Tra le fonti di cui spesso la storiografia di serve, ci sono anche gli organi di stampa. Per quanto riguarda la realtà mediorientale, la rivista Terrasanta può sicuramente essere considerata una fonte autorevole per comprendere in maniera più compiuta alcuni grandi avvenimenti che hanno segnato un’epoca. A tutti gli effetti, insomma, la rivista si colloca come «testimone del tempo» nel delicato contesto della Terra Santa.
Fondata nel 1921 durante il Custodiato di padre Ferdinando Diotallevi, che fu in carica dal febbraio 1918 all’agosto 1924 (cfr Diario di Terra Santa, Biblioteca Francescana Edizioni, Milano 2002), la rivista La Terra Santa (come si chiamava allora) nasce a pochi anni dalla caduta dell’impero ottomano e agli albori del Mandato britannico in Palestina. E si propone (come spiega l’editoriale d’esordio del 15 gennaio) di «fare maggiormente conoscere la Terra Santa, la Terra di Dio, la culla del Cristianesimo, i venerandi santuari ove fu operata la Redenzione del genere umano». Nel 2021 la rivista, divenuta nel frattempo un magazine a colori, celebrerà i 100 anni di vita. Una serie di iniziative, a partire dal prossimo 9 novembre (cfr Scheda a p. 62), intende segnare il cammino verso questo importante evento.
La Terra Santa è stata definita non a caso da Papa Paolo VI «il quinto Vangelo». Conoscere questa terra, la sua storia, il suo ambiente umano e geografico, contribuisce efficacemente a una più vitale comprensione del messaggio della Sacra Scrittura. Per questo i francescani sono impegnati a far crescere l’amore per il Vangelo attraverso la diffusione del messaggio dei Luoghi Santi anche attraverso i mezzi di informazione su carta e via web. Tra questi strumenti, anche le Edizioni Terra Santa (che operano in seno alla Fondazione Terra Santa), il centro editoriale della Custodia di Terra Santa in Italia. Fondate nel 2005, le Edizioni rappresentano il rilancio del Centro propaganda e stampa, già attivo a Milano dal 1910.
Oltre al sito web, inaugurato nell’aprile 2006, le Edizioni curano la pubblicazione di due periodici: il tabloid Eco di Terrasanta e la rivista Terrasanta, che è appunto la prosecuzione di La Terra Santa edita fino al 2005 a Gerusalemme.
Il primo editoriale della rivista, nel gennaio 1921, offre i contorni dell’origine di questa avventura che si appresta a celebrare il secolo di vita: «Il nostro programma è semplice e senza pretensione alcuna – si legge – (…). Per il passato da molti si è scritto moltissimo su questa terra benedetta, ed oggi si scrive ancora di più, e da parecchi si fa col proposito di snaturarla col tentare di togliere quel carattere venerando e sacro che le ha impresso Gesù Cristo, per restringerla ad una espressione geografica da darsi in dono o compenso a questa o a quella nazione. Il nostro programma adunque è semplice e ben determinato, di mantenere cioè e di propagare la cognizione della Terra Santa nel suo vero carattere di Terra di Dio, patria di Gesù, teatro della redenzione umana e del quale si conservano i venerandi Luoghi che sono i nostri Santuari, per la cui esistenza e difesa hanno lottato e combattuto le generazioni di venti secoli (…)».
Ma non solo la nuova rivista si concentrerà sulla vita della Custodia francescana di Terra Santa, della Chiesa cattolica e delle Chiese cristiane: «Non mancheremo di dare al nostro modesto periodico la varietà, con illustrazioni, con la cronaca dei pellegrinaggi, con le notizie delle pubblicazioni specialmente sulla Terra Santa, e con quanto può interessare il mondo cattolico che insistentemente ci chiedeva una simile pubblicazione».
Il programma editoriale enunciato in questo numero iniziale ispirerà le annate seguenti. La rivista La Terra Santa è pubblicata a cadenza quindicinale (con una pausa durante gli anni della seconda guerra mondiale) a Gerusalemme fino al gennaio 2006, quando la redazione è stata spostata a Milano.
