San Gregorio Nazianzeno sosteneva in una sua Orazione che il bello, la via pulchritudinis, è un modo e un’arte di essere con Dio e di annunciare Dio. Per sant’Agostino «non è possibile amare ciò che non è bello» (Confessioni, IV,13.20). San Francesco d’Assisi, nella sua preghiera Lodi di Dio Altissimo, composta alla Verna nel 1224, arriva a dire che Dio non è solo verità, santità, giustizia, sapienza, letizia, speranza e dolcezza, il «sommo bene». È anche «bellezza».
La riflessione su cosa sia il bello, oggi, è quanto mai intrigante e necessaria. Siamo abituati a considerate la bellezza un fatto solamente esteriore, che ha a che fare con l’apparenza. La «bellezza di Dio» ci richiama invece a una dimensione fortemente interiore che coinvolge l’uomo e il Creato nella sua interezza.
Proprio al tema della bellezza, dal 28 al 30 settembre, a Bologna, è dedicato il Festival Francescano (al quale siamo presenti con varie proposte culturali, cfr. testo in coda). Al centro della riflessione proposta dal movimento francescano dell’Emilia-Romagna, sta il rapporto con gli altri e con Dio, capace di generare bellezza. Tra i relatori del Festival, ormai una «kermesse della fede» che richiama decine di visitatori da ogni parte d’Italia, il vescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi, la rock band cristiana The Sun, il cappuccino mons. Paul Hinder, vescovo in Arabia. Tra gli argomenti immancabili, il «bello» nell’arte sacra (con un’attenzione particolare ai grandi cicli francescani e ai grandi artisti che li hanno interpretati), il «bello» nella letteratura e il rapporto tra bellezza e spiritualità.
Il cardinal Joseph Ratzinger, commentando il Salmo 44, invitava a riflettere sul rapporto tra bellezza e verità: «La bellezza è una forma superiore di conoscenza poiché colpisce l’uomo con tutta la grandezza della verità… La vera conoscenza è essere colpiti dal dardo della bellezza che ferisce l’uomo… L’essere colpiti e conquistati attraverso la bellezza di Cristo è conoscenza più reale e più profonda della mera deduzione razionale» (J. Ratzinger, La bellezza. La Chiesa, LEV-Itaca, 2005). Nel mondo d’oggi, dunque, seminare bellezza e fiducia in una vita buona è una più che mai necessaria opera di evangelizzazione.
La bellezza nel cammino e nel riordino interiore
Il 30 settembre due appuntamenti a Bologna
Il tema del bello è al centro della decima edizione del Festival Francescano che si svolgerà a Bologna dal 28 al 30 settembre. «Tu sei bellezza» è lo slogan dell’evento.
Tra i numerosissimi eventi e iniziative di quest’anno, segnaliamo due appuntamenti di domenica 30 settembre, promossi dalle Edizioni Terra Santa.
Alle ore 12.00, nella Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio, Silvano Mezzenzana e Roberta Russo, insieme a Marco Ferrando del Sole24Ore, esploreranno il tema «Camminare è un’arte», partendo dai loro recenti libri: L’arte di camminare. Per fare ordine nella propria vita, di Roberta Russo, e la guida di Mezzenzana Il sentiero del Discepolo, undici tappe da Nazaret a Gerusalemme. Camminare vuol dire alleggerirsi, uscire dalle dipendenze emotive, fare ordine nella propria vita per diventare più forti e consapevoli.
Alle ore 16.30, in piazza Maggiore, Donatella Negri (Rai3) intervisterà MichaelDavide Semeraro, sul tema «Belli dentro». Fratel MichaelDavide, monaco e teologo, è l’autore de L’armadio del cuore. Per vivere armoniosamente con noi stessi e sinfonicamente con gli altri è necessario fare ordine nella nostra vita interiore. Così potremo aprire l’armadio del nostro cuore e affrontare la sfida di riconciliarsi con il caos e il disordine, tipici della vita quotidiana.
Eco di Terrasanta 5/2018
Un lascito solidale per la Terra Santa
Sono in aumento le persone che decidono di devolvere almeno una parte del proprio patrimonio in beneficenza. Il lascito solidale è prezioso per aiutare la missione della Custodia di Terra Santa.
«Insegnaci a pregare»
Gesù, insegnandoci il Padre Nostro, è venuto incontro alla nostra piccolezza, incapace di stabilire un rapporto personale e profondo con il Signore.