Nel contesto del Festival dell’Economia di Trento (che si è svolto dal 23 al 26 maggio scorso) il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, ha preso parte a una tavola rotonda su guerre, crisi climatica, transizione ecologica e impatto dell’intelligenza artificiale sul futuro delle nostre società. Le nuove tecnologie avranno (e in parte stanno già avendo) un significativo impatto sulla vita delle persone, del lavoro, delle comunità, delle democrazie. Nel suo intervento il padre Custode – riferisce il Sir, l’agenzia dei vescovi italiani – ha messo in guardia dal rischio che questi nuovi strumenti diventino «dominanti in campi come quello militare, della giustizia, fino a quello dell’informazione».
Sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale (Ia) in ambito bellico, riferivamo già nel dicembre scorso, in relazione a un sistema utilizzato dall’esercito israeliano per fornire all’artiglieria e all’aviazione, in modo estremamente rapido e preciso, le coordinate e i dati dei loro bersagli nella Striscia di Gaza, sulla base dei criteri indicati dagli strateghi militari.
Da padre Patton, in un mondo sempre più in balia di macchine e algoritmi, è giunto anche un monito ai giornalisti e agli operatori della comunicazione a non fidarsi delle notizie di seconda o terza fonte, ma di «consumare le suole delle scarpe, di andare sul campo, di incontrare le persone, di respirare le atmosfere per capire e comprendere ciò che si vuole raccontare. Le macchine non potranno mai sostituire il lavoro del giornalista, al quale però si richiede un surplus di studio, formazione, capacità critica, coscienza personale ed etica professionale e civile».
L’appello del padre Custode è particolarmente pregnante per quanto riguarda l’informazione relativa al Medio Oriente (Terra Santa e Paesi limitrofi), territori di cui si parla – in maniera del tutto parziale – soprattutto in occasione di guerre e/o catastrofi umanitarie. Di questo «consumare le suole delle scarpe», i nostri lettori avranno certamente avuto contezza in questi anni, con l’impegno costante di raccontare le storie, le persone, gli sforzi per la pace, le ricchezze spirituali, la bellezza dei Luoghi Santi…
Insomma, più che l’intelligenza artificiale, serve non dimenticarsi dell’«intelligenza del cuore», che permette di condividere, compatire e sentirsi impegnati in prima persona a collaborare nel sostenere l’opera della Custodia e della Chiesa di Terra Santa nei luoghi che per primi hanno conosciuto l’annuncio della redenzione cristiana.
Al Festival dell’Economia di Trento hanno partecipato, tra gli ospiti illustri, il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, e due Nobel: Michael Spence (Premio Nobel per l’economia nel 2001) e Muhammad Yunus (Premio Nobel per la pace nel 2006).
Eco di Terrasanta 4/2024
Stimmate, il dress code di Francesco
San Francesco, che nella piazza di Assisi rinunciò a tutti i suoi beni, visse nell’esperienza della Verna una personale spoliazione per essere poi rivestito da Dio. Accoglienza umile di un dono che lo porta a somigliare a Cristo.