«Soggetti per amore di Dio a ogni umana creatura. Il carisma francescano al servizio della Terra Santa, ricchezza e risorsa per la Chiesa intera». È questo il titolo della decima Giornata per le associazioni di Terra Santa che si svolgerà a Roma il 21 ottobre prossimo. Il tema è strettamente legato all’evento che la Custodia e l’ordine francescano celebrano quest’anno: gli 800 anni di presenza dei Frati minori in Terra Santa. «Esattamente 800 anni fa – spiega il Custode fra Francesco Patton – al Capitolo di Pentecoste tenuto a Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola in Assisi, il nostro Ordine si aprì alla dimensione missionaria e universale. In quella occasione fu deciso di mandare frati in tutto il mondo allora conosciuto, e di mandarli come testimoni di fraternità e di pace. In quella occasione alcuni frati, guidati da frate Elia da Cortona, furono mandati “oltremare” a fondare una nuova Provincia francescana. Due anni dopo, nel 1219, è lo stesso san Francesco a recarsi pellegrino e missionario in Terra Santa. Di quel viaggio tutti ricordiamo l’incontro col sultano Malek el-Kamel, a Damietta, in Egitto, nel contesto della quinta Crociata».
Per la ricorrenza, a Gerusalemme si terranno diverse manifestazioni, incontri, convegni e celebrazioni. Ma anche nel contesto della Giornata dei volontari si porrà l’accento sulla storia di questa presenza, che ha consentito alle comunità cristiane di poter restare, pur tra mille difficoltà, e ha consentito la salvaguardia dei santuari cristiani. È da questa presenza che «è nato il desiderio di rendere accessibili ad altri i Luoghi Santi, perché possano toccare e vedere i luoghi nei quali Gesù è nato, è vissuto, ha predicato, si è preso cura di noi, ha manifestato la potenza risanatrice della sua parola (…). Un’intuizione fatta propria nel 1342, da papa Clemente VI che emana le bolle Gratias agimus e Nuper carissimae e affida così al nostro Ordine la custodia dei Luoghi Santi, dà uno statuto giuridico alla Custodia di Terra Santa».
Proprio per approfondire il tema dell’arrivo dei primi frati in Terra Santa, la mattinata sarà dedicata a due relazioni di taglio storico e spirituale. Filippo Sedda parlerà del viaggio di Elia da Cortona, colui che per primo si recò in Terra Santa, nel 1217. Fra Pietro Messa focalizzerà il suo intervento sulla «predicazione di Francesco tra i non cristiani».
Il pomeriggio sarà dedicato alle testimonianze: Vincenzo Bellomo, da Betlemme, illustrerà i progetti in favore dell’infanzia; fra Peter Ashton affronterà il tema del dialogo interreligioso ed ecumenico, nel contesto dei 500 anni della Riforma protestante. Come di consueto, verrà dato ampio spazio alle testimonianze e alle comunicazioni da parte delle associazioni presenti.
Al termine, l’intervento del padre Custode fra Francesco Patton, sul tema: Testimoniare il Vangelo con la vita e la celebrazione eucaristica presso la vicina Delegazione di Terra Santa a Roma. «È da quella stessa intuizione originale di san Francesco – conclude il padre Custode – che parla di “essere sudditi e soggetti a ogni umana creatura per amore di Dio” e di annunciare il Vangelo fino al martirio, che nascono le opere pastorali come le parrocchie e quelle sociali come le scuole, prende avvio l’impulso alle imprese artigiane locali, si concretizza la vicinanza alle popolazioni sofferenti e perseguitate lungo questi otto secoli e ancora oggi. È grazie a quella intuizione iniziale che circa duemila frati, in questi otto secoli, sono morti martiri per la fede o per la carità. È per quella stessa intuizione originaria che i nostri frati sono rimasti in Siria in questi anni di guerra dura e devastante».
L’incontro avrà luogo, come ormai tradizione, nella sala San Francesco dell’Auditorium Antonianum di Roma, con accesso da via Manzoni 1 (metropolitana linea A, fermata Manzoni).
Per informazioni e iscrizioni alla Giornata:
eventi@edizioniterrasanta.it
tel. 02 345.92.679
Iscrizioni online sul sito web della Fondazione Terra Santa
Eco di Terrasanta 4/2017
La voce del silenzio
Il silenzio ci apre alla totale disponibilità ad accogliere la Parola di Dio; ci insegna a guardare dentro noi stessi, a essere attenti agli altri.
Aleppo, quelle luci nelle tenebre
La presenza dei cristiani nella città martire rappresenta ancora oggi una speranza di rinascita. Ce ne parla il Commissario dell'Italia del Nord fra Francesco Ielpo.