Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

In Israele e Palestina l’inverno più asciutto da un secolo

Terresainte.net
7 febbraio 2025
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
In Israele e Palestina l’inverno più asciutto da un secolo
Il cielo senza nuvole sopra il Santo Sepolcro, 30 gennaio 2025 (foto MAB/CTS)

Anche se il 5 febbraio ha iniziato a piovere a Gerusalemme, quest'anno Israele e Palestina stanno vivendo uno degli inverni più secchi mai rilevati. Le precipitazioni finora registrate rappresentano solo il 55 per cento della media stagionale. Una situazione preoccupante per le risorse idriche del Paese.


«Si tratta dell’inverno più asciutto mai registrato in Israele nell’ultimo secolo», ha affermato il portavoce dell’autorità idrica dello Stato ebraico. A gennaio a Gerusalemme ci sono stati solo due giorni di pioggia – l’11 e il 23 – per un totale di 10 millimetri d’acqua. E la stessa situazione si osserva ovunque, da nord a sud di Israele, passando per la Cisgiordania e le colline di Gerusalemme. Non piove abbastanza.

I numeri indicano la percentuale di precipitazioni raggiunte rispetto alla media dello stesso periodo invernale, misurato fino al 2 febbraio. (foto Autorità idrica di Israele)

 

Per la prima volta da anni non si è osservato alcun aumento significativo della portata dei fiumi, segno di una siccità estrema. Il livello del lago di Tiberiade, la principale riserva di acqua dolce del Paese, è aumentato solo di 2 centimetri a gennaio. La portata del Giordano è ai minimi dal 1960.

Secondo l’autorità idrica israeliana, se la situazione non migliora, il livello del lago potrebbe raggiungere la soglia critica di -213 metri sotto il livello del mare entro la fine del 2025, una situazione che non si verificava da più di cinque anni. Questo rischio è aggravato dalla necessità di rilasciare 100 milioni di metri cubi d’acqua all’anno nel fiume Giordano, nonché dalle esigenze di irrigazione e approvvigionamento delle località intorno al lago.

Piogge arrivate, ma non sufficienti

L’anno scorso, con le piogge sopraggiunte solo a metà gennaio, il responsabile dell’Autorità idrica israeliana osservava che negli ultimi 60 anni ci sono stati solo quattro inverni in cui il livello dell’acqua del lago ha iniziato a salire solamente in quel mese: nel 1971, 1974, 1991 e 2011.

Un’eccezione degna di nota a questa siccità si è verificata a novembre sulle pendici del Monte Carmelo, dove le stazioni Zikhron Yaakov e Ma’agan Michael hanno registrato precipitazioni superiori alla media. La stazione di Nahal Taninim ha già registrato 563 millimetri di pioggia, una cifra insolita per la stagione.

Mercoledì 5 e giovedì 6 ha piovuto nel nord e nel centro del Paese, con precipitazioni fino a 50 mm di pioggia, ma le autorità ritengono che non siano sufficienti a compensare il deficit idrico.

→ Leggi anche: La torrida estate del Medio Oriente

Oltre alle conseguenze ambientali, questa siccità preoccupa anche il settore agricolo e quello turistico. Le scarse precipitazioni creano ostacoli all’irrigazione e influiscono negativamente sulle colture, mentre l’abbassamento del livello del lago di Tiberiade allontana le spiagge e rende più difficoltosa la navigazione per le imbarcazioni turistiche.

Una tendenza globale legata al cambiamento climatico

Gli esperti attribuiscono questo inverno insolitamente secco agli effetti del cambiamento climatico che sta provocando alterazioni nelle precipitazioni. Il Paese, situato nei pressi della fascia desertica più grande del mondo, è particolarmente vulnerabile a questi sviluppi.

Nonostante la situazione preoccupante, per Israele l’autorità idrica vuole essere rassicurante: «Grazie alla pianificazione strategica e alla gestione intelligente delle risorse, possiamo continuare a fornire acqua in modo stabile, senza un impatto immediato sull’economia», sostiene il direttore dell’autorità, Yehezkel Lifshitz.

Per quanto riguarda le temperature, la stessa autorità idrica osserva nel suo rapporto di dicembre: «L’anno 2024 si conclude con una temperatura notevolmente superiore alla media e si classifica come il secondo anno più caldo registrato in Israele dopo il 2010».


Abbonati anche tu alla rivista Terrasanta

il bimestrale fondato dalla Custodia di Terra Santa, a Gerusalemme, nel 1921.
68 pagine a colori dense di servizi e approfondimenti su culture, religioni, attualità, archeologia del Medio Oriente e delle terre bibliche

Da più di 100 anni un punto di riferimento. Ogni due mesi nelle case dei lettori.

Le modalità di abbonamento
Il tamburo di Kursid
Roberto Piumini

Il tamburo di Kursid

Il canto della rana
Gianfranco Ravasi

Il canto della rana

Musica e teologia nella Bibbia
Abbecedario della Shoah
Anna Maria Foli

Abbecedario della Shoah

Le parole per capire e non dimenticare
Il Giubileo ad Assisi 2025
Enrico Impalà

Il Giubileo ad Assisi 2025

Guida al pellegrinaggio