Babylon
Babilonia è stata allo stesso tempo una delle più grandi capitali dell’antichità e, con le mura che ispirarono il racconto biblico della Torre di Babele, anche il simbolo del caos e del declino. Una straordinaria metafora del Medio Oriente di ieri e di oggi, in perenne oscillazione tra grandezza e caos, tra civiltà e barbarie, tra sviluppo e declino. Proveremo, qui, a raccontare questa complessità e a trovare, nel mare degli eventi, qualche traccia di ordine e continuità.
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Fulvio Scaglione, nato nel 1957, giornalista professionista dal 1981, è stato dal 2000 al 2016 vice direttore di Famiglia Cristiana. Già corrispondente da Mosca, si è occupato in particolare della Russia post-sovietica e del Medio Oriente. Ha scritto i seguenti libri: Bye Bye Baghdad (Fratelli Frilli Editori, 2003), La Russia è tornata (Boroli Editore, 2005), I cristiani e il Medio Oriente (Edizioni San Paolo, 2008), Il patto con il diavolo (Rizzoli, 2016). Prova a raccontare la politica estera anche in un blog personale: www.fulvioscaglione.com
In Israele tregua con Hezbollah e censure al premier
Il 26 novembre 2024 porta con sé l'accordo per la tregua tra Israele e Hezbollah ma anche, sul versante di Gaza, la pubblicazione del rapporto di una commissione della società civile israeliana sulle responsabilità del governo riguardo agli eccidi del 7 ottobre 2024. Aspre critiche al premier Benjamin Netanyahu.
In Turchia rimane all’orizzonte una legge sugli agenti stranieri
Come nel 2023, anche quest'anno il governo di Ankara ha provato ad introdurre nuove norme contro gli agenti stranieri, ma poi si è fermato, almeno per ora. Leggi simili vigono già in altre parti del mondo e si prestano a possibili abusi contro chi esprime dissenso.
Satolla e timorosa, l’Europa resta alla finestra
Com’è possibile che la vecchia e civile Europa accetti quanto sta avvenendo in Medio Oriente senza, di fatto, battere ciglio? Le dimensioni dei massacri che si succedono da un anno ormai prescindono dai torti e dalle ragioni. Sono un punto interrogativo sulla nostra umanità.
Sul Medio Oriente attenti a non perdere il senno
Di questi tempi sembra ormai ovvio pensare che al terrorismo che ammazza i civili si può rispondere solo con un terrore in scala molto più grande. A furia di cavillare, spiegare e giustificare, il Medio Oriente è sull’orlo di una guerra devastante per tutti, noi inclusi.
Israele e gli Usa, chi è al timone?
Tra i fattori che vengono considerati nella nuova fase del conflitto mediorientale, imboccata con l'offensiva israeliana sul Libano, c’è ovviamente la posizione degli Stati Uniti. A Washington l'amministrazione Biden passa sopra molte cose. La denuncia di una testata giornalistica americana.
Si rimescolano le carte sullo scacchiere del Caucaso
Il grande rimescolamento politico innescato dalla guerra in Ucraina ha avuto, tra gli altri, l’effetto di risucchiare verso Nord due potenze regionali: la Turchia e l’Iran. Il che comporta nuovi equilibri nella regione caucasica.
Tra Erdogan e Assad, la Russia fatica a mediare
I tentativi del Cremlino di contare diplomaticamente in Medio Oriente possono aprire nuovi scenari, anche se faticano a dare risultati. Grazie ai rapporti che Mosca mantiene con Turchia e Siria (ma anche i grandi antagonisti Israele e Iran).
Qatar e Stati Uniti, non tutto fila liscio
I parlamentari di Washington, in un emendamento recentemente introdotto alle norme che finanziano la Difesa, prendono di mira il governo del Qatar, che sarebbe poco deciso nel mettere all'angolo la dirigenza di Hamas...
Morti a Gaza, la Camera Usa censura i dati di Hamas
Quanti sono i morti palestinesi del conflitto in corso nella Striscia di Gaza? Non potendo contare su fonti indipendenti, tutto il mondo prende per buoni i dati forniti dal ministero della Salute locale. Ora i deputati statunitensi vietano al Dipartimento di Stato di citarli perché sarebbero frutto della propaganda di Hamas. Ma allora chi sa dirci quante sono le vittime?
Israele tra democrazia e repressione
Quel che va accadendo nella Striscia di Gaza (ma anche in varie località della Cisgiordania) evidenzia ancora una volta la mano pesante di Israele nei confronti dei palestinesi. Le legittime aspirazioni del popolo palestinese, tuttavia, non fanno strada con violenza e terrorismo.
Con quali occhi su Rafah?
L’immagine di una gigantesca tendopoli nel deserto, con lo slogan All eyes on Rafah, è diventata virale in poche ore sui social media, specialmente in quelli più utilizzati dai giovani. Anche se non cambierà le cose sul terreno, il fenomeno merita qualche riflessione.
Medio Oriente, quando il calcio si schiera
Il mondo del calcio non è avulso dalla politica e dalle più rilevanti istanze sociali e nazionali. Un paio di esempi dalle cronache recenti riguardano le Federazioni calcistiche di Palestina e Iran.