Attualità
Un abbraccio intorno agli ebrei d’Europa
I recenti attentati antisemiti in varie città d'Europa hanno alimentato il clima di preoccupazione nelle comunità ebraiche del Vecchio continente. Non stupisce perciò che sia in crescita il numero di coloro che decidono di fare l'aliyah, cioè di emigrare in Israele. Non è un esodo di grandi proporzioni, perché i più scelgono di restare nella terra in cui sono nati.
Va prendendo forma una coalizione militare araba contro lo Stato Islamico
Gli Stati arabi scelgono, con sempre maggiore decisione, la cooperazione militare per opporsi al sedicente Stato Islamico. Nei giorni scorsi il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il re giordano Abdallah erano a Riyadh per discutere con il nuovo sovrano saudita il progetto di coordinamento tra gli eserciti di Egitto, Arabia Saudita, Emirati e Giordania.
Israele e le elezioni: dopo Bibi ancora Bibi?
Restano meno di due settimane agli elettori israeliani per decidere. È una scelta di rilievo la loro, perché il 17 marzo si eleggerà il nuovo Parlamento che esprimerà il prossimo governo. I sondaggi danno il Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu ancora in piccolo vantaggio sul principale contendente, l'Alleanza sionista di Tzipi Livni e Isaac Herzog.
Aleppo senza tregua, ma la vita non si ferma. Parla il vescovo Abou Khazen
Nonostante l’assedio, i bombardamenti, la mancanza sul mercato di ogni bene di consumo, e il terribile freddo che patisce da mesi, Aleppo desidera vivere con tutte le sue forze. La tregua temporanea, ventilata qualche giorno fa dall’inviato Onu, Staffan De Mistura, ancora non sboccia. I racconti di due frati della Custodia di Terra Santa: il vescovo e il parroco di rito latino.
Gaza e i fondi promessi che non arrivano
A cinque mesi dai bombardamenti israeliani della scorsa estate, il paesaggio della Striscia di Gaza è ancora caratterizzato da molti cumuli di macerie. E non potrebbe essere altrimenti. Infatti, solo il 5 per cento del denaro stanziato dalla comunità internazionale per ricostruire (5,4 miliardi di dollari), è giunto a destinazione...
Video – A Gerusalemme il tifo per la Roma è un ponte di pace
La Chiesa copta considera martiri i 21 uomini uccisi in Libia
Il popolo copto ed egiziano è stravolto per il massacro – firmato dallo Stato Islamico – di 21 lavoratori cristiani emigrati in Libia. Le reazioni sono molteplici: da quelle del presidente della repubblica a quelle dei cittadini su Internet. Intanto la Chiesa copta ha deciso di inserire nell'elenco dei suoi martiri queste nuove vittime. Anche noi vogliamo ricordarle per nome.
Le alture del Golan nuova frontiera dello scontro tra sunniti e sciiti
Nella striscia delle alture del Golan che si incuneano tra Siria e Libano si sta giocando una delle partite più delicate a livello planetario. A metà dicembre si sono registrati nuovi spostamenti di truppe del Califfato, che premono nell’area di Quneitra, a ridosso della zona controllata da Israele. A contrastarle c'è una presenza militare sciita sotto la regia di Hezbollah.
Il gas sottomarino nel Mediterraneo orientale e gli interessi strategici in gioco
Nello scenario tormentato del Medio Oriente c’è un nuovo protagonista, ancora poco conosciuto: il gas. Un giacimento scoperto nel 2010, e dal biblico nome di Leviathan, si estende in una zona di mare tra Cipro, Libano, Israele e Gaza, e promette di essere uno dei più grandi del mondo. Ma mille diatribe economiche e politiche ne ostacolano lo sfruttamento.