Alla cerimonia d’inaugurazione dell’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme, il 14 maggio scorso, ha preso parte anche il pastore battista Robert Jeffress, potente star mediatica (il suo programma Pathway to Victory è diffuso da 1.200 tivù negli Usa e in 28 altri Paesi, oltre che da 900 radio), ben noto per le posizioni antisemite. Per capire come e perché questo stretto consigliere del presidente Donald Trump possa essere stato invitato a Gerusalemme, bisogna interrogarsi sul cristianesimo sionista di matrice Usa e sulle sue contraddizioni. Se da una parte questo movimento fiancheggia senza tentennamenti lo Stato d’Israele, dall’altra ritiene che non ci sia alcuna salvezza per gli ebrei se non convertendosi «alla verità di Cristo».
Nel dossier che segue, cercheremo di conoscere qualcosa di più circa questi cristiani appartenenti alla galassia evangelica statunitense. Con l’aiuto del gesuita di origine ebraica padre David Neuhaus metteremo poi a fuoco il pensiero della Chiesa cattolica sull’argomento.
(Queste righe sono l’Introduzione alle 16 pagine al centro della rivista Terrasanta su carta)
Terrasanta 1/2019
Il sommario dei temi toccati nel numero di gennaio-febbraio 2019 di Terrasanta su carta. Tutti i contenuti, dalla prima all’ultima pagina, ordinati per sezioni. Buona lettura!
Francesco in terra dʼIslam
Nel 2019 ricorrono gli 800 anni dell’incontro di san Francesco d’Assisi con il sultano Malik al-Kamil. E il Papa va negli Emirati Arabi Uniti e Marocco, in dialogo coi musulmani.
Shu’fat, terra di nessuno
A poca distanza dalle mura di Gerusalemme si trova il campo profughi di Shu’fat, dove regnano criminalità e degrado ambientale. Qui alcune ong hanno avviato varie iniziative sociali.