Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Oasi di pace, una borsa per uno stage

Terrasanta.net
18 marzo 2019
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
Oasi di pace, una borsa per uno stage
La colomba, simbolo di Neve Shalom Wahat al-Salam

Un’opportunità per uno studente o neolaureato: trascorrere sei mesi nell’unica realtà di convivenza pacifica tra israeliani ebrei e arabi.


(g.c.) – Sei mesi al Villaggio di Neve Shalom Wahat al-Salam («Oasi di pace» in ebraico e arabo), a mezz’ora da Gerusalemme e da Tel Aviv. Sei mesi a stretto contatto con la vita delle settanta famiglie ebree e arabe che qui abitano e che su questa collina, dall’inizio degli anni Settanta, hanno scelto di far crescere i propri figli insieme. Insieme in un Paese e in un contesto geopolitico che va invece in tutt’altra direzione.

È l’opportunità offerta, a un giovane studente o a una giovane studentessa con cittadinanza italiana e meno di trent’anni, dalla borsa di studio «Franca Ciccolo», promossa dall’Associazione italiana amici di Neve Shalom Wahat al-Salam  e quest’anno alla sua seconda edizione, dopo un’esperienza molto positiva nel 2016.

La borsa è dedicata alla memoria di Franca Ciccolo, anima dell’Associazione fin dai suoi inizi nel 1991. Si rivolge a studenti e laureati di qualsiasi disciplina, con un’ottima conoscenza della lingua inglese e un forte interesse nel campo della pace e risoluzione dei conflitti, con particolare riferimento all’area del Medio Oriente. Offre un periodo di tirocinio formativo e professionalizzante di sei mesi presso il Villaggio della pace, la sola comunità in Israele in cui ebrei e palestinesi, tutti di cittadinanza israeliana, vivono insieme per scelta in equità e giustizia.

Lo studente avrà modo di conoscere da vicino la comunità vivendo insieme ai volontari, di lavorare presso l’Ufficio della comunicazione e per le istituzioni educative che costituiscono il cuore di questo luogo: la Scuola per la pace e la scuola elementare bilingue e binazionale, la prima in Israele. Nella scuola, frequentata da bambini che provengono per il 90 per cento da paesi e città vicine, gli alunni ricevono un’istruzione da maestre ebree e arabe volta al rispetto della differenza e allo stesso tempo al valore dell’identità di ciascuno. Lo stagista costituirà inoltre un «ponte» con l’Associazione che dall’Italia sostiene Neve Shalom Wahat al-Salam, con l’obiettivo di diffonderne il più possibile valori e messaggio.

«L’esperienza come stagista a Neve Shalom Wahat al-Salam – sono parole di Verena Massl, vincitrice della prima edizione della borsa di studio nel 2016 e autrice di una tesi sul Villaggio – mi ha insegnato tante cose, non solo sul piano professionale, ma anche su come vedere il mondo. La comunità del Villaggio mi ha accolta a braccia aperte e ho fatto amicizie per la vita».

Le selezioni verranno effettuate in prima battuta dall’Associazione Italiana, e poi dal Villaggio, che sceglierà il candidato o la candidata sulla base di colloqui via Skype e della preparazione di un elaborato scritto.

La presentazione delle domande deve avvenire entro il 14 aprile 2019.
Per informazioni, visita www.oasidipace.org; email: it@nswas.info

 

Conosci già il nostro bimestrale? Una rivista da leggere e conservare


La voce di un silenzio sottile
Johannes Maria Schwarz

La voce di un silenzio sottile

Un cercatore di Dio racconta
Il giardino segreto
Roberta Russo

Il giardino segreto

L’Albero del Natale e gli altri simboli della tradizione
David Maria Turoldo
Mario Lancisi

David Maria Turoldo

Vita di un poeta ribelle