Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Attualità

Libero accesso, virtuale, all’antico<i> Codex Sinaiticus</i>
Milano, 09/07/2009

Libero accesso, virtuale, all’antico Codex Sinaiticus

Finalmente ricomposto, anche se solo sul web, dopo un secolo di diaspora, uno dei più antichi codici esistenti dell'Antico e Nuovo Testamento: il Codex Sinaiticus, libro conservato per secoli presso il monastero ortodosso di Santa Caterina sul Monte Sinai, ma diviso in varie parti oltre un secolo e mezzo fa, con grave danno per il mondo degli studi. La notizia eccezionale della ricomposizione virtuale dell'antico manoscritto è stata celebrata con un convegno, il 6 e 7 luglio scorsi a Londra, presso la British Library.

Guerra di Gaza, gli interrogativi di sette ong israeliane
Roma, 06/07/2009

Guerra di Gaza, gli interrogativi di sette ong israeliane

Nei giorni scorsi sette organizzazioni per i diritti umani israeliane hanno presentato un loro rapporto all'organismo delle Nazioni Unite incaricato di indagare sulle presunte violazioni perpetrate durante il conflitto di Gaza all'inizio di quest'anno. Il rapporto è stato consegnato lunedì 29 giugno alla Commissione Goldstone che ha iniziato i suoi lavori in giugno, sotto la presidenza del giudice Richard Goldstone, un rispettato magistrato sudafricano, esperto di crimini di guerra e di origini ebraiche. Entro il prossimo settembre dovrebbero essere pubblicate le risultanze dell'inchiesta.

Il cardinal Walter Kasper chiude l’Anno Paolino in Terra Santa
Gerusalemme, 29/06/2009

Il cardinal Walter Kasper chiude l’Anno Paolino in Terra Santa

Quest'oggi, 29 giugno, giorno in cui la liturgia ricorda i santi Pietro e Paolo, si chiude l'Anno Paolino. Contemporaneamente, nei diversi luoghi che sono stati teatro della vicenda dell'Apostolo delle Genti, si svolgono le cerimonie di conclusione dell'anno che la Chiesa ha dedicato a san Paolo. Papa Benedetto XVI ha nominato sette cardinali come inviati speciali per presiedere alle celebrazioni. E così, a Gerusalemme è arrivato il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità del cristiani. Che questa mattina non ha mancato di fare i suoi auguri a otto Frati minori ordinati sacerdoti dal patriarca latino mons. Fouad Twal nel convento di San Salvatore.

B’tselem: nei Territori i soprusi israeliani continuano
Milano, 26/06/2009

B’tselem: nei Territori i soprusi israeliani continuano

Sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza, Israele non esita a far ricorso in maniera «endemica», nei confronti dei palestinesi, a «discriminazioni, impunità e manipolazioni delle questioni relative alla sicurezza». L'accusa è contenuta nell'ultimo rapporto annuale sui diritti umani di B'Tselem, il Centro di informazione israeliano per i diritti umani nei Territori occupati. Venti pagine divise in tre sezioni - responsabilità, sicurezza ed uguaglianza - ricche di dati e storie che delineano un contesto di abusi e prevaricazioni messe in atto da Israele e dalle sue forze di sicurezza ai danni di tre milioni di palestinesi.

I punti fermi di Bibi
Milano, 25/06/2009

I punti fermi di Bibi

Nei giorni scorsi il primo ministro israeliano Benjamin (Bibi) Netanyahu è tornato più volte sui contenuti del discorso da lui pronunciato il 14 giugno scorso all'università di Bar Ilan per delineare le direttrici della politica del suo governo riguardo ai rapporti con i palestinesi e i Paesi arabi del Medio Oriente. L'uomo politico ha ribadito che il regime iraniano degli ayatollah rimane al momento la sua preoccupazione principale, soprattutto se Teheran dovesse riuscire a dotarsi, nell'arco di breve tempo, di armi atomiche. Poi è tornato sull'importanza per Israele di veder riconosciuta anche da arabi e palestinesi la sua peculiarità di Stato ebraico. Alle sue porte, un giorno, potrà sorgere uno Stato palestinese solo se la comunità internazionale garantirà a Israele che non avrà armi in grado di minacciare la sua sicurezza.

Discorsi sul Medio Oriente. La parola ai palestinesi
Gerusalemme, 23/06/2009

Discorsi sul Medio Oriente. La parola ai palestinesi

La «diplomazia dei discorsi» si arricchisce di un nuovo episodio, dove i protagonisti sono gli unici che, pur chiamati in causa dal discorso del presidente Barack Obama al Cairo, non si erano ancora espressi in maniera compiuta. Dopo Obama e soprattutto dopo la prolusione del premier israeliano Benjamin Netanyahu al Centro studi Begin-Sadat, lo scorso 14 giugno, ieri è toccato a Salam Fayyad, primo ministro di una Palestina dimezzata, concentrata nella sola Cisgiordania. Anche lui ha parlato dalla sede di un'università, per rivendicare, tra l'altro, Gerusalemme come capitale del futuro Stato e chiedere il congelamento degli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi.

