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Le “gioie” del raccolto tra gli uliveti di Palestina

Terrasanta.net
24 ottobre 2022
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Le “gioie” del raccolto tra gli uliveti di Palestina
Contadini palestinesi attendono il via libera dei soldati israeliani per poter accedere ai loro uliveti nei pressi dell'insediamento ebraico di Elon Moreh in Cisgiordania il 18 ottobre 2022. (foto Nasser Ishtayeh/Flash90)

(g.s.) – Sulle sponde orientali del Mediterraneo nelle ultime settimane è tornata la stagione del raccolto delle olive. Tempo di lavoro alacre, che coinvolge interi nuclei familiari; tempo di gratitudine per gli abbondanti frutti della terra. Anche, però, tempo di frustrazione e di rinfocolati conflitti nei Territori palestinesi di Cisgiordania, dove l’occupazione militare israeliana e le prepotenze dei coloni ostacolano il lavoro dei coltivatori palestinesi.

Anno dopo anno si replica lo stesso copione: ostacoli al libero movimento dei mezzi agricoli – come lo sbarramento fotografato qui e presidiato dai soldati israeliani nei pressi dell’insediamento di Elon Moreh (2.000 abitanti) a est di Nablus –, tafferugli, intimidazioni, baruffe e pestaggi di cui fanno spesso le spese anche gli attivisti israeliani o stranieri che scortano e coadiuvano i raccoglitori palestinesi nei loro uliveti.

Anche questo, lo sappiamo, è Terra Santa.

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