Il quotidiano libanese The Daily Star, che fa capo alla famiglia Hariri, è uscito l’8 agosto scorso in una veste decisamente sui generis: pagine come listate a lutto, ciascuna con una breve frase. Ecco una carrellata: «Governo in stallo»; «Retorica settaria in crescita»; «Inquinamento selvaggio»; «Disoccupazione al 25 per cento»; «Oltre un milione e mezzo di profughi»; «Armi illegali ovunque»; «100 miliardi di dollari di deficit». Infine un appello: «Svegliamoci prima che sia troppo tardi». Il Libano, insomma, è un Paese (sempre) in bilico e minacciato. Nel Paese dei Cedri la Custodia di Terra Santa ha una presenza storica: quattro comunità distribuite da nord a sud (Tripoli, Harissa, Beirut e Tiro). Ma soprattutto svolge un ruolo prezioso in una terra profondamente cristiana e in un Paese il cui ruolo è insostituibile nel contesto delle tragedie mediorentali, Siria in testa. Siamo stati a fare visita ai frati in Libano, per raccogliere la loro testimonianza e «leggere» insieme a loro le speranze, le attese e le difficoltà del Paese.
(Questo testo è l’Introduzione al Dossier di 20 pagine pubblicato al centro della rivista Terrasanta su carta)
Terrasanta 5/2019
Il sommario dei temi toccati nel numero di settembre-ottobre 2019 di Terrasanta su carta. Con uno speciale dossier dedicato alla presenza e all'opera dei francescani della Custodia di Terra Santa in Libano. Buona lettura!
Cento anni di gioventù
Nel 2021 ricorrono i cento anni di fondazione della nostra rivista Terrasanta, «testimone» di tanti eventi che hanno segnato la storia del Medio Oriente e non solo. Un convegno che si terrà a Milano vuole sottolineare i legami tra la città ambrosiana e Gerusalemme.
La porta (stretta) dei migranti
Mentre l’opinione pubblica è distratta dalla propaganda su sbarchi e barconi nel Mediterraneo, la rotta balcanica continua ad essere percorsa da migliaia e migliaia di disperati provenienti da Siria, Iraq ed Estremo Oriente. Siamo stati a Bihać in Bosnia, crocevia verso l’Italia e il Nord Europa.
Vaticano-Israele, l’Accordo incompiuto
Venticinque anni fa venivano stabilite le relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Israele. Quel momento segnò un deciso miglioramento nel quadro dei rapporti bilaterali e aprì la strada a un altro importante accordo nel 1997. Ma restano ancora aperti, e oggetto di estenuanti negoziati, alcuni capitoli dell’Accordo fondamentale.