Babylon
La sorte di Damasco resta legata a Mosca
Le speranze di recuperare a una vita più normale la Siria, quasi annientata da dodici anni di guerra, risiedono nei colloqui che il Cremlino organizza a Mosca. L’ultimo il 25 aprile scorso, con la partecipazione di Russia, Turchia, Siria e Iran.
Negli Emirati Arabi Uniti il paradiso dei nababbi russi
Tra Russia ed Emirati Arabi Uniti i legami sono da tempo particolarmente profondi e complessi. I suoi frutti balzano all'occhio anche di un semplice turista a Dubai. Non stupisce quindi l'attuale posizionamento degli emiri, distanti dagli Usa, rispetto alla guerra in Ucraina.
Siria e Libano, sanzioni Usa ai trafficanti di Captagon
Il governo degli Stati Uniti ha annunciato, il 28 marzo scorso, di aver adottato sanzioni economiche contro sette persone accusate di traffico internazionale di stupefacenti. Tre i libanesi, quattro i siriani, vicini al presidente Bashar al-Assad.
I possibili esiti dell’intesa tra Teheran e Riyadh
L’accordo tra Iran e Arabia Saudita, che ha portato alla ripresa delle relazioni diplomatiche tra due Paesi grazie ai buoni uffici della Cina, forse non è stato apprezzato nella sua reale portata. Ecco chi potrebbe trarne beneficio...
Israele e Palestina alla deriva?
Vari elementi, negli ultimi tempi, alimentano l'impressione di una deriva di Israele, perfettamente parallela a quella della dirigenza palestinese. Il travaglio di due popoli incapaci di trovare una rotta sicura.
Turchia e Siria, la diplomazia degli aiuti
Il terrificante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria ha prodotto una serie di scosse di assestamento anche in politica. Recep Tayyep Erdogan difficilmente avrebbe immaginato che a muoversi tra i primi per portare aiuto sarebbero state l’Armenia e la Grecia, due Paesi che con la Turchia hanno relazioni a dir poco travagliate.
Corruzione, il Medio Oriente è messo male
Lo dice il rapporto di Transparency International sulla corruzione nel mondo nel 2022: il Medio Oriente non brilla. Peggiora la situazione in Oman, migliora in Israele. La guerra non aiuta Siria e Yemen a far meglio.
Tra odio e libertà d’espressione, negli Usa i nuovi media alla sbarra
La famiglia di una delle vittime del terrorismo jihadista a Parigi nel 2015, ha fatto causa negli Usa al canale YouTube, per non aver arginato i video d'odio dei terroristi, facilitando così il reclutamento di nuovi adepti. Il caso è giunto alla Corte Suprema. Il dibattito sul tema è cruciale per le democrazie occidentali.
Le nazioni islamiche davanti al grattacapo talebano
Si definisce «la voce collettiva del mondo islamico» e ha un certo peso. L’Organizzazione per la cooperazione islamica (57 Stati membri) prende le distanze dai talebani quando decidono di tagliar fuori le donne afghane dalle università e dal lavoro nelle ong straniere.
Israele-Turchia, tornano i diplomatici
Un nuovo, piccolo, segnale distensivo merita di essere registrato: il ritorno dell'ambasciatore di Israele in Turchia, dopo anni di assenza e nervi tesi tra i due Paesi. Le manovre di riavvicinamento sono iniziate mesi fa.
Abu Dhabi tra Mosca e Kiev
La guerra russo-ucraina consente a diversi Paesi mediorientali di riposizionarsi sullo scenario internazionale. Tra i più attrezzati e agili ci sono certamente gli Emirati Arabi Uniti che si destreggiano abilmente.
Occidente e Qatar, grandi affari o diritti umani?
A noi occidentali piace molto parlare di diritti umani, ma a fasi alterne. Ne abbiamo scritto decine di volte: propagandare valori e ideali solo quando fa comodo, e procura vantaggi, alimenta non poche sofferenze ai popoli.