Attualità
Dal Carmelo: «I grandi della terra ascoltino la voce di Dio»
Dal Haifa ci giunge la testimonianza delle suore del Monte Carmelo. E l'invito ad unirsi a loro nella preghiera alla Vergine, Regina della Pace.
Terra Santa e Libano: emergenza profughi
Da Caritas Internationalis e da Caritas Italiana un appello per il cessate-il-fuoco e per soccorrere le migliaia di profughi che stanno lasciando il Libano, dove proseguono i raid israeliani. Nella Striascia di Gaza la situazione sociale è al limite della sopravvivenza: da Caritas Gerusalemme la richiesta di beni di prima necessità e contributi per garantire il funzionamento di una clinica mobile.
Diario libanese. «La nostra vita sotto le bombe»
Proseguono gli attacchi israeliani su Beirut. Dalla capitale libanese ci giunge la testimonianza di un frate francescano che descrive il dramma che nuovamente si trova a vivere il Paese.
Benedetto XVI: «Terrorismo e rappresaglie sono ingiustificabili»
Dopo l'intervento del cardinale Sodano alla Radio Vaticana, anche Bendetto XVI da Les Combes (Aosta), dove si trova in vacanza, ha fatto sentire la sua voce sulla gravissima crisi tra Israele e Libano. L'invito alle comunità cristiane perché invochino la pace e la riconciliazione.
Sodano: «La Santa Sede deplora l’attacco al Libano»
Scontro aperto in Medio Oriente. Continuano i bombardamenti israeliani contro il Libano e, in particolare, contro l'aeroporto. Una dichiarazione del segretario di Stato vaticano cardinale Angelo Sodano
Gaza, allarme Onu: si rischia la catastrofe umanitaria
Le Agenzie umanitarie delle Nazioni Unite che lavorano nei Territori palestinesi sono preoccupate per l'evoluzione della situazione sociale, che a Gaza va sempre più deteriorandosi. Si fa via via più difficile l'accesso ai beni primari, come cibo e acqua. Peggiorano le condizioni sanitarie.
Ne abbiamo parlato con Filippo Grandi, vice commissario generale dell'Unrwa, l'organismo Onu che si occupa dei circa 4,2 milioni di palestinesi registrati come profughi (960 mila dei quali a Gaza).
Israele. L’Unesco vaglia nuovi siti da considerare Patrimonio dell’Umanità
Attualmente sono sei le località o i monumenti in territorio israeliano considerati dall'Unesco «patrimonio mondiale dell'umanità». Ma il loro numero potrebbe tra breve crescere ancora, per abbracciare siti forse meno noti al grande pubblico, ma non per questo privi di interesse. Vi elenchiamo quali.
Il patriarca copto: «Temo per l’anima di Maximos I»
Shenuda III, patriarca della Chiesa apostolica di Alessandria, da poco rientrato in Egitto dopo un soggiorno per cure in Europa, ha incontrato i giornalisti e non si è sottratto alle domande sul tentativo di scisma in atto tra i copti ortodossi. Dell'autoproclamatosi suo antagonista dice: «Non serve scomunicarlo. Si è già posto da solo fuori dalla comunione con noi». A 83 anni, il patriarca soffre di gravi problemi di salute e la sua Chiesa prepara la successione.
È quasi scisma nella Chiesa copta
In Egitto i copti ortodossi sono turbati dal tentativo di scisma messo in atto negli ultimi giorni da Max Michel, un fedele dissidente che è arrivato a farsi ordinare prete, vescovo e infine patriarca, con il nome di Maximos I. Praticamente un antipapa che si oppone al legittimo patriarca copto Shenuda III in nome di una Chiesa più aperta al confronto con la modernità.
Una nuova comunità di frati presso il Memoriale di Mosè
Presso il santuario del Memoriale di Mosè, proprietà della Custodia di Terra Santa sul Monte Nebo (in Giordania), vi sarà da oggi in poi una piccola comunità di frati di diverse nazionalità. Oltre che importante sito archeologico, il complesso continuerà ad essere un centro dove accogliere i pellegrini ma anche una struttura per la preghiera e il ritiro spirituale, a servizio soprattutto delle comunità cristiane locali.
Gli archeologi nell’Eden
L'archeologia biblica ha recentemente scoperto, in Turchia, delle vestigia che avrebbero fatto da sfondo al racconto biblico della Genesi. In particolare i resti di un nucleo sociale in grado, in pieno neolitico (9000 a. C.), di dar vita a una religiosità viva. Cacciatori seminomadi eressero santuari di notevoli dimensioni dedicati a varie forme divine, in particolare a un dio-serpente.
Il gran mufti di Damasco: no all’uso politico della religione
Si è concluso ieri a Mosca il vertice interreligioso promosso dal patriarcato ortodosso russo. Vi hanno preso parte 200 leader religiosi di vari Paesi. Tra gli altri anche il gran mufti di Siria, Ahmad Badr al-Din Hassoun, che ha ribadito la necessità che i leader religiosi del Medio Oriente favoriscano la pace e la giustizia impedendo la strumentalizzazione della religione per fini politici.