In quelli che secondo i meteorologi israeliani potrebbero essere i giorni più torridi dell’anno, gli allievi delle scuole in Terra Santa iniziano questa settimana l’anno scolastico 2022-2023.
Il 29 agosto sono tornati in classe i ragazzi e ragazze palestinesi. Secondo i dati ufficiali diffusi a Ramallah dal ministero dell’Istruzione sono 3.200 le scuole che hanno riaperto i battenti in Cisgiordania, nella Striscia di Gaza e a Gerusalemme Est. Gli istituti pubblici, privati e dell’agenzia Onu che assiste i profughi palestinesi (l’Unrwa) assicureranno istruzione di vario grado a poco meno di 1 milione e 400 mila iscritti.
Già dal 28 agosto gli studenti popolano le scuole gestite dagli ebrei ultraortodossi in Israele, dove l’avvio ufficiale dell’anno scolastico è fissato al primo settembre. Qui pesano le rivendicazioni di aumenti salariali e le minacce di sciopero del personale docente, che denuncia anche una carenza di personale e invoca nuove assunzioni. Sindacati di categoria e ministero delle Finanze sono impegnati in estenuanti trattative per un regolare avvio delle lezioni. (g.s.)