Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Attualità

Documenti. Lettera dei vescovi cattolici di Turchia su san Paolo
Milano, 05/05/2008

Documenti. Lettera dei vescovi cattolici di Turchia su san Paolo

Si intitola Paolo, testimone ed apostolo dell'identitá cristiana e reca la data del 25 gennaio (2008), giorno in cui la Chiesa cattolica ricorda la conversione dell'Apostolo delle genti. È la lettera pastorale che i vescovi cattolici di Turchia hanno voluto indirizzare ai loro fedeli in occasione dell'Anno paolino indetto da Papa Benedetto XVI dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009. Si tratta di un testo sintetico che dipinge il profilo teologico di san Paolo e il valore della sua predicazione sia per gli uomini e le donne che egli incontrò nei suoi viaggi apostolici - svoltisi in gran parte nel territorio dell'odierna Turchia - sia per i cristiani di oggi. A titolo di documentazione vi proponiamo la lettera nella sua versione integrale.

Un nuovo ambulatorio nel villaggio siriano di Qnayeh
Damasco, 30/04/2008

Un nuovo ambulatorio nel villaggio siriano di Qnayeh

Un piccolo ma importante gesto di solidarietà e generosità tutta italiana ci porta in Siria sul confine settentrionale con la Turchia. Tra i villaggi popolati in gran parte da musulmani sunniti, sciiti, drusi e alawiti, ci sono anche due villaggi abitati da cristiani, Qnayeh e Yaqubyeh, serviti dai francescani della Custodia di Terra Santa, che vi giunsero per la prima volta, da Aleppo, nel 1878. Proprio a Qnayeh da molti decenni funziona un piccolo ambulatorio dove una suora francescana riceve i pazienti che giungono in cerca d'aiuto da tutti i villaggi della regione. Oggi la struttura è stata del tutto rinnovata, grazie ai finanziamenti della diocesi di Ragusa e di altri amici italiani.

Betlemme-Gerusalemme. Di nuovo in corsa per la pace
Roma, 28/04/2008

Betlemme-Gerusalemme. Di nuovo in corsa per la pace

Il miracolo della corsa di pace che unisce Betlemme a Gerusalemme superando l'ostacolo del Muro che frattura la Terra Santa si è ripetuto anche quest'anno. Sono stati 400 gli atleti che il 18 aprile scorso hanno partecipato alla quinta edizione della Maratona della pace Giovanni Paolo II, una corsa non competitiva di 10 chilometri organizzata dal Centro sportivo italiano e dall'Opera romana pellegrinaggi che ha messo insieme, nel segno dello sport e della pace, podisti di dieci diverse nazionalità: italiani, israeliani, palestinesi, rumeni, salvadoregni, ecuadoriani, angolani, ivoriani, francesi e persino una giovane giapponese.

L’arabo si impara in vacanza
Milano, 27/04/2008

L’arabo si impara in vacanza

Le vacanze studio dell'estate 2008 fanno rotta verso il Medio Oriente. Non ci sono più solo Stati Uniti e Paesi europei tra le mete offerte a chi vuole imparare una lingua straniera durante le ferie. Nei cataloghi di alcune grandi agenzie italiane e straniere di turismo scolastico, per giovani o adulti, fanno il loro ingresso anche proposte che portano a studiare la lingua in Egitto, Marocco, Turchia, Siria e Giordania. Segno di un crescente interesse degli italiani verso la cultura araba, sempre più diffusa in Europa grazie ai flussi migratori.

Lavori in corso al Muro del Pianto
Gerusalemme, 25/04/2008

Lavori in corso al Muro del Pianto

Restauro al via nei prossimi giorni per il Muro Occidentale di Gerusalemme, Ha-Kotel ha-maaravi, noto come il Muro del Pianto ai non ebrei. Mostrano infatti segni di usura alcuni tratti della parete occidentale di quel che rimane dell'antico Tempio di Salomone, ampliato da Erode intorno al 37 a.C. e distrutto dai Romani nel 70 d.C. Subito dopo le vacanze di Pesach inizieranno i lavori per proteggere da eventuali crolli i fedeli e i turisti che ogni giorno si recano dinanzi alle antichissime pietre. A dare segni di cedimento non sono le pietre millenarie che risalgono alla costruzione originaria del Tempio, bensì quelle pietre aggiunte meno di un secolo fa durante i restauri effettuati sotto il Mandato Britannico.

