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Un’esperienza interreligiosa nel segno di Giobbe

fra Alberto J. Pari
29 luglio 2021
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Quest'estate partirà per l’Austria dalla Terra Santa un gruppo di diciannove giovani tra i tredici e vent’anni, otto cristiani, cinque musulmani e sei ebrei. In un campo estivo realizzeranno un musical su Giobbe, il personaggio dell’omonimo libro biblico.


Padre, dove sei? è il titolo di un musical che sarà realizzato quest’estate da una cinquantina di giovani di vari Paesi durante un campo estivo interreligioso e musicale in Austria. Al Magnificat, la scuola di musica della Custodia di Terra Santa, non è una novità vivere e lavorare insieme per cristiani, musulmani ed ebrei, ma l’invito a partecipare a un’esperienza all’estero in quanto «esperti di convivenza pacifica» è una prima assoluta.

L’associazione Upper room (la Sala superiore) che prende il nome dal Cenacolo, il luogo della nascita della Chiesa, dell’Eucarestia e della discesa dello Spirito Santo, ci ha contattati per invitarci a partecipare a una settimana di laboratorio estivo in un villaggio dell’Austria meridionale. Ogni anno il gruppo di animatori e specialisti austriaci era solito partire per Paesi lontani, come l’India o il sud dell’America, per organizzare un campo estivo che abbinava formazione spirituale e musicale da proporre ad adolescenti e giovani. Da più di un anno, impossibilitati dalla pandemia a potere svolgere le loro normali attività estive, hanno pensato di proporre in Austria l’iniziativa invitando giovani da diversi Paesi, soprattutto europei. Uno degli organizzatori, un seminarista della diocesi di Vienna, due anni fa ha vissuto a Gerusalemme per studiare teologia. Essendo anche interessato al canto e alla musica, ha chiesto di potere frequentare alcuni corsi presso il Magnificat. È nata una bellissima amicizia che lo ha unito a noi; conoscendo bene lo spirito che muove il nostro istituto, ha pensato bene di invitare anche i giovani di Gerusalemme a partecipare al campo estivo in Austria.

La sorpresa è stata grande, soprattutto perché subito dopo aver accettato di proporre ad alcuni dei nostri studenti la partecipazione, a Gerusalemme sono iniziati i tremendi scontri tra arabi ed ebrei, una vera guerra civile. Come trovare giovani ebrei e musulmani, israeliani e palestinesi desiderosi di vivere un viaggio e un’esperienza di condivisione dopo l’odio di cui sono stati testimoni nella propria città e nei propri quartieri? Abbiamo comunque accettato la sfida e abbiamo coinvolto in questa impresa anche la sinagoga con cui collaboriamo da alcuni anni, la Kehilat Zion. Risultato? Partirà per l’Austria un gruppo di diciannove giovani tra i tredici e vent’anni, otto cristiani, cinque musulmani e sei ebrei. Il campo estivo avrà come scopo la realizzazione di un musical, un’attualizzazione della storia di Giobbe, il personaggio dell’omonimo libro biblico. Durante le giornate i giovani avranno modo di conoscere la teologia del testo sacro con approfondimenti, gruppi di lavoro e di discussione, guidati da esegeti appartenenti alle tre religioni. Due sabati faranno da cornice allo speciale viaggio del gruppo. E per la prima volta si celebrerà insieme lo Shabbat e si potrà partecipare a un pasto con la benedizione ebraica del pane e del vino. Durante la settimana festeggeremo anche il Capodanno islamico e vivremo una preghiera comune. Dopo un anno di sfide e di ostacoli che la pandemia ha imposto a tutti, ma che i giovani hanno sofferto maggiormente, questa proposta ha generato grande entusiasmo tra chi vive in un Paese ferito con un immenso bisogno di guarigione e di unità. Giobbe ha tanto da insegnare a tutti e sarà interessantissimo osservare come la vitalità dei nostri ragazzi saprà metterlo in scena con danze e canti, che di certo raggiungeranno il cuore di molti.

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