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Girolamo traduttore e asceta

(g.c.)
25 settembre 2020
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Girolamo traduttore e asceta
Caravaggio, San Girolamo, 1605-1606, olio su tela, Galleria Borghese, Roma

Nel dossier che vi presentiamo, cerchiamo di delineare un profilo di questo Padre della Chiesa ed evidenziamo la sua importanza nella trasmissione delle Scritture.


Descrivere san Girolamo, non è impresa facile. Dalmata, di cultura enciclopedica ma portato all’ascetismo, si ritirò nel deserto presso Antiochia, culla del cristianesimo, vivendo in penitenza. Poi, divenuto sacerdote, iniziò un’intensa attività letteraria. A Roma fu collaboratore di papa Damaso, morto il quale si ritirò a Betlemme. Nel 386 san Girolamo si stabilì nei pressi della basilica della Natività con la nobile matrona romana Paola e altri seguaci, dedicandosi allo studio della Bibbia. A lui si deve la celebre versione latina (Vulgata), che divenne poi ufficiale nella Chiesa d’Occidente. Nel dossier che vi presentiamo, cerchiamo di delineare un profilo di questo Padre della Chiesa e della sua importanza nella trasmissione delle Scritture. Non a caso è considerato patrono di archeologi, bibliotecari, e traduttori. Morì nella celletta posta nelle grotte della Natività di Betlemme, dove aveva vissuto per lunghi anni come monaco eremita, il 30 settembre 420. Solo nell’ottobre di due anni fa, le reliquie del santo, trasportate a Roma presso Santa Maria Maggiore in epoca crociata, sono ritornate nella città che diede i natali a Gesù e che l’enciclopedico Girolamo aveva eletto a sua ultima e definitiva dimora.

(Queste righe introducono il Dossier di 16 pagine pubblicato nella rivista Terrasanta)

Terrasanta 5/2020
Settembre-Ottobre 2020

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Il sommario dei temi toccati nel numero di settembre-ottobre 2020 di Terrasanta su carta. Con un Dossier dedicato alla figura di san Girolamo, traduttore della Bibbia e asceta a Betlemme, a 1.600 anni dalla morte. Buona lettura!

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