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Il Giro d’Italia 2018 al via da Gerusalemme

Beatrice Guarrera
12 settembre 2017
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Il Giro d’Italia 2018 al via da Gerusalemme
Una volata nel corso delle passate edizioni del Giro d'Italia.

L'annuncio ufficiale arriverà a giorni. E probabilmente sarà accompagnato da qualche polemica, considerata la condizione di Gerusalemme, città amata e contesa.


Voci di corridoio lo dicevano già da agosto, ma solo da poche ore sembrano confermate: nel 2018 il Giro d’Italia partirà da Gerusalemme. Rcs Sport, organizzatrice del più importante evento ciclistico italiano, annuncerà la partenza il 18 settembre proprio a Gerusalemme all’Hotel Waldorf Astoria.

A metà agosto il Consolato generale d’Italia a Gerusalemme aveva fatto sapere di essere in contatto con gli organizzatori, ma di non poter dire di più. Ora che invece gli inviti alla «Grande partenza del Giro da Israele» sono stati diramati, le indiscrezioni sembrano fondate. Non è la prima volta che la competizione ciclistica, giunta alla 101esima edizione, parte da una località fuori dall’Italia, ma è la prima volta che avviene al di fuori dell’Europa.

Secondo Cycling Weekly, che ha anticipato la notizia, l’inizio della gara potrebbe essere il 5 maggio, con tre tappe previste in Israele, prima del trasferimento in Italia e la possibile ripresa dalla Sicilia. Le reali motivazioni di questa scelta e il percorso previsto per il Giro d’Italia 2018 saranno note solo al momento della presentazione ufficiale, ma già diverse sono le idee circolate in merito. Alcuni giornali online a inizio agosto avevano parlato di una partenza da Gerusalemme in occasione dei 70 anni di anniversario della fondazione dello Stato di Israele o anche di un Giro della Pace, con arrivo in un altro luogo simbolo come Roma. Anche il Corriere della Sera edizione di Firenze, in un articolo comparso online il 5 settembre, ha rilanciato questa ipotesi dello «sport come veicolo di valori positivi, oltre ogni conflittualità e divergenza». A unire Italia e Israele, secondo il Corriere Fiorentino, sarebbe la figura di Gino Bartali, il campione italiano di ciclismo che durante l’Olocausto portò avanti diverse iniziative per salvare centinaia di ebrei. Israele lo ha riconosciuto come uno dei “giusti”, imprimendo il suo nome sul muro dello Yad Vashem, il grande memoriale della Shoah che si trova a Gerusalemme.

Il denaro necessario per la partenza del Giro d’Italia da Gerusalemme arriverebbe da Israele. Si stimano 12 milioni di euro di costi, di cui 4 milioni andrebbero direttamente a Rcs Sport per i diritti di hosting, secondo Cycling Weekly. Un ruolo chiave nella vicenda lo avrebbe avuto Ran Margaliot, giovane team manager dell’Israel Cycling Academy, la squadra ciclistica israeliana.

Mentre sul sito ufficiale del Giro d’Italia, l’ultima notizia pubblicata riguarda l’accordo con l’azienda che produrrà le famose maglie rosa simbolo della competizione, la data dell’annuncio ufficiale si avvicina. Se verrà annunciata la partenza del Giro d’Italia da Gerusalemme, non sono poche le criticità in vista. Prima tra tutte la delicata situazione di Gerusalemme, città contesa tra israeliani e palestinesi.

Se la scelta fosse motivata dall’idea di omaggiare i settant’anni dalla fondazione di Israele, farà sicuramente discutere, in quanto una ricorrenza legata allo Stato di Israele verrebbe celebrata in territorio di complicata attribuzione. Reclamata come propria capitale da israeliani e palestinesi, Gerusalemme – designata come corpus separatum a “regime internazionale speciale” dalla (inapplicata) Risoluzione Onu 181 del 1947 che stabiliva la creazione dello Stato di Israele e di quello di Palestina – fu di fatto conquistata dagli israeliani, nella parte ovest, nella guerra del 1948. Con la Guerra dei sei giorni del 1967, Israele occupò anche Gerusalemme Est, senza però aver mai ottenuto l’assenso dell’Onu e il riconoscimento della comunità internazionale. Per questa ragione le rappresentanze degli Stati che intrattengono relazioni diplomatiche con Israele, mantengono la sede della propria ambasciata a Tel Aviv. A Ramallah (o a Gerusalemme) vi sono invece uffici di rappresentanza o consolati presso i palestinesi.

Far partire il Giro da Gerusalemme si preannuncia dunque una scelta che darà adito a qualche polemica, ma per saperne di più l’appuntamento è per il 18 settembre.

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