(g.s.) – A mezzogiorno di quest’oggi, 17 dicembre 2024, la Santa Sede ha reso nota la nomina di un nuovo vescovo ausiliare per il Patriarcato latino di Gerusalemme. In contemporanea, l’annuncio è stato dato anche nel palazzo patriarcale della Città Santa, durante una conferenza stampa appositamente convocata, a cui hanno preso parte il cardinale patriarca Pierbattista Pizzaballa, il delegato apostolico mons. Adolfo Tito Yllana e altri ecclesiastici.
Il nuovo vescovo, che sarà vicario patriarcale in Giordania, è il 51enne mons. Iyad Twal, membro del clero patriarcale. Nato il 15 luglio 1973 ad Amman, la capitale giordana, ha completato gli studi filosofici e teologici nel seminario del Patriarcato latino. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 9 luglio 1998 a Madaba. Nel corso del suo ministero in diocesi padre Iyad ha ricoperto vari incarichi. Nella parrocchia di Birzeit, in Cisgiordania, è stato prima vicario parrocchiale e poi parroco, dal 1998 al 2005, anno in cui è stato nominato rettore del seminario minore e parroco della Visitazione a Zababdeh. Nel frattempo ha proseguito gli studi in campo filosofico alla Pontificia università lateranense, dove ha conseguito un dottorato in filosofia politica nel 2012. Nello stesso anno è diventato parroco di Nostra Signora di Fatima, a Beit Sahour (un sobborgo di Betlemme) e ha cominciato a insegnare filosofia in seminario e, successivamente, all’Università (cattolica) di Betlemme. In questo ateneo ha rivestito anche vari ruoli accademici direttivi. Tra il 2016 e il 2019 è stato direttore delle scuole del Patriarcato latino in Palestina e in Israele.
Conversando con i giornalisti che hanno preso parte alla conferenza stampa, mons. Twal ha detto di aver accolto la notizia della sua nomina episcopale con sorpresa. «Si inserisce comunque nel percorso della mia vocazione – ha detto –, dove qualsiasi cosa è una grazia del Signore. Ora mi viene proposto questo nuovo modo per continuare a servire il Patriarcato di Gerusalemme. Continuate a pregare per me».
Luogo e data dell’ordinazione episcopale di mons. Iyad Twal verranno resi noti successivamente dalla curia patriarcale.
Complessivamente i cristiani – cattolici (melchiti, latini e armeni), ortodossi e protestanti – in Giordania rappresentano circa il 4 per cento della popolazione (che si aggira intorno agli 11 milioni di abitanti).
Facendo costante riferimento al patriarca latino di Gerusalemme, il suo vicario per la Giordania coordina la pastorale e le attività di 32 parrocchie. Nel regno hashemita il Patriarcato latino gestisce anche l’Università di Madaba e una rete di 42 scuole di vario ordine e grado che forniscono istruzione a circa 10mila studenti.
Ad Amman ha sede anche un altro presule cattolico: l’arcivescovo melchita Joseph Gébara (59 anni). A lui fanno riferimento più di una ventina di comunità parrocchiali e chiese sparse in tutta la Giordania.
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