Con due viaggi nel giro di poche settimane in due Paesi islamici del Medio Oriente e Nord Africa, papa Francesco contrassegna il 2019, da poco iniziato, con nuovi gesti di dialogo della Chiesa cattolica con i musulmani.
Quest’anno, d’altronde, ricorre l’ottavo centenario dall’incontro di san Francesco d’Assisi con il sultano d’Egitto Al-Malik Al-Kamil, avvenuto mentre ancora incrudeliva l’assedio dell’esercito crociato alla città di Damietta.
Quell’evento del 1219 è a tutt’oggi l’emblema del superamento degli steccati tra popoli, culture, religioni e ha ispirato una stimolante tradizione sul dialogo e l’accoglienza. Essa ha riconosciuto in san Francesco, non solo il modello di una religione aperta perfino a chi non si riconosca nei tradizionali parametri religiosi, ma anche un ideale di rinascita umana integrale, capace di varcare i confini confessionali e di segnare una via nei momenti più bui della storia anche recente.
Consapevole della drammatica attualità di quella tradizione, come degli effetti benefici che ne possono scaturire in riferimento all’attuale crisi politica e ambientale, la Pontificia Università Antonianum promuove una riflessione sul dialogo nei luoghi significativi della presenza francescana di ieri e di oggi e allo stesso tempo strategici per una geopolitica della pace e della convivenza accogliente tra i popoli.
Lo fa con una serie di appuntamenti programmati, da marzo alla fine dell’anno, in diverse città d’Europa e del bacino mediterraneo: Murcia (Spagna), Venezia, Roma, Gerusalemme, Istanbul (Turchia), Damietta (Egitto) e Parigi.
Clicca qui per scaricare, in formato pdf, il calendario dettagliato delle varie iniziative e dei temi che verranno toccati.