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Fertilità in calo tra i musulmani israeliani

Terresainte.net
14 giugno 2024
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Fertilità in calo tra i musulmani israeliani
Alcune musulmane israeliane in riva al mare nella città di Acri, affacciata sul Mediterraneo orientale. (foto David Cohen/Flash90)

Alla vigilia della festività musulmana dell'Eid al-Adha, che inizierà con il tramonto del 15 giugno, l'Ufficio centrale di statistica israeliano pubblica una serie di dati demografici sui cittadini musulmani dello Stato ebraico.


Siamo a pochi giorni da una delle festività più importanti dei musulmani: l’Eid al-Adha, o Festa del Sacrificio, che inizierà al tramonto del 15 giugno. L’Ufficio centrale di statistica israeliano coglie l’occasione per pubblicare alcuni dati demografici sulla popolazione musulmana nello Stato ebraico, in un contesto in cui, dal 7 ottobre 2023, si assiste a un drastico intensificarsi delle tensioni tra cittadini ebrei e arabi.

Alla fine del 2023, la popolazione musulmana in Israele era stimata in un milione e 782mila persone, pari al 18,1 per cento della popolazione, con un incremento di 35mila individui rispetto alla fine del 2022. Il tasso di crescita annuale per il 2023 è stato del 2,0 per cento, in lieve diminuzione rispetto al 2,2 per cento del 2022, confermando una tendenza iniziata oltre vent’anni fa.

È dal 2001, infatti, che cala il tasso di fertilità delle donne musulmane. Nel 2022 era di 2,91 figli per donna, contro i 3,03 delle donne ebree, 1,85 delle druse, 1,68 delle cristiane e 1,26 delle donne non classificate in alcuna appartenenza religiosa.

La popolazione musulmana è relativamente giovane, con il 31,9 per cento dei musulmani in età compresa tra 0 e 14 anni, mentre solo il 4,9 per cento ha 65 anni o più. Le famiglie rimangono «numerose», se si considera che il 26 per cento dei nuclei musulmani conta sei o più componenti, rispetto solo al 9 per cento delle famiglie ebree.

Le donne più istruite degli uomini

Nell’anno scolastico 2022/23, c’erano 399.282 allievi musulmani nei gradi di istruzione primaria e secondaria. Tra questi, 6.778 erano iscritti in istituti ebraici (1,7 per cento), mentre tutti gli altri nell’istruzione in lingua araba (scuole private musulmane e cristiane).

Nel 2021/22, il 74,9 per cento degli studenti nell’istruzione araba ha conseguito un diploma di scuola superiore, di cui il 46,8 per cento soddisfa i requisiti di ammissione all’università.

Le femmine sono più istruite dei maschi. Infatti, il 41,9 per cento delle donne musulmane prosegue gli studi superiori negli otto anni successivi al conseguimento del diploma, contro solo il 19,3 per cento degli uomini.

È Gerusalemme la città con il maggior numero di residenti musulmani: sono 380mila, vale a dire il 21,3 per cento di tutti i musulmani in Israele e il 38,1 per cento della popolazione della città.


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