Milano, 24/04/2008

Crisi delle case in Iran

I progetti nucleari, l'opposizione all'esistenza dello Stato di Israele, lo scontro con le potenze occidentali che insistono per incrementare la produzione di greggio contro il caro-petrolio. L'Iran non ha solo queste spinose questioni all'ordine del giorno. Ci sono altri problemi, interni alla repubblica islamica, che procurano notti insonni al presidente Ahmadinejad. Le politiche economiche e finanziarie adottate negli ultimi anni hanno avuto pesanti conseguenze, soprattutto per gli alti livelli di inflazione ormai cronici. I dati ufficiali parlano di un tasso attorno al 16 per cento nel 2007, anche se quello percepito è ben più alto.

Milano, 23/04/2008

Rania di Giordania rilancia la scuola

Edifici decrepiti, fili elettrici che sporgono e studenti costretti a condividere lo stesso banco. L'ultima sfida della regina Rania di Giordania si combatte nelle scuole del regno ed è rivolta alle aziende private giordane. Con il loro aiuto prenderà vita il progetto Madrasi («La mia scuola») in cui l'intera società è chiamata a partecipare per migliorare il settore dell'istruzione. Solo così le scuole che versano in cattive condizioni potranno essere riparate.

Drammatica testimonianza dalla Striscia di Gaza
Gaza City, 22/04/2008

Drammatica testimonianza dalla Striscia di Gaza

«Siamo alla vigilia dell'assedio cruciale, dell'assedio più crudele, quello che seguirà all'esplosione della popolazione di Gaza e del massacro più brutale dell'esercito israeliano». Padre Manuel Musallam, unico sacerdote cattolico di Gaza City, non trova più le parole per scorgere una luce in fondo al tunnel: «Siamo in una situazione di disperazione: non c'è più benzina, non abbiamo viveri, la corrente è a giorni alterni, più di un milione di persone sono senza lavoro. Quei pochi che hanno un lavoro statale, insegnanti e poliziotti, non riescono a raggiungere i posti di lavoro; gli ospedali sono al collasso e le ambulanze non escono più: ci sono feriti che muoiono dissanguati perché nessuno è in grado di portarli in ospedale, ogni settimana troviamo cadaveri per strada».

Milano, 21/04/2008

Siria. La povertà alimenta il traffico d’organi umani

La disperazione dettata dalla povertà sta spingendo molti siriani a gesti estremi. La prospettiva di mettere la propria vita nelle mani dei trafficanti d'organi deve apparire a chi non ha di che sfamare la propria famiglia qualcosa di accettabile, pur con tutti i rischi che ciò comporta. In Siria la legge proibisce di vendere i propri organi. Ma niente vieta, in linea di principio, di passare le frontiere e sottoporsi all'espianto all'estero.

La via stretta del divorzio per i copti
Il Cairo, 21/04/2008

La via stretta del divorzio per i copti

Negli ultimi anni le indicazioni pastorali della Chiesa copta in materia di divorzio si sono fatte più stringenti che in passato e i fedeli le accolgono con disagio. Taluni, guardando alle più blande norme islamiche che regolano la vita della maggioranza degli egiziani, arriva a parlare di violazione dei diritti umani. Lo registra Al-Ahram uno dei più diffusi organi di informazione del Cairo. Il patriarca copto, papa Shenuda III, ha ridotto a due soltanto i casi in cui la sua Chiesa riconosce la separazione dei coniugi come legittima.

Immigrazione ebraica. Israele, andata e ritorno
Milano, 16/04/2008

Immigrazione ebraica. Israele, andata e ritorno

La Jewish Agency for Israel, agenzia che agevola il flusso di immigrazione ebraica dalla diaspora verso Israele, rileva che tra gennaio e marzo 2008 «solo» 1.207 persone hanno deciso eleggere lo Stato ebraico come propria patria adottiva. Il 12 per cento in meno dell'anno precedente. Solo gli immigrati ebrei dalla Bielorussia sarebbero in aumento (+ 30 per cento). Il resto dei Paesi dell'ex-Blocco sovietico segna un saldo negativo.
Così varie istituzioni israeliane si interrogano su come incentivare gli arrivi e fronteggiare la delusione di chi, messo piede nella terra dei suoi padri, poi ritorna sui suoi passi.

Israele. Vita grama per i braccianti thailandesi
Milano, 11/04/2008

Israele. Vita grama per i braccianti thailandesi

Non hanno vita facile i quasi 200 mila lavoratori stranieri che l'economia israeliana ha attirato da varie parti del mondo per rimpiazzare la manodopera palestinese estromessa in occasione della prima intifada. Anche quando si tratta di immigrati con regolare permesso, subiscono spesso soprusi non adeguatamente perseguiti dai poteri dello Stato preposti ai controlli. Consideriamo il caso dei thailandesi, che in Israele vengono impiegati nel comparto agricolo. Secondo l'analisi di Kav LaOved, una delle organizzazioni israeliane per la difesa dei diritti dei lavoratori meno tutelati, questo gruppo nazionale è particolarmente svantaggiato per una serie di ragioni.

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