Nel 2011, a Roma, si tenne un convegno per celebrare i 90 anni della rivista. Da quella giornata venne tratto un volume (Una voce per la Terra Santa. Atti del Convegno «Dalla Notizia alle notizie. Informazione, archeologia, dialogo tra le fedi. I 90 anni della rivista Terrasanta (1921-2011)», Edizioni Terra Santa, Milano, 2012), che ancora oggi rappresenta una fonte importante per conoscere la storia di una pubblicazione ormai centenaria.
Tra gli argomenti e le pagine più significative, non possiamo non ricordare la ripresa dei pellegrinaggi dopo la caduta dell’Impero ottomano, l’attualità della Palestina durante il Mandato britannico, le ripercussioni che la prima guerra mondiale ha avuto in Terra Santa e le sofferenze patite dai francescani, la formazione degli Stati di Siria, Egitto e Transgiordania, l’ombra scura del nazismo e del fascismo (con la promulgazione delle leggi razziali e l’inizio della persecuzione antiebraica), la Shoah, le guerre arabo-israeliane, la nascita dello Stato d’Israele e le successive guerre (Sei giorni, Yom Kippur), fino ai conflitti di Libano, Siria e Striscia di Gaza, che si trascinano purtroppo anche oggi.
E poi le grandi scoperte dell’archeologia biblica al Monte Nebo e a Cafarnao; la visita del primo Papa, Paolo VI, in Israele; il pellegrinaggio giubilare di san Giovanni Paolo II, quello di Benedetto XVI nel 2009 e di Papa Francesco nel 2014; i temi del dialogo interreligioso ed ecumenico, gli ottocento anni di presenza francescana in Terra Santa (1217-2017) e l’incontro tra san Francesco d’Assisi e il Sultano al-Malik al-Kamil. E ancora l’opera dei frati minori della Custodia di Terra Santa in Israele, Palestina, Giordania, Siria, Libano, Egitto e nelle isole di Cipro e Rodi (in Grecia): che vuole dire presenza nei principali santuari della Redenzione (Santo Sepolcro a Gerusalemme, Natività a Betlemme, chiesa dell’Annunciazione a Nazareth), ma anche cura pastorale delle comunità cristiane, accompagnamento dei pellegrini, scuole e opere assistenziali e umanitarie (specie nella Siria martoriata dalla guerra civile).
Insomma, un secolo di storia visto da Gerusalemme, luogo privilegiato dell’incontro tra Dio e l’uomo, attraverso le pagine della nostra rivista, che vuole continuare a essere una voce per la Chiesa e i cristiani del Medio Oriente.
Milano e la Terra Santa, un legame «storico»
Presso la Sala dell’Arciconfraternita del Museo diocesano Carlo Maria Martini di Milano (con ingresso in piazza Sant’Eustorgio 3), si svolgerà sabato 9 novembre, dalle 9 alle 17, il Convegno «Milano e la Terra Santa», che segna l’avvio delle celebrazioni per i cento anni di fondazione della testata della Custodia di Terra Santa. L’evento, curato dalla Fondazione Terra Santa, è organizzato in collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana e lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Il programma della giornata (che avrà un taglio divulgativo) intende indagare le relazioni bimillenarie tra la città e i Luoghi Santi. Tra i relatori, Cesare Alzati, già docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese all’Università di Pisa e all’Università Cattolica di Milano; Renata Salvarani, docente di Storia del Cristianesimo e Storia medievale all’Università Europea, Roma; Marco Navoni, viceprefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Milano; Giuseppe Ligato, storico del Medioevo; Marco Flàmine, Università degli Studi, Milano; Guido Gentile, già direttore della Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Tra gli argomenti, gli echi dei Luoghi Santi nell’antica vita ecclesiale milanese, il periodo di Costantino ed Elena, la tradizione del Santi Chiodo, le ampolle di Monza, Milano e le crociate, i Cavalieri del Santo Sepolcro e l’impegno dei Frati lombardi per la Terra Santa.
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