Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Attualità

Pasqua secondo Sabbah
Gerusalemme, 05/04/2007

Pasqua secondo Sabbah

«La Risurrezione di Cristo ci dona una forza nuova, che ci insegna e aiuta a perdonare e a ristabilire la giustizia». Lo scrive il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah nel suo messaggio per le feste pasquali di quest'anno. In una terra, come la Terra Santa, che è insieme luogo di risurrezione e di morte, osserva il patriarca, «ogni credente, di ogni religione, accetti le conseguenze della sua fede in Dio: che noi siamo tutti creature di Dio e opera della sue mani, e che credere in Dio vuol anche dire accogliere tutti i figli di Dio».

La giornata mondiale per la Terra Santa
Roma, 03/04/2007

La giornata mondiale per la Terra Santa

In tutte le Chiese del mondo si tiene tra pochi giorni, il 6 aprile, la Colletta del Venerdì Santo, nella Giornata dedicata, per espresso volere del Papa, al sostegno delle opere e delle Chiese di Terra Santa. La responsabilità di tutti i fedeli cattolici è stata ribadita anche dal messaggio che il cardinal Moussa Daoud, prefetto della Congregazione delle Chiese orientali, ha inviato ai vescovi nelle scorse settimane. Ma quando a quando risale una simile iniziativa? Ce lo spiega una nota storica di padre François Akl, funzionario del dicastero vaticano per i cattolici orientali.

Snobbato il referendum di Mubarak. Ma le riforme passano
Milano, 27/03/2007

Snobbato il referendum di Mubarak. Ma le riforme passano

Bassa affluenza, in Egitto, al referendum di ieri, lunedì 26 marzo, sulle controverse modifiche costituzionali approvate dal Parlamento solo una settimana prima. Secondo il ministero della Giustizia è andato alle urne il 27 per cento degli aventi diritto, ma la consultazione è comunque regolare. La campagna governativa di mobilitazione ha fallito e le opposizioni, che avevano invitato a boicottare le urne, cantano vittoria.
Le riforme passano comunque perchè 8 votanti su 10 si sono pronunciati per il sì. Secondo alcuni le nuove norme sono come un funerale della democrazia, in nome della lotta al terrorismo.

Parolin (Santa Sede): il nuovo governo palestinese sia responsabile
Roma, 26/03/2007

Parolin (Santa Sede): il nuovo governo palestinese sia responsabile

La Santa Sede incoraggia l'esecutivo palestinese di unità nazionale ad assumersi le responsabilità che gli competono verso il suo popolo e la comunità internazionale. Lo dice mons. Pietro Parolin, funzionario della Segreteria di Stato vaticana e sottosegretario per i rapporti con gli Stati. Ma non basta. Tutte le parti in causa devono diventare capaci «di sentire sulla propria pelle il dolore e la sofferenza dell'altro così da interrompere la catena dell'odio, della vendetta e della ritorsione», come ammonisce il Papa.

Dalla Fao un appello dei leader religiosi: «Diamo pace a Gerusalemme»
Roma, 23/03/2007

Dalla Fao un appello dei leader religiosi: «Diamo pace a Gerusalemme»

Presso la sede della Fao a Roma si è svolta una due giorni a cui hanno preso parte leader religiosi ebrei, cristiani e musulmani, convenuti per confrontarsi, ancora una volta, sul tema della pace tra Israele, palestinesi e nazioni arabe. Hanno preso la parola, tra gli altri, il rabbino Chaim Cohen, lo sceicco al Tamini e fra Marco Malagola, della Custodia di Terra Santa, oltre al sociologo Bernard Sabella, in rappresentanza del patriarcato latino di Gerusalemme.

Israele e gli ebrei etiopi che abbracciarono il cristianesimo
Milano, 22/03/2007

Israele e gli ebrei etiopi che abbracciarono il cristianesimo

La tradizione vuole che siano i discendenti di re Salomone e della regina di Saba. Per i rabbini le loro radici affondano nella tribù di Dan. Sono gli ebrei etiopi, coloro che la lingua amarica definisce stranieri (falasha), per l'invincibile resistenza a lasciarsi assimilare. Gran parte di loro ha lasciato il Corno d'Africa e si è stabilita in Israele, grazie all'iniziativa del governo israeliano. In Etiopia è rimasto il gruppo dei falasha mura, guardato con sospetto dagli ebrei ortodossi perché in passato si convertì al cristianesimo. Ora anche per i mura sembra aprirsi la strada verso la Terra promessa.