L’agenzia di stampa ufficiale palestinese ora parla anche ebraico
Gerusalemme, 19/06/2009

L’agenzia di stampa ufficiale palestinese ora parla anche ebraico

Wafa, l'agenzia di stampa ufficiale dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) ha da qualche giorno una versione online in lingua ebraica, per fornire ai lettori «un'informazione accurata e di prima mano dal territorio palestinese». È stata inaugurata all'indomani del discorso pronunciato il 14 giugno scorso dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in cui sono state poste le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese. Le pagine in ebraico di Wafa non saranno una semplice traduzione della versiona araba, bensì saranno incentrate su tematiche di interesse per i lettori israeliani.

Parsi: «L’Iran, un regime in crisi»
Milano, 17/06/2009

Parsi: «L’Iran, un regime in crisi»

«Dal 1979 l'Iran ha avuto una straordinaria influenza politica nell'area circostante. Ma ora l'impressione è che siamo arrivati al limite, che il regime degli ayatollah non abbia più le forze per esercitare un'egemonia. E il modo in cui sono andate le elezioni è un segno chiaro della crisi del sistema, chiunque vinca. L'Iran che ne esce sarà comunque più debole e privo della classe politica forte di cui avrebbe bisogno in questo momento». A sostenerlo è Vittorio Emanuele Parsi, esperto di politica internazionale, editorialista e professore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. A lui abbiamo chiesto qualche prospettiva a breve termine per il Medio Oriente.

Milano, 16/06/2009

Obama, arabo con la kefiah: a Gerusalemme la politica sui muri

La destra israeliana alza le barricate contro l'approccio di Barack Obama ai temi del Medio Oriente attraverso una campagna fatta di manifesti affissi in tutto il Paese. Sui poster è raffigurato il presidente americano che indossa la kefiah, il tradizionale copricapo palestinese, ai modi del leader dell'Olp, Arafat. E, vicino all'immagine, le scritte in inglese «Barack Hussein Obama, Anti-semita, odiatore degli ebrei». L'iniziativa, secondo il giornale israeliano Haaretz è di Hazit, il Fronte Nazionale ebraico, un partito di destra che conta pochi punti percentuali e una certa aggressività mediatica.

Milano, 15/06/2009

Dopo la visita di Obama, l’islam moderato va sul satellite

Nasce Azhari, un nuovo canale satellitare di islam moderato. La televisione, che fa riferimento ad alcuni studiosi musulmani provenienti dall'università Al-Azhar de il Cairo, è stata annunciata alcuni giorni fa, proprio durante la visita del presidente degli Stati Uniti Barak Obama in medio Oriente. Azhari dovrebbe iniziare le trasmissioni verso metà agosto, all'inizio del mese santo all'Islam di Ramadan, e avrà un palinsesto composto da programmi di intrattenimento ed educativi, compresi cartoni animati per bambini, soap-opera e programmi con la partecipazione telefonica del pubblico.

Il Viaggio: Rai Cinema punta sulla Terra Santa
Roma, 10/06/2009

Il Viaggio: Rai Cinema punta sulla Terra Santa

Rai Cinema presenta Il viaggio, un cofanetto di dvd contenenti quattro documentari incentrati su itinerari di fede. Due di questi sono dedicati a padre Michele Piccirillo ofm, archeologo della Custodia che ha contribuito a scoprire i luoghi santi della Terra del Signore. «Riunire insieme questi quattro film - ha scritto Franco Scaglia, direttore di Rai Cinema, nelle note di presentazione del progetto - ha il significato di fornire un contributo alla riflessione ispirata dalla tradizione cristiana, intesa non soltanto in senso religioso, ma anche laico, come ricerca perpetua di verità».

Milano, 08/06/2009

In Libano vince la coalizione filo-occidentale

La coalizione 14 marzo si aggiudica 70 dei 128 seggi che compongono il Parlamento del Libano. E il movimento degli Hezbollah viene relegato all'opposizione. Saad Hariri, il vincitore politico ha annunciato il risultato con toni concilianti: «Non ci sono né vincitori né vinti - ha detto -. Ha vinto la democrazia». Com'è giusto che fosse dopo un appuntamento cruciale per le sorti del Paese dei cedri. Ma è un fatto che il grande incubo (anche per spettatori interessati quali Stati Uniti e Israele), ovvero la vittoria dell'opposizione guidata da Hezbollah, non si sia tramutato in realtà.

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