In varie parti del mondo vanno aumentando le occasioni in cui cattolici ed ebrei studiano e meditano insieme i testi biblici. Qui raccontiamo un'esperienza che ha preso corpo a Gerusalemme.
Uno dei progetti più belli che abbiamo realizzato nell’ambito del dialogo interreligioso a Gerusalemme è il Bet Midrash, che significa casa dell’interpretazione, lo studio della Parola condiviso. Nove anni fa, dal desiderio comune di alcuni cattolici e di alcuni amici della Kehilat Zion, una sinagoga della città, ha avuto inizio un percorso spirituale e culturale che nessuno avrebbe mai immaginato. Abbiamo organizzato incontri mensili con l’obiettivo non tanto di conoscerci meglio o dialogare su ciò che ci accomuna e ciò che ci rende differenti, come avviene spesso negli incontri interreligiosi. Abbiamo messo al centro dei nostri appuntamenti lo studio della Parola di Dio. Ogni mese abbiamo letto e studiato una porzione della Scrittura che gli ebrei leggono e meditano settimanalmente nelle sinagoghe, accompagnata da alcune interpretazioni dei grandi saggi dell’ebraismo e affiancata da un brano del Nuovo Testamento sullo stesso tema del testo del Pentateuco, con il corollario di alcune interpretazioni dei Padri della Chiesa.
Ricordo ancora con emozione i primi incontri, quando i nostri cuori si riscaldavano nell’apprendere la profondità della sapienza ebraica; il minuzioso studio di ogni parola, i richiami sparsi nelle Scritture che come chiavi aiutano a leggere e a comprendere significati nascosti; così l’ammirazione dei fratelli ebrei nello scoprire la saggezza dei Padri della Chiesa che con eleganza spiegavano il compimento delle profezie nel Cristo e la sorpresa nell’apprendere la novità del Vangelo, la bellezza della Chiesa primitiva e le tante cose comuni che ebrei e cristiani hanno nell’amore per la Parola e per i suoi infiniti tesori. Gli incontri sono durati nove anni e lo scorso mese abbiamo festeggiato un così importante traguardo a conclusione dello studio dell’ultima porzione del libro del Deuteronomio.
Gli ebrei leggono i primi cinque libri della Bibbia in un anno, dividendo il testo in parti che ne permettano la lettura durante le 52 settimane di un anno solare, iniziando con i primi versetti del Libro della Genesi alla festa di Simkhat Torah – la gioia della Bibbia, e concludendo con gli ultimi versetti del libro del Deuteronomio. In nove anni, ogni mese ci siamo incontrati per studiare le 52 porzioni del Pentateuco, chiamate Parashot HaShavua – porzioni della settimana. Ci sono stati momenti difficili, quando l’entusiasmo è calato, quando le giornate intense di ognuno hanno scoraggiato alcuni a partecipare, ma il traguardo è stato raggiunto ed è stato importante celebrarlo. Nella serata di festa e di emozioni, i rabbini coinvolti nel progetto hanno sottolineato la preziosità dell’iniziativa e la meraviglia nel vederla realizzata a Gerusalemme.
Il progetto ora continua e abbiamo deciso di dedicarci allo studio del libro dei Salmi: ogni incontro ne avrà uno come oggetto; 150 incontri sono il prossimo traguardo da raggiungere e se abbiamo impiegato nove anni per lo studio di 52 porzioni, ci attendono lunghi anni insieme in compagnia di uno dei testi più ricchi e profondi della Sacra Scrittura. Nel contesto in cui viviamo, dove tanti provano a dividere più che unire e dove l’indifferenza e l’ignoranza reciproca sono la normalità, questi incontri accendono luci di speranza e arricchiscono ognuno dei partecipanti di meraviglia nuova, nella speranza di creare un futuro migliore dove possa diventare la normalità il mutuo rispetto e l’amore fraterno.