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Gugerotti: Dalla Colletta per la Terra Santa un nuovo stimolo a vivere il Vangelo

Terrasanta.net
28 marzo 2023
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Gugerotti: Dalla Colletta per la Terra Santa un nuovo stimolo a vivere il Vangelo
Monsignor Claudio Gugerotti (terzo da sinistra) con i francescani ad Aleppo durante la sua visita alle località di Siria e Turchia colpite dal terremoto del 6 febbraio scorso. (foto Haroutioun Samouian/CTS)

Si avvicina l'appuntamento del Venerdì Santo con la Colletta per la Terra Santa. Il messaggio del prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali invita tutti a tenere vivo il legame con la Chiesa di Gerusalemme restando testimoni del Vangelo ovunque siamo.


(g.s.) – Dal Vaticano il Dicastero per le Chiese Orientali ha pubblicato il 24 marzo scorso la lettera per la Colletta Pro Terra Sancta indirizzata ai vescovi di tutto il mondo dal prefetto, mons. Claudio Gugerotti, insediatosi alla guida di quell’ambito della Curia romana il 16 gennaio scorso.

Nell’esordio della lettera, l’arcivescovo prende le mosse dalle maggiori sciagure che attanagliano i popoli del Vicino Oriente: il terremoto del 6 febbraio scorso, i danni prodotti dalle guerre in Iraq e in Siria, le ondate di profughi: «Le devastazioni della lunga guerra e il recente terremoto – chiosa mons. Gugerotti –, ancora una volta hanno messo a nudo la fragilità delle sicurezze a cui l’umanità affida la propria speranza, e ci fanno sentire più forte il desiderio di radicarsi nella Roccia della fedeltà di Dio nella Pasqua di Cristo, morto e risorto. Abbiamo guardato alla sua immagine profanata qualche settimana fa dagli atti vandalici presso la chiesa della Flagellazione, lungo la Via Dolorosa, a Gerusalemme. In quel Crocifisso mutilato siamo invitati a riconoscere il dolore di tanti nostri fratelli e sorelle che hanno visto egualmente straziati i corpi dei propri cari sotto le macerie o colpiti dalle bombe, e a percorrere con loro, mano nella mano, la via della Croce, sapendo che ogni sepolcro, proprio come quello della Basilica dell’Anastasis, nella Città Santa, non è l’ultima parola sulla vita dell’uomo di ogni tempo».

>>> Leggi anche: Gugerotti in Siria e Turchia porta il conforto di papa Francesco

A tutti i vescovi, il prefetto Gugerotti ricorda che «la presenza preziosa dei Frati della Custodia di Terra Santa non garantisce soltanto il mantenimento dei santuari, ma custodisce la vita delle comunità cristiane, spesso tentate di smarrire la loro vocazione ad essere popolo della Pasqua nelle terre benedette dalla presenza del Redentore. Molte case dei Religiosi e Religiose Francescane e di altri Ordini e Congregazioni, in Siria come in Turchia, in queste settimane sono diventate tende e riparo per gli sfollati, ma più in generale in tutta la Terra Santa rimangono sorgenti di speranza attraverso la cura dei più piccoli, la formazione scolastica, l’accompagnamento delle madri in difficoltà, il chinarsi sugli anziani e gli ammalati, oltre che offrire attraverso progetti abitativi per le nuove famiglie e creare posti di lavoro, perché valga la pena continuare a rimanere nei Luoghi della Salvezza».

Monsignor Claudio Gugerotti ad Aleppo con una giovane famiglia che ha trovato rifugio dai francescani dopo il terremoto del 6 febbraio scorso. (foto Haroutioun Samouian/CTS)

Cruciale il passaggio in cui mons. Gugerotti mette in relazione la sollecitudine per i Luoghi Santi, e per la Chiesa di Gerusalemme, con la testimonianza di ciascun fedele nel mondo là dove si trova: «La Chiesa si è diffusa nel mondo con la predicazione degli apostoli, e ciascuno di noi col Battesimo è divenuto la pietra chiamata a restare unita al fondamento, che è Cristo Signore, per poter costruire un edificio spirituale: in Gerusalemme sono le nostre sorgenti, e noi vogliamo restare uniti e solidali con i fratelli e le sorelle che là continuano a testimoniare il Vangelo. Custodiamo la memoria storica del Cenacolo, rendendo cenacoli di preghiera e carità le nostre case e le nostre parrocchie. Rinforziamo gli spazi della Basilica del Santo Sepolcro e riportiamoli alla loro luce, ma facciamo abitare i nostri cuori dall’annuncio del Risorto. Manteniamo la Basilica della Annunciazione a Nazareth, ma lasciamo sconvolgere le nostre vite ogni giorno dalla Parola del Signore come fece la Vergine Maria. Uniamoci agli angeli festanti dei mosaici della Basilica della Natività a Betlemme, ma prendiamoci cura di quanti nascono e restano ai margini della nostra società, come fu per il Santo Bimbo nella Grotta attorniato soltanto dai pastori».

In chiusura, parole di gratitudine: «A nome del Santo Padre Francesco ringrazio i Vescovi, i parroci, tutte le comunità religiose e parrocchiali, come pure i Commissari di Terra Santa che ovunque nel mondo aiutano la realizzazione di questo annuale pellegrinaggio alle sorgenti dell’esistenza cristiana. Grazie, soprattutto a nome di quelli che torneranno ad una vita più degna, grazie alla vostra bontà».


Una solidarietà costante

La lettera che mons. Claudio Gugerotti ha inviato ai vescovi di tutto il mondo, in ossequio alla volontà del Papa, offre anche un’appendice con alcune cifre.

Il Dicastero per le Chiese Orientali ricorda che ogni anno le somme raccolte con la Colletta del Venerdì Santo vengono suddivise, di norma, in due parti: al dicastero vaticano va il 35 per cento dei fondi, mentre alla Custodia di Terra Santa la restante parte.

Le offerte pervenute nel 2022 per la Colletta di Terra Santa al Dicastero affidato a mons. Gugerotti – e utilizzate in gran parte per sostenere la vita delle comunità cattoliche del Medio Oriente – sono state pari a 9.043.319 dollari (il che fa supporre che la raccolta complessiva sia stata intorno ai 25 milioni e 840mila dollari). I 9 milioni del 2022 non si discostano troppo dalle somme amministrate dall’allora Congregazione per le Chiese Orientali negli anni precedenti: 8.633.100 dollari nel 2018; 8.279.201 nel 2019; 9.775.604 nel 2020. Nel 2021 lo scarto rispetto agli anni più prossimi è significativo: sono stati assegnati 6.062.790 dollari. Va ricordato che nel 2020 – per via del Covid-19, che in primavera costrinse a sospendere le celebrazioni delle messe e delle liturgie nelle chiese di molti Paesi – la Colletta venne spostata dal Venerdì Santo al 13 settembre, in prossimità della festa dell’Esaltazione della Santa Croce. (g.s.)

Clicca qui per il testo integrale della lettera di mons. Gugerotti ai vescovi per la Colletta 2023

Clicca qui per il resoconto del Dicastero per le Chiese Orientali circa l’impiego dei fondi 2022

Clicca qui per un elenco degli interventi realizzati dalla Custodia di Terra Santa nel biennio 2021/2022

Clicca qui per scaricare il poster della Colletta 2023

Clicca qui per un’intervista video del Christian Media Center a fra Tony Choucry, economo della Custodia di Terra Santa

Per maggiori informazioni: www.collettavenerdisanto.it

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