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Il nunzio Yllana da Canberra a Gerusalemme

Terrasanta.net
3 giugno 2021
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Il nunzio Yllana da Canberra a Gerusalemme
Il nunzio apostolico Adolfo Tito Yllana. (fermo immagine da un video della diocesi di Brisbane)

Il Papa ha scelto il nuovo rappresentante pontificio in Terra Santa e a Cipro: è l'arcivescovo Adolfo Tito Yllana (73 anni). Di nazionalità filippina, lascia l'incarico di nunzio apostolico in Australia, assegnatogli nel 2015.


(g.s.) – La Santa Sede ha reso noto quest’oggi, 3 giugno, che papa Francesco ha nominato mons. Adolfo Tito Yllana (73 anni) nunzio apostolico in Israele e a Cipro e delegato apostolico a Gerusalemme e in Palestina. L’arcivescovo lascia così Canberra, dove finora ha svolto la funzione di nunzio apostolico in Australia, alla volta della Terra Santa.

Monsignor Yllana è nato a Naga City, nella regione centrale delle Filippine, il 6 febbraio 1948. Nel 1972 è stato ordinato sacerdote come membro del clero diocesano di Càceres. Ha conseguito il dottorato in diritto civile e canonico e nel 1984 è entrato a far parte della diplomazia pontificia. Dopo aver prestato servizio nelle rappresentanze diplomatiche della Santa Sede in Ghana, Sri Lanka, Turchia, Libano, Ungheria e Cina, nel 2001 è stato nominato nunzio apostolico in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone. Cinque anni dopo è stato trasferito in Pakistan, dove è rimasto come nunzio fino al 2010 quando da Islamabad è stato trasferito nella Repubblica Democratica del Congo. Ha lasciato Kinshasa nel 2015 per andare a rappresentare il Papa in Australia.

La nomina di mons. Yllana rallegra la Chiesa in Terra Santa, ma certamente sarà motivo di particolare gioia per i tanti connazionali filippini venuti a cercare lavoro e migliori condizioni di vita in questa regione. Si calcola che siano tra i 25 e i 30 mila i lavoratori filippini presenti in Israele con tutte le carte in regola. Altri 15 mila sarebbero gli irregolari. Persone che versano in condizioni di perenne precarietà e sotto la costante minaccia di essere rintracciati dai servizi immigrazione ed espulsi. Sorte particolarmente dolorosa per le lavoratrici madri di bimbi piccoli nati e cresciuti in Israele. Al loro fianco, negli anni scorsi, si sono schierate varie organizzazioni per la difesa dei diritti dei migranti e il vicariato per i cattolici di lingua ebraica del Patriarcato latino di Gerusalemme.

Con l’arcivescovo Yllana alla delegazione apostolica a Gerusalemme e alla nunziatura di Cipro torna un prelato non di origini italiane. Non accadeva dal 1983. L’apertura di regolari relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e lo Stato di Israele risale agli accordi siglati nel 1993. La nunziatura a Cipro invece fu aperta nel 1973 e ha sede in una piccola ala del convento francescano di Santa Croce a Nicosia, proprietà della Custodia di Terra Santa.

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