Attualità
Jaeger: «Governi e società civile per la pace in Terra Santa!»
Venerdì 24 novembre, ad Asti, un folto pubblico ha ascoltato la conversazione del francescano padre David-Maria A. Jaeger sulla situazione sociale e politica nella terra di Gesù. Ideato e patrocinato dalla locale sezione dell'Unione cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid), e alla presenza del vescovo mons. Francesco Ravinale, l'appuntamento è servito a sottolineare le questioni cruciali che riguardano la Terra Santa.
Turchia, il Papa viene per rafforzare il cammino ecumenico
Benedetto XVI è in Turchia, per una visita da molti attesa, da taluni osteggiata. Per i media è «un viaggio blindato» su cui sono già corsi fiumi d'inchiostro. I più si soffermano sulle tensioni di questi tempi tra Occidente e islam o rammentano le posizioni scettiche sull'ingresso della Turchia nell'Unione Europea espresse in passato dal cardinale Ratzinger. Ma la ragione principale della visita del Papa è un'altra, ci rammenta il frate minore autore di queste riflessioni: il successore di Pietro ha lasciato Roma per recarsi dal patriarca di Costantinopoli a confermare la volontà della Chiesa cattolica di rafforzare i legami di comunione con le Chiese d'Oriente, sulla via maestra del reciproco amore.
Israele, l’Indice della pace tende al brutto
Rilevato mensilmente da alcuni esperti dell'Università di Tel Aviv, l'Indice misura gli umori della popolazione israeliana su temi come guerra e pace. Secondo i sondaggi più recenti neppure un israeliano su cinque ritiene che un giorno Israele raggiungerà la pace con le nazioni arabe del Medio Oriente. Per gran parte degli intervistati la bestia nera rimane la Siria, nonostante il volto minaccioso dell'Iran di Ahmadinejad.
Profilo. Mohammed Shubeir, un primo ministro fermo ai blocchi
È pronto a scattare come un atleta in pista. Ma lo starter non dà il via e potrebbe persino cambiare idea. Anche perché gli starter sono due: Ismail Haniyeh e Abu Mazen, che negoziano per conto di Hamas e di Al Fatah la formazione di un governo palestinese di unità nazionale. Il nome di Mohammed Shubeir è uscito settimane fa ed è stato accettato dalle parti come futuro primo ministro. Ma per ora il nuovo governo non vuole saperne di nascere. Nel frattempo facciamo conoscenza con il «tecnico» che dovrebbe traghettare i palestinesi fuori dalla crisi nera degli ultimi mesi.
Libano/Israele, artisti contro la guerra
Non amano la guerra e lo gridano a tutti con la loro arte, in Israele come in Libano, i fronti oggi più caldi dell'interminabile conflitto mediorientale. Un «no» che riecheggia sui muri delle gallerie di Beirut o nelle pagine web di siti made in Israel.
Santiago, Roma, Gerusalemme: santità in circolo
Le tre città che da secoli sono mete di pellegrinaggio hanno una nuova ambizione: mettere in comune le loro esperienze e proporsi sul mercato mondiale del turismo con un unico circuito. Muove i primi passi il Progetto Città Sante, voluto dalle tre municipalità per meglio valorizzare il loro patrimonio religioso e culturale. Le porte sono aperte e un'altra città europea occhieggia con interesse all'iniziativa.
Terra Santa: Commissari a congresso
Si è aperto il 19 novembre, a Gerusalemme, il congresso internazionale dei Commissari di Terra Santa. I partecipanti sono un'ottantina da varie parti del mondo. L'intento del convegno, che si chiuderà il giorno 25, è di rilanciare e coordinare meglio l'azione dei Commissari nei Paesi del Globo in cui operano. Un'occasione speciale per guardare al futuro e alle sfide che attendono la Custodia di Terra Santa negli anni a venire, alla luce di un passato lungo otto secoli e delle responsabilità affidate dalla Santa Sede ai Frati minori di questa regione.
Il Papa in Turchia: visita di Stato, visita pastorale
Tra pochi giorni Benedetto XVI si recherà in Turchia per una visita molto attesa che fa seguito all'invito rivoltogli dal patriarca ecumenico Bartolomeo I e dal governo turco.
Il viaggio inizierà il 28 novembre, con l'omaggio al mausoleo di Ataturk, il padre della Patria. Il Papa incontrerà poi il presidente della Repubblica e le altre autorità civili, escluso il primo ministro che sarà all'estero per impegni internazionali.
Tra i momenti più significativi la tappa ad Efeso, dove si venera la casa i cui la madre di Gesù avrebbe abitato con l'apostolo Giovanni, e l'incontro con il patriarca ecumenico e altre autorità religiose cristiane, ebraiche e musulmane.
Ultimo in ordine di tempo, l'abbraccio alla piccola comunità cattolica turca.
Siria, internauti ribelli e nuovi spazi di democrazia
In Siria la censura non è timida. Basta un'occhiata ai giornali per rendersene conto: domina l'informazione di regime e non è ammessa alcuna critica. Ma qualcosa sta cambiando. Spuntano voci dissonanti, soprattutto tra i giovani. Va da sé: uno dei canali privilegiati è Internet, dove si pubblicano le verità non autorizzate e non raccontate dalla stampa ufficiale. Gli apparati di sicurezza vigilano e provano a stroncare. Con alterne fortune.
Una Terra Santa senza Cristo e cristiani
Educare e informare le giovani generazioni è un compito delicato e prezioso che va svolto con attenzione. Se lo è scordato l'Amministrazione comunale di Torino nel pubblicare, recentemente, un sussidio rivolto a insegnanti e studenti, per aiutarli a conoscere meglio il conflitto mediorientale e la difficile coabitazione di israeliani e palestinesi. Ebbene, quell'opuscolo racconta la storia con fragorose omissioni. Non si accenna all'esistenza, intorno all'anno 0, di un certo Gesù di Nazareth, né tanto meno si registra l'attuale presenza in quelle terre di un piccolo popolo di suoi seguaci. Svarioni o censure?
A Barco di Orzinuovi (Brescia) nasce Selichot
In un piccolo borgo della provincia bresciana nasce un'associazione culturale che si prefigge di approfondire e diffondere le conoscenze sulla cultura e religiosità ebraica. Si chiama Selichot come un testo di spiritualità giudaica che proprio in queste terre venne stampato cinque secoli orsono da un tipografo ebreo del Rinascimento.
Jaeger: urgono mediazioni per la pace fra Israele e palestinesi
La matassa israelo-palestinese appare sempre più ingarbugliata.
L'ondata d'emozione seguita alla strage di Beit Hanoun, la mozione presentata (e respinta l'11 novembre per il veto Usa) al Consiglio di sicurezza dell'Onu per chiedere una commissione d'inchiesta internazionale sull'eccidio e le voci su un accordo a Ramallah tra Fatah e Hamas per un governo di unità nazionale, hanno richiamato l'attenzione dei media su Gaza e sulla situazione dei Territori, dopo un periodo di oblio.
Quale speranze concrete ci sono di una svolta positiva? Abbiamo chiesto a padre David Maria Jaeger, giurista e frate minore della Custodia di Terra Santa, di commentare gli sviluppi politici di questi ultimi giorni.