapposizione politica, etnica e religiosa. Una realtà e tante storie, che scorrono spesso all'ombra della grande Storia.
L’emblema di Susya
Alla sedicesima edizione del Milano Film Festival – svoltasi nel capoluogo lombardo tra l’8 e il 19 settembre – il premio per il miglior cortometraggio in concorso, è andato a Susya. Opera di due giovani registi israeliani, il film racconta la vera visita di padre e figlio palestinesi a Susya, oggi sito archeologico ebraico a sud di Hebron, ma solo pochi anni fa ancora villaggio della Cisgiordania abitato da una comunità palestinese.
Vita e morte di Arna e i suoi bambini
Quasi tutti i protagonisti del documentario "Arna's Children" oggi non sono più. L’unica ad averci lasciato dopo una vita non troppo breve, e vissuta con grande slancio, è Arna, pasionaria ebrea e israeliana morta di cancro a 66 anni nel 1995. Parecchi dei suoi bambini, giovani abitanti palestinesi del campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, l’hanno raggiunta di lì a poco, nel corso della seconda intifada. E questa è la loro storia.
Custodia.org si rinnova
Prosegue il percorso intrapreso alcuni anni fa dalla Custodia di Terra Santa per rinnovare i propri canali di comunicazione con il grande pubblico e i pellegrini. È di questi giorni - la seconda decade di marzo 2011 – la nuova veste del sito istituzionale, che si propone ai naviganti in italiano, arabo, ebraico, francese, inglese e spagnolo.
Parigi, 16/7/42: una pagina buia
Con "Vento di primavera" la regista Roselyne Bosch ha voluto raccontare la più grande retata di ebrei mai compiuta nella storia. Avvenne a Parigi il 16 luglio 1942, quando 13 mila ebrei furono rastrellati e trasferiti al Vélodrome d’Hiver, prima d'essere internati. Ne tornarono solo 25, tra cui neppure uno dei 4.051 bambini tratti in arresto. Proprio a loro è particolarmente dedicata la pellicola.
Narwal e i suoi figli
Quanto fa uno più uno? Gira intorno a questo interrogativo la storia di Jeanne e Simon, due giovani gemelli canadesi, figli di una donna di origine libanese che, morendo, svela loro un passato insospettato. "La donna che canta" è una tragedia persino inverosimile nei suoi sviluppi, ma assolutamente credibile. Un film riuscito, che approda agli Oscar 2011 nella cinquina per il miglior film straniero.
6 in Cammino: ragazzi in Terra Santa
Un gruppo di ragazzi nella più profonda delle esperienze spirituali vissuta sulle strade della Terra Santa: sono questi gli ingredienti di 6 in Cammino, il nuovo format televisivo in onda dal 5 dicembre sul canale Boing del digitale terrestre, grazie alla collaborazione tra Turner Italia e Antoniano di Bologna. Le telecamere seguono passo passo sei adolescenti italiani accompagnati da Manolo Martini alla scoperta di Israele e Palestina.
Il senso del martirio
Il regista Xavier Beauvois dedica il suo ultimo film all’eccidio dei sette monaci cistercensi dell’Atlas, in Algeria, rapiti e uccisi nel 1996 da terroristi islamici. La narrazione della pellicola è piana, pulita e senza fronzoli. La sua forza è nella profondità degli sguardi dei monaci, indagati con insistenza dalla macchina da presa, e nelle parole di fede e di speranza che ci regala l’ottima sceneggiatura.
Miral non spicca il volo
Tratto dal romanzo autobiografico La strada dei fiori di Miral, scritto dalla giornalista Rula Jebreal e sceneggiato dalla stessa autrice, il film Miral - in concorso al Festival di Venezia 2010 - è un’occasione perduta.
L’ironia di uno «straniero in patria»
Sessant’anni di Palestina (e di Israele) visti da un interno familiare. La casa di Elia Suleiman, di suo padre, della sua famiglia, è un osservatorio ironico e disincantato, divertente, persino divertito. «Il tempo che ci rimane» è anzitutto un film che lascia il sorriso. Grammaticalmente semplice e pulito, è una successione di scenette e situazioni al limite dell’assurdo. Una storia faticosa viene narrata con il linguaggio lieve dell’ironia e del bizzarro.