I lavoratori filippini in Israele. Una risorsa per la Chiesa
Gerusalemme, 19/03/2007

I lavoratori filippini in Israele. Una risorsa per la Chiesa

In quel mosaico che è il cristianesimo in Terra Santa non c'è solo la pluralità di riti liturgici e sensibilità delle tredici Chiese che lo compongono. C'è anche un'ampia gamma di sfumature nei colori della pelle dei cristiani. Tra i religiosi e gli ecclesiastici che trascorrono alcuni anni o tutta la vita in Terra Santa vi sono rappresentanti di tutti i continenti. Ma anche tra i laici questo è vero. Perché ai cristiani arabi ed ebrei (un piccolo manipolo) s'affiancano i fedeli che hanno scelto Israele come terra di emigrazione per ragioni di lavoro. Tra costoro sono numerosi i filippini. Abbiamo compiuto un breve viaggio nella loro comunità e vi raccontiamo le loro storie.

Martini: «Viviamo la gioia anche in questi tempi difficili»
Betlemme, 16/03/2007

Martini: «Viviamo la gioia anche in questi tempi difficili»

Quella del cardinale Carlo Maria Martini a Gerusalemme è una presenza discreta e defilata dalla vita pubblica, dedita soprattutto alla predicazione di esercizi spirituali, allo studio e al raccoglimento (non è raro vederlo in preghiera nella basilica del Santo Sepolcro). La sera del 15 marzo a Betlemme, Martini ha incontrato i 1.300 pellegrini milanesi venuti in Terra Santa con l'arcivescovo card. Dionigi Tettamanzi. Parlando a loro nel corso della Messa, il cardinale gesuita ha espresso serena gratitudine per la sua vita e invitato tutti a coltivare il bene in mezzo al male.

Migdal, minacciata la città della Maddalena
Cafarnao, 15/03/2007

Migdal, minacciata la città della Maddalena

Un moderno centro commerciale, come tanti altri nel mondo, potrebbe un giorno sorgere sui campi che, lungo le rive del Lago di Tiberiade, custodiscono le rovine dell'antica Migdal, la città di Maria Maddalena. Lo denuncia, con preoccupazione, l'archeologo francescano Stefano De Luca. L'area è di enorme interesse archeologico anche per l'ebraismo e si spera che, prima che accada l'irreparabile, la ragione prevalga e i progetti di sviluppo turistico del lago possano essere riconsiderati e corretti. Eccovi alcuni stralci di un'intervista a padre De Luca pubblicata integralmente sul numero di marzo-aprile della rivista Terrasanta.

Genova, 15/03/2007

I colori di Lele

Si chiude domenica 18 marzo, a Genova, la mostra dedicata al maestro Emanuele Luzzati, scomparso il 26 gennaio scorso nel capoluogo ligure. Ancora per pochi giorni il Museo Luzzati di Porta Siberia offre ai visitatori l'opportunità di apprezzare la grande carica artistica e la finezza del pittore, illustratore e scenografo, oltre che il costante riferimento alle sue radici ebraiche.

Accordi della Mecca, istruzioni per l’uso
Milano, 13/03/2007

Accordi della Mecca, istruzioni per l’uso

Passano i giorni e le settimane e l'accordo concluso alla Mecca lo scorso 7 febbraio tra le fazioni palestinesi di Fatah e Hamas denuncia tutte le sue debolezze. Benché abbia avuto l'indubbio merito di mettere a tacere le armi nella Striscia di Gaza, non ha potuto portare alla rapida formazione di un nuovo governo perché le parti non s'accordano ancora sui nomi dei ministri. È una nuova opportunità per il rilancio del processo di pace in Medio Oriente - osserva l'International Crisis Group - ma un'opportunità densa di incognite. Avvertenze per non lasciarsi scappare anche questa occasione.

Giocarsi la pace
Milano, 12/03/2007

Giocarsi la pace

Ci sono tanti modi per educare alla pace e alcuni impiegano nuovi linguaggi. È il caso di Peacemaker, un videogame per ragazzi ambientato in Medio Oriente. In questo gioco informatico, scaricabile da Internet, non vince chi colpisce più avversari, ma chi risolve il conflitto tra israeliani e palestinesi. I giocatori devono cimentarsi sia nel ruolo di primo ministro israeliano sia di presidente dell'Autorità nazionale palestinese per cercare di comprendere entrambi i punti di vista. Anche quando non vincono, i gocatori di Peacemaker comprendono che è la pace il vero obbiettivo da perseguire.

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Dalle antiche origini ebraiche a